Noi siamo Tau del Ghenos dell'Alba.
Noi siamo disgusto e bellezza.
Il nostro primo Arconte viveva all'insegna della violenza: noi dovevamo assistere ad assalti e brutalità, rimarginare le ferite di chi alzava le lame sugli innocenti, di chi rubava ai viaggiatori. Abbiamo visto il peggio dell'uomo, e poi siamo passate in altre mani. Quelle di ErisEris - della Gilda dei Filosofi (Any/All is fine)Giocatore: Dan - Daniele FiorenzaGruppi: Carovana delle Falene, Gilda dei FilosofiTeaser: Non ricordi più un tempo in cui il tuo nome non era sulla bocca di tutti: ormai la tua fama fa parte della tua quotidianità come l'aria che respiri e la terra che calpesti. Scolari hanno studiato la t (...), e lì un'altra faccia della bruttezza umana ci si è mostrata: quella del vuoto dietro la bellezza, della vanità e di creature che adorano se stesse. Malvolentieri seguiamo la nostra Arconte e, spesso, ci perseguita il dubbio di non essere altro che strumenti di altra bruttezza. Ci sentiamo stanche, piagate. Ma noi vediamo altro, nella speranza dei suoi seguaci e nelle parole delle Falene a cui ella si accompagna - nelle loro intenzioni, così spesso infangate dalle loro stesse debolezze. Vediamo ciononostante l'ombra di qualcosa di bello, che può andare oltre le meschinità umane. La flebile speranza che nelle crepe di ogni giorno ci sia la luce di qualcosa di vero. E noi dobbiamo coltivarlo questo bello. Dobbiamo inseguirlo. Per mezzo del nostro Ghenos e del culto che serviamo, e di sottigliezza e gesti posati, attenti, mirati, come le lame delle forbici per un giardino. Questa domanda, questa speranza, è il nostro cammino.
Noi siamo gli Eterecarnidi che faranno parte della 388a missione. Ci siamo uniti alle carovane della Spedizione quando giunsero a Pharos oltre le Lande Salate e affronteremo il resto del viaggio con gli Umani. Alcuni di noi hanno già trovato un Arconte nei mercati di Pharos, altri sono al seguito di un Discepolo dell'Etere che ancora li possiede e li venderà una volta che giungeremo all'Avamposto.
I nostri ricordi risalgono ormai solo al momento in cui ci svegliammo e fummo legati al nostro primo Arconte.
Il nostro corpo un tempo era abitato da qualcosa di diverso, un Umano, ma ormai i ricordi personali di quella creatura sono perduti. Tutto quello che rimane sono i pensieri fondamentali per far funzionare questo corpo, vestirsi, parlare, nutrirsi, muoversi in mezzo agli Umani senza turbarli troppo.
E poi ci sono gli istinti che nulla hanno a che fare con gli Umani, quelli che sono la parte più vera di noi.
C'è il nostro potere, che ci definisce, ci delimita, ci rende parte di un Ghenos, eppure ancora sfuggente e dall’origine sconosciuta.
C'è il Ghenos. Ovunque andiamo siamo naturalmente attratti da quelli che con noi condividono lo stesso potere. Come se fosseroro una parte di noi, perduta e finalmente ritrovata. Gli Umani stessi sanno che è bene lasciarci riunire. Quando percepiamo altri come noi nelle vicinanze e ci viene impedito di avvicinarli, presto ci indeboliamo nei corpi e negli spiriti. Ci da piacere condividere informazioni ed esperienze con il nostro Ghenos, quasi che la nostra mente cerchi di tornare ad essere parte di un tutto. Per i membri di uno stesso Ghenos è impossibile mentire l’uno all’altro, nello stesso modo in cui sarebbe impossibile mentire davvero a una parte di se stessi.
C'è il nostro Arconte. Il padrone. Il nostro legame con lui ci salva dal terribile fato di divenire Ombre e per questo ci è indispensabile come l'aria respirata dagli Umani. Possiamo avere rapporti molto diversi con il nostro Arconte. Certo tutti obbediamo, ma se alcuni eseguono meramente gli ordini alla lettera, altri si prodigano oltre i propri doveri per il bene del proprio padrone. Fra i due estremi, tutte le possibili sfumature. Tutti ricordiamo il nostro Primo Arconte, che è stato un Discepolo dell’Etere, e sappiamo che, qualsiasi cosa accada, i Discepoli dell’Etere ci proteggeranno.
Infine c’è la domanda che aleggia sottile e perniciosa in ognuno di noi: cosa siamo? Perchè esistiamo? Siamo forse nuovi figli di Ipogea, pronti a crearsi un nuovo fulgido destino, o solo un insano esperimento di quelle folli creature chiamate Umani?
E cos’è quella misteriosa musica che nei nostri sogni si fa sempre più forte mano a mano che ci avviciniamo all’Avamposto?
