Teaser
Il meccanismo di un avamposto dovrebbe essere sempre ben oliato: nella sua architettura, nei suoi abitanti, nei suoi congegni, nelle sue risorse. Cosa sia andato storto a Cnosso ti è ancora ignoto, ma, da qualche parte, quel meccanismo si è inceppato. Il fato salvò te e i tuoi compagni, ma in troppi persero invece la vita sotto gli artigli delle Ombre. Non potete affidarvi di nuovo al caso. Dovete conoscere il vostro nemico. Le vostre armi devono essere più affilate e precise.
Questi pensieri ti hanno ossessionato sin dal tuo ritorno ad Elios. Febbricitante hai condotto ricerche su quei mostri orrendi ed eseguito esperimenti. Hai disegnato mille schemi e altrettanti ne hai scartati. Distrutto le tue stesse macchine in impeti di rabbia quando la frustrazione per gli insuccessi prendeva il sopravvento.
Gli incontri con i tuoi antichi compagni erano confortanti, ma erano anche infruttuosi. Avresti avuto bisogno di tuoi pari, altri ingegneri con cui confrontarti, ma la compagnia di chiunque altro risultava solo irritante e ugualmente poco fruttuosa.
Arrivò di nuovo il viaggio. La vista delle Lande Salate mentre governavi le macchine della vostra Nave delle Sabbie già ti angosciava. Poi Pharos e i suoi mercati. Gli Eterecarnidi, i maledetti Ibridi che si muovevano nella stessa massa brulicante degli Umani ti facevano venire i brividi. Non riuscivi a non pensare che sarebbe bastato un niente perché si tramutassero in mostri orribili. E la tua idea di inventare un'arma che sia efficace contro le Ombre diventava più ossessiva che mai. Ormai non riesci a pensare a nient'altro. Sicuramente quando vi instaurerete all'Avamposto dovrai iniziare a lavorarci seriamente, convincere i colleghi di Gilda della tua causa.
L'unico modo per far sì che tutto cambi, l'ultima possibilità di prendere il fato nelle vostre mani.
Carovana dei Reduci
Perdita. Nessuno meglio di voi conosce il significato di questa parola, nessuno più di voi ha perso così tanto nella propria vita. Quando in notte prendete posto nei vostri giacigli per addormentarvi, potete ancora sentire le urla e vedere gli orrori. Tutti voi rivivete di continuo gli ultimi momenti dell'avamposto di Cnosso in Ipogea.
Cnosso era la vostra casa, costruita col sudore della fronte nel Nuovo Mondo, in quella terra lontana dall'Impero, pericolosa, ma anche piena di risorse e di speranza.
Cnosso vi fu strappato di mano. Le sue risorse di Selenite furono rubate da qualche maledetto vigliacco. Fu annichilito di fronte ai vostri occhi impotenti in una notte senza luna e brulicante di Ombre fameliche. Una notte fatta di tradimento e sangue. Notte di cui voi siete gli unici sopravvissuti.
Cnosso è un nome che alimenta inesorabile, giorno dopo giorno, le vostre sofferenze e i vostri sensi di colpa.
Il ritorno ad Elios fu per voi coperto di vergogna. Ma agli occhi degli altri e dell'Esarcato stesso eravate visti invece come eroi, come gli arditi che erano sopravvissuti a una delle più grandi tragedie mai accadute ad Ipogea. Come potevate voi considerarvi tali? Come potevate pensare con orgoglio a quella notte, quando avevate visto molti dei vostri affetti morire, condannati a trasformarsi in quelle orride creature fatte di buio e terrore e a vagare per sempre nelle tenebre? I giorni nella monotonia dell'Impero risultavano sfiancanti e inaccettabili nella loro quotidianità per voi che avevate visto l'orrore di una distruzione totale. Tra di voi manteneste i rapporti e diventaste sempre più vicini l'uno all'altro. Ma più vi riunivate per ricordare il passato e più vi sentivate soli e lontani nella vastità di un Impero che non poteva capirvi.
