Ieri hai visto un vecchio video su Rai Play, quasi non ti riconoscevi in quel ragazzo sorridente e pieno di vita con la sua chitarra sul palco di San Remo Giovani.
Molti hanno sempre detto che fossi lì solo per il cognome, ingombrante e famoso che portavi. Vivere all’ombra della voce di tuo padre, ha i suoi vantaggi, ma anche i suoi lati negativi.
Fin da piccolo non hai mai capito se venissi invitato alle feste o ai concerti a suonare per il tuo talento o per il cognome che portavi. Eppure avrai qualche qualità visto che ti sei diplomato al conservatorio in chitarra classica e inciso un singolo con la EMI già da ragazzino! Ma ormai hai dimenticato le luci della ribalta e quel che ti rimane è provare a trasmettere la tua passione ai tuoi giovani allievi. Dopo aver calcato i grandi palchi e le feste di paese il cognome di tuo padre è tutto ciò che ti rimane.
Anni di ricordi, tra musica e after party dove hai provato di tutto: sesso, droga e rock & roll con i ragazzi e le ragazze che ti giravano attorno con cui ti sei divertito senza distinzione.
Cantare fuori da ogni coro sembra essere la cosa che vi sia riuscita meglio nella vita, o almeno nella vostra vita da liceali. Conosciuti da tutti ed evitati dai più, avevate pochi amici, molte conoscenze e un'unica passione, ovviamente diversa per ognuno di voi, ma talmente grande da farvi accettare l'isolamento che essa stessa vi creava intorno. Perché doversi perdere dietro le futilità del mondo quando tutto ciò di cui avevate bisogno era dentro di voi? In classe c’erano i BULLI, personaggi alquanto disdicevoli, buoni a nulla e sicuramente da evitare, che non perdevano mai l'occasione per massacrare con scherzi di pessimo gusto i VESSATI. Non sarebbe stato bello far la loro fine, ma neanche lasciarli in balia dei loro carnefici, quindi tutte le volte che potevate siete intervenuti in loro difesa. Se lo avessero fatto quegli inetti degli SPLENDIDI magari avrebbero avuto più credibilità, ma loro non si curavano degli altri ed erano presi solo da loro stessi e dall'ultima moda. Poi c’erano i NEUTRI, con la capacità di passare inosservati anche con un vestito fluorescente, esistevano solo come nome sul registro, di alcuni di loro non riuscite a ricordare neanche la faccia. Se vivere una vita normale significava uniformarsi a questo genere di compagni allora benvenuto isolamento, del resto voi eravate quelli STRANI e una vita normale vi avrebbe fatto solo schifo.