Devi far presto a tornare al Centro: hai sentito alla radio, mentre tornavi dalla riunione del direttivo dell'Arci Cittadina, un'altra barca di immigrati è approdata nel porto. Al suo interno donne, bambini, poveracci, avranno bisogno sicuro di supporto perchè saranno di certo spaventati e spauriti. Sei certo che con i tuoi ragazzi saprete accoglierli e dargli quello di cui hanno bisogno. Speri di non dover nuovamente affrontare le masse di persone che continuano a protestare contro il Centro e criticare il vostro lavoro a favore degli ultimi.
Sei da sempre impegnato nel sociale, fin dai tempi della scuola hai combattuto per i più deboli, senza tirarti indietro anche quando c’era da menare le mani. Non puoi dimenticare le risse con quei fasci dei Bulli e le loro battute del cazzo a cui rispondevi irridendoli dal palco delle Assemble di istituto dove, con la tua maglia del Che, ti sentivi una locomotiva lanciata a bomba contro l’ingiustizia.
Cantare fuori da ogni coro sembra essere la cosa che vi sia riuscita meglio nella vita, o almeno nella vostra vita da liceali. Conosciuti da tutti ed evitati dai più, avevate pochi amici, molte conoscenze e un'unica passione, ovviamente diversa per ognuno di voi, ma talmente grande da farvi accettare l'isolamento che essa stessa vi creava intorno. Perché doversi perdere dietro le futilità del mondo quando tutto ciò di cui avevate bisogno era dentro di voi? In classe c’erano i BULLI, personaggi alquanto disdicevoli, buoni a nulla e sicuramente da evitare, che non perdevano mai l'occasione per massacrare con scherzi di pessimo gusto i VESSATI. Non sarebbe stato bello far la loro fine, ma neanche lasciarli in balia dei loro carnefici, quindi tutte le volte che potevate siete intervenuti in loro difesa. Se lo avessero fatto quegli inetti degli SPLENDIDI magari avrebbero avuto più credibilità, ma loro non si curavano degli altri ed erano presi solo da loro stessi e dall'ultima moda. Poi c’erano i NEUTRI, con la capacità di passare inosservati anche con un vestito fluorescente, esistevano solo come nome sul registro, di alcuni di loro non riuscite a ricordare neanche la faccia. Se vivere una vita normale significava uniformarsi a questo genere di compagni allora benvenuto isolamento, del resto voi eravate quelli STRANI e una vita normale vi avrebbe fatto solo schifo.