Circondato da scatole vuote da riempire, ti siedi e ti guardi intorno. Una casa piena di ricordi, vuoti. Vuoti proprio come la tua vita, un eterno rinvio. "Si, domani..." la tua frase preferita. Un domani senza luogo nè tempo. Un domani che non è ancora arrivato e chissà se mai arriverà. Eppure a quel domani ti stai preparando da sempre, cosa ti aspetti non lo sai.. ma di una cosa sei sicuro: per il tuo domani un posto vuoto ce n'è stato, ce n'è e ce ne sarà...
E sulle note di una canzone malinconica che ti suona in testa, torni a quando eri a scuola... la tua unica vera casa. Ricordi ancora il preside, quando con sguardo ammonitore ti apostrofò davanti all'ennesima scritta BOCCIATO che splendeva rosso sangue di fianco al tuo nome. "Di Giovanni, hai preso la residenza fra queste quattro mura?". Non rideva, non sapeva farlo. E tu, per tutta risposta, ci hai sputato sopra quel quadro pieno di nomi, dimostrandogli che a te non fregava nulla di quelle stronzate. Tu avevi i tuoi affari di cui occuparti.
Ma quali affari? Se ci ripensi, non ricordi proprio come diavolo ingannavi i tuoi giorni... con la tua Alfetta arrivavi a scuola strombazzando ogni mattina. E ogni mattina lo aspettavi, quel tale dei neutri, ti appostavi dietro una siepe e, non appena lo vedevi arrivare, premevi sull'acceleratore e gli sgommavi sul piede. Ogni santo giorno. E lui piangeva. Eccome se piangeva. E tu ridevi.
Ce l'hai ancora quell'Alfetta, la tua unica e sola fedele compagna di avventure... quante trombate lì su quei sedili. Sedili che oggi mostrano tutti i loro anni, proprio come te...
“Chi è quell'idiota che ha reso un eroe quella mezza cartuccia piagnucolona di Daniel La Russo? E quelle stupide che ci hanno pure tappezzato i muri con quella faccina d'angelo. Ma noi lo sappiamo: è Jhonny l'unico vero protagonista. Lui sì, che ha capito come è fatta la vita. Perchè la vita, se non la prendi a pugni, se non gli fai capire chi veramente comanda... bhè sarà lei a metterti al tappeto. E noi siamo nati per calpestarlo quel tappeto, non certo per dormirci su... ci volete mettere alla prova?” Quanti di voi avrebbero voluto fare il culo a Daniel San? Certo se fosse stato per voi quel film non avrebbe mai avuto quel finale.
Stretti nelle vostre giacche di pelle che vi facevano sentire più grandi, la cosa che più amavate fare era abusare o spaventare gli sfigati, i VESSATI e i NEUTRI, a cui avreste fatto solo un favore cancellandoli dalla faccia della terra. Sensi di colpa? Forse qualcuno, ma affogato in qualche birra in una delle tante feste a cui partecipavate, quelle degli SPLENDIDI. Gli STRANI? Ma gli STRANI chi? Sono mai esistiti?