Presentazione
Carovana dei Reduci
Perdita. Nessuno meglio di voi conosce il significato di questa parola, nessuno più di voi ha perso così tanto nella propria vita. Quando in notte prendete posto nei vostri giacigli per addormentarvi, potete ancora sentire le urla e vedere gli orrori. Tutti voi rivivete di continuo gli ultimi momenti dell'avamposto di Cnosso in Ipogea.
Cnosso era la vostra casa, costruita col sudore della fronte nel Nuovo Mondo, in quella terra lontana dall'Impero, pericolosa, ma anche piena di risorse e di speranza.
Cnosso vi fu strappato di mano. Le sue risorse di Selenite furono rubate da qualche maledetto vigliacco. Fu annichilito di fronte ai vostri occhi impotenti in una notte senza luna e brulicante di Ombre fameliche. Una notte fatta di tradimento e sangue. Notte di cui voi siete gli unici sopravvissuti.
Cnosso è un nome che alimenta inesorabile, giorno dopo giorno, le vostre sofferenze e i vostri sensi di colpa.
Il ritorno ad Elios fu per voi coperto di vergogna. Ma agli occhi degli altri e dell'Esarcato stesso eravate visti invece come eroi, come gli arditi che erano sopravvissuti a una delle più grandi tragedie mai accadute ad Ipogea. Come potevate voi considerarvi tali? Come potevate pensare con orgoglio a quella notte, quando avevate visto molti dei vostri affetti morire, condannati a trasformarsi in quelle orride creature fatte di buio e terrore e a vagare per sempre nelle tenebre? I giorni nella monotonia dell'Impero risultavano sfiancanti e inaccettabili nella loro quotidianità per voi che avevate visto l'orrore di una distruzione totale. Tra di voi manteneste i rapporti e diventaste sempre più vicini l'uno all'altro. Ma più vi riunivate per ricordare il passato e più vi sentivate soli e lontani nella vastità di un Impero che non poteva capirvi.
Fu un sollievo quando, mesi dopo il vostro ritorno al Vecchio Mondo, l'Esarcato iniziò una campagna di reclutamento per una nuova spedizione oltre le Lande Salate. Il vostro gruppo fu contattato personalmente dagli alti funzionari di governo per partecipare alla missione. Nessuno poteva vantare la vostra stessa esperienza, dicevano. Non ci volle molto a decidere. Tutti accettaste e diventaste così parte della 388a Spedizione.
Ipogea ora vi aspetta. Sapete che non avrete altre occasioni di lavare l'onta che vi portate dietro, di fare in modo che al nuovo avamposto non capiti qualcosa di così orribile. La vostra ultima occasione. Perché l'unica alternativa accettabile al non riuscirci sarà solo quella di morire nel tentativo.
__________
A Pharos avete preso tra le vostre fila AntiocoAntioco - della Gilda degli EsploratoriPlayer: Walter LoiFactions: I Nuovi Arrivi, Gilda degli Esploratori, Reduci - Pharos della Gilda degli Ingegneri e Deianira
Deianira - della Gilda dei FilosofiPlayer: Isabella RaffoFactions: I Nuovi Arrivi, Gilda dei Filosofi, Reduci - Pharos della Gilda dei Filosofi, reclutati da Leto
Leto - della Gilda degli EsploratoriPlayer: Anna MingazziniFactions: Carovana dei Reduci, Gilda degli Esploratori. Inoltre Adone
Adone - della Gilda dei Mercanti (He/him)Player: Seranaide - Salò MarzialiFactions: Carovana dei Reduci, Gilda dei Mercanti ha acquistato σ - Sigma
σ - Sigma - del Ghenos della NottePlayer: Carlo CaprarellaFactions: Eterecarnidi, Ghenos della Notte, Reduci - Pharos al mercato dei Discepoli dell'Etere e si sono aggregati alla carovana, per il viaggio attraverso Ipogea, il Saggio della Gilda degli Ingegneri Dedalo
Dedalo - Saggio della Gilda degli IngegneriPlayer: Francesco AtzeiFactions: Gilda degli Ingegneri, Reduci - Pharos, I sei Saggi e il suo Eterecarnide ζ - Zeta
ζ - Zeta - del Ghenos della NottePlayer: Carpi - Luca CarpitellaFactions: Eterecarnidi, Ghenos della Notte, Reduci - Pharos, che diventerà proprietà di tutta la Gilda una volta giunti all'Avamposto.
Gilda degli Ingegneri
Come l’integrità di un corpo umano dipende dal buon consiglio di un Filosofo, quella di un avamposto si regge sulle abilità di un Ingegnere.
La superiorità mentale di coloro che appartengono a questa Gilda viene forgiata attraverso lo studio degli elementi che compongono il Mondo, come l’Antimonio, il Flogisto o l’Etere. La loro manipolazione è alla base della genesi di oggetti e di tecniche che i più considerano quasi magia. Ampolle, pinze e tavole colme di antichi simboli sono gli strumenti con cui un Ingegnere potrebbe essere visto mentre orchestra il suo mestiere.
Da quando comparve la Selenite furono proprio gli Ingegneri a scoprire il suo sorprendente impiego nei Logos di loro fabbricazione. Da questi preziosi strumenti infatti dipendono la difesa del perimetro di un campo di frontiera, l’efficacia dell’attacco dei Guardiani, la buona riuscita della cerca di Selenite in terre nuove, e altre attività di cui si parla solo sottovoce.
Le loro abilità e la loro misteriosa conoscenza sono di cruciale importanza durante un’esplorazione in lande lontane, soprattutto quando serve illuminare la via perché la notte è troppo buia e nasconde figure che sarebbe bene rimanessero nei racconti intorno al fuoco.
Sono in molti a cogliere negli occhi degli Ingegneri la tipica espressione di chi pensa di sapere più degli altri e, per questo, la riveste di spocchia. Eppure nessuno più di loro apprezza sporcarsi le mani laddove i più non indugiano nemmeno con il solo pensiero.