A Pharos la Carovana delle Falene ha preso tra le sue fila AgamennoneAgamennone - della Gilda dei MercantiSpeciale: FillerGiocatore: Francesco Ballanti - Francesco ServentiGruppi: I Nuovi Arrivi, Gilda dei Mercanti, Falene - PharosTeaser: Sei una mercante, e anche una mercante con un discreto successo. "Ho avuto fortuna" è quello che ti ripeti sempre, anche se in cuor tuo vorresti sostenere che sono stati il talento e l'audacia a farti (...) della Gilda dei Mercanti, reclutata da CalipsoCalipso - della Gilda degli EsploratoriGiocatore: Clara BoccacciaGruppi: Carovana delle Falene, Gilda degli EsploratoriTeaser: Non hai mai giocato col fuoco, nemmeno quando eri bambina. Eppure nei tuoi incubi ti senti bruciare come se fossi tu quella avvolta dalle fiamme. Ti svegli ansimante per scoprire che la tua carne è il (...). Inoltre ErisEris - della Gilda dei Filosofi (Any/All is fine)Giocatore: Dan - Daniele FiorenzaGruppi: Carovana delle Falene, Gilda dei FilosofiTeaser: Non ricordi più un tempo in cui il tuo nome non era sulla bocca di tutti: ormai la tua fama fa parte della tua quotidianità come l'aria che respiri e la terra che calpesti. Scolari hanno studiato la t (...) ha acquistato τ - Tauτ - Tau - del Ghenos dell'AlbaGiocatore: Puci - Silvia BellinzonaGruppi: Eterecarnidi, Ghenos dell'Alba, Falene - PharosTeaser: Noi siamo Tau del Ghenos dell'Alba.
Noi siamo disgusto e bellezza.
Il nostro primo Arconte viveva all'insegna della violenza: noi dovevamo assistere ad assalti e brutalità, rimarginare le ferite di (...) al mercato dei Discepoli dell'Etere e si sono aggregati alla carovana, per il viaggio attraverso Ipogea, il Saggio della Gilda degli Esploratori OmeroOmero - Saggio della Gilda degli EsploratoriSpeciale: PNGGiocatore: Matto - Mattia LocheGruppi: Gilda degli Esploratori, Falene - Pharos, I sei Saggi e il suo Eterecarnide θ - Thetaθ - Theta - del Ghenos dell'AlbaGiocatore: Chiara BottoneGruppi: Eterecarnidi, Ghenos dell'Alba, Falene - PharosTeaser: Noi siamo Theta del Ghenos dell'Alba.
Noi siamo coraggio e meraviglia.
Perché le Terre di Ipogea sono piene di segreti e splendore, sono piene di misteri e noi di quei misteri siamo il più grande.
(...), che diventerà proprietà di tutta la Gilda una volta giunti all'Avamposto.
“L’Alba ci illumina e ci lega a sé. La volontà del Ghenos è la nostra e quindi unica. Noi siamo un insieme. Per quanto la nostra εμπάθεια, come piace appellarla a voi Filosofi, sia rigogliosa ed espansa, le vostre menti rimangono insondabili, se non fosse per il continuo odio e disprezzo che avete verso di noi. Ma noi ti siamo utili e a ciò non ci opponiamo. Puoi forse negare di stare meglio da quando siamo di tua proprietà?”
“Non ci è ancora chiaro come operino tutte le Leggi in questa terra di Ipogea, ma il Ghenos di questi Eterecarnidi permette loro di guarirci. Dal graffio di un rovo alla gamba mozzata dagli artigli di una fiera. Il loro prodigioso tocco predispone il nostro organismo alla rigenerazione dei tessuti, laddove è ancora possibile. Una gamba mozza per l’appunto rimarrebbe tale, ma non si trasformerebbe più facilmente in una ferita mortale.”
“Noi vibriamo con la materia di cui siamo composti, e la incitiamo a rivolgere lo sguardo verso ciò che è meglio. Non abbiamo altre parole per descriverti la nostra competenza. Non possiamo creare nulla dal nulla. Noi non siamo divini. Noi siamo. Eppure ammiriamo il vostro amore per la conoscenza, il vostro spirito d’avventura e d’innovazione.”
“Pertanto si potrebbe postulare che questi esseri non siano in grado di recuperare ciò che del corpo viene perduto, ma bisognerebbe non considerare quei resoconti che descrivono come alcuni cadaveri freddi abbiano ripreso calore e vita dopo il portentoso intervento di più Eterecarnidi. Per questi e molti altri motivi io, da Filosofo, sono affascinato da quel che loro sanno fare perché ne vedo l’utilità. E nel contempo in segreto li temo.”
“Per questi e molti altri motivi noi che vediamo con gli occhi del Ghenos dell’Alba siamo affascinati da quel che tu sai fare perché ne vediamo l’utilità. E nel contempo in segreto ti temiamo.”
Pensieri di un Filosofo e del suo schiavo