Ricordi ancora gli anni in cui tenevi nascosto il "tuo vero io", un tuo compagno gay ti aveva consigliato di fare coming out per non dover vivere continuamente il disagio emotivo. Con tre parole avresti risolto tutto nel giro di un attimo e invece...lo hai portato dentro per anni. Non volevi fare la fine di quelli che venivano marchiati e magari pestati nei cessi da qualcuno. A scuola avevi assistito a scene di vera e propria violenza nei confronti del diverso, che ti avevano segnato l'esistenza. Troppe volte avevi voltato la faccia dall’altra, preferendo a tacere. Solo molti anni dopo la maturità, hai trovato l'amore quello vero, quello che abbatte ogni paletto e lì ogni tua resistenza si è sciolta. Ora hai una bella casa, un lavoro di segretariato in un ufficio legale che ti soddisfa e accanto a te c'è la tua dolce metà. Cosa volere di più? Forse allargare la famiglia? E' per questo che partirete per la Spagna tra una settimana e al ritorno non sarete più solamente in due, ma in tre.
Per molti siete stati solo nomi su un registro, non facevate parte di gruppi e gruppetti che animavano la vostra classe, anche se eravate gli unici ad avere rapporti con tutti. Gli invisibili vi chiamavano, tanto che alla fine avete creduto di esserlo veramente. Eravate necessari quando gli sportivi dovevano riempire le squadre, utili quando i secchioni non volevano passare i compiti. Forse non era vostra intenzione far parte della classe, del resto voi non siete mai stati, purtroppo, come gli SPLENDIDI. Che poi far parte della classe che cosa significava? Farsi terrorizzare dai BULLI? O finire come i VESSATI, pestati e con la testa nei cessi? Certo forse c’era qualcuno che valeva la pena di conoscere come gli STRANI, ma era sempre troppo rischioso e alla fine l’unica decisione possibile era: passare inosservati.