Fu un sollievo quando, mesi dopo il vostro ritorno al Vecchio Mondo, l'Esarcato iniziò una campagna di reclutamento per una nuova spedizione oltre le Lande Salate. Il vostro gruppo fu contattato personalmente dagli alti funzionari di governo per partecipare alla missione. Nessuno poteva vantare la vostra stessa esperienza, dicevano. Non ci volle molto a decidere. Tutti accettaste e diventaste così parte della 388a Spedizione.
Ipogea ora vi aspetta. Sapete che non avrete altre occasioni di lavare l'onta che vi portate dietro, di fare in modo che al nuovo avamposto non capiti qualcosa di così orribile. La vostra ultima occasione. Perché l'unica alternativa accettabile al non riuscirci sarà solo quella di morire nel tentativo.
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A Pharos avete preso tra le vostre fila AntiocoAntioco - della Gilda degli EsploratoriSpeciale: FillerGiocatore: Walter LoiGruppi: I Nuovi Arrivi, Gilda degli Esploratori, Reduci - Pharos della Gilda degli Ingegneri e DeianiraDeianira - della Gilda dei FilosofiSpeciale: FillerGiocatore: Isabella RaffoGruppi: I Nuovi Arrivi, Reduci - Pharos, Gilda dei Filosofi della Gilda dei Filosofi, reclutati da Leto/LeonidaLeto/Leonida - della Gilda degli EsploratoriGiocatore: Susanna RegazziGruppi: Carovana dei Reduci, Gilda degli Esploratori. Inoltre AdoneAdone - della Gilda dei Mercanti (He/him)Giocatore: SeranaideGruppi: Carovana dei Reduci, Gilda dei Mercanti ha acquistato σ - Sigmaσ - Sigma - del Ghenos della NotteGiocatore: Carlo CaprarellaGruppi: Eterecarnidi, Reduci - Pharos, Ghenos della Notte al mercato dei Discepoli dell'Etere e si sono aggregati alla carovana, per il viaggio attraverso Ipogea, il Saggio della Gilda degli Ingegneri DedaloDedalo - Saggio della Gilda degli IngegneriSpeciale: PNGGiocatore: Francesco AtzeiGruppi: Reduci - Pharos, I sei Saggi, Gilda degli Ingegneri e il suo Eterecarnide ζ - Zetaζ - Zeta - del Ghenos della NotteGiocatore: CarpiGruppi: Eterecarnidi, Reduci - Pharos, Ghenos della Notte, che diventerà proprietà di tutta la Gilda una volta giunti all'Avamposto.
Gilda degli Ingegneri
Come l’integrità di un corpo umano dipende dal buon consiglio di un Filosofo, quella di un avamposto si regge sulle abilità di un Ingegnere.
La superiorità mentale di coloro che appartengono a questa Gilda viene forgiata attraverso lo studio degli elementi che compongono il Mondo, come l’Antimonio, il Flogisto o l’Etere. La loro manipolazione è alla base della genesi di oggetti e di tecniche che i più considerano quasi magia. Ampolle, pinze e tavole colme di antichi simboli sono gli strumenti con cui un Ingegnere potrebbe essere visto mentre orchestra il suo mestiere.
Da quando comparve la Selenite furono proprio gli Ingegneri a scoprire il suo sorprendente impiego nei Logos di loro fabbricazione. Da questi preziosi strumenti infatti dipendono la difesa del perimetro di un campo di frontiera, l’efficacia dell’attacco dei Guardiani, la buona riuscita della cerca di Selenite in terre nuove, e altre attività di cui si parla solo sottovoce.
Le loro abilità e la loro misteriosa conoscenza sono di cruciale importanza durante un’esplorazione in lande lontane, soprattutto quando serve illuminare la via perché la notte è troppo buia e nasconde figure che sarebbe bene rimanessero nei racconti intorno al fuoco.
Sono in molti a cogliere negli occhi degli Ingegneri la tipica espressione di chi pensa di sapere più degli altri e, per questo, la riveste di spocchia. Eppure nessuno più di loro apprezza sporcarsi le mani laddove i più non indugiano nemmeno con il solo pensiero.