Per saper discernere la scelta meno rischiosa, serve una speculazione accorta.
Sarà per questo che, prima di prendere una decisione o semplicemente per ragionare su un quesito che ha attirato la tua attenzione, sei solita riflettere il tuo viso in quel piccolo specchio che ti porti sempre appresso, come se avessi bisogno di una controparte con cui dialogare nel tuo immaginario. Non è un vezzo di una mente folle, ma un risultato pratico del tuo studio sulla virtù della prudenza.
Fu proprio grazie a questa qualità se in breve tempo il tuo nome divenne noto tra le fila delle Custodi, e non ti sorprese quando fosti convocata per prendere il ruolo di guida della loro Carovana nella più importante spedizione degli ultimi tempi, la 388a.
Tuttavia, fu sempre la tua prudenza a suscitare malumori nella Gilda dei Filosofi a cui appartieni, soprattutto dopo che enunciasti in molte Agorà dell’Impero un’appassionata orazione contro quegli sporchi Ibridi e il loro sconsiderato impiego nella cura degli Umani. Imperdonabile per te che pratichi e hai perfezionato le arti mediche con anni di studio e fatica. Su questo punto controverso non sei disposta a cedere di un millimetro, anche ora che l’Avamposto, la meta di questo travagliato pellegrinaggio, appare al tuo orizzonte e, nello specchio tra le tue mani, si riflettono due occhi lucidi e arrosati. I tuoi.
Nell'ombra del declino imperiale, il secolare ordine dei Custodi emerge come un'eco di un passato glorioso.
Guardiani dell'educazione morale e preservatori del rispetto per gli Spiriti degli Avi, voi Custodi avete calcato le Agorà di tutte le Poleis e, in quelle piazze ghermite da folle incuriosite, avete edotto il popolo con i vostri discorsi appassionati sui valori fondamentali della vita. Il coraggio, la giustizia, la prudenza e la temperanza sono le virtù delle vostre apologie su cui l’Impero nei secoli ha edificato la sua gloria.
Tuttavia, il Kósmos di oggi sta mutando repentinamente e i cambiamenti in atto sono valutati, soprattutto dai vostri occhi, con enorme preoccupazione.
Le sovvenzioni Imperiali a sostegno dell’operato dei Custodi vengono man mano ridotte, e le Agorà si riempiono sempre con più difficoltà.
E se qualcuno di voi dovesse indicare il momento che segnò questo declino, menzionereste certamente la scoperta della Selenite, un misterioso materiale che ha spinto l'anima dell'Impero nelle braccia della corruzione e della smodatezza.
La comparsa degli Eterecarnidi e il loro sistematico impiego nelle faccende degli avamposti e degli insediamenti di Ipogea furono le ultima virulente stoccate che fecero esplodere la vostra rabbia: quegli esseri sono il simbolo tangibile della dilagante depravazione che va fermata. In un ultimo sforzo per riscattare il vostro onore, dodici Custodi sono stati scelti tra i migliori per un'impresa senza precedenti: una spedizione nella terra di Ipogea che nessuno di voi davvero conosce, se si fa eccezione per quei racconti sotterranei che la descrivono come una landa gravida di orrori che farebbero vergognare, o addirittura impaurire, l'Impero stesso.
Basterebbe soltanto una prova, una concreta, tale da destare dal torpore il pudore della Patria, e riaccreditare l'onore del vostro ordine.
Voi dodici, più un inatteso ospite, siete la compagine di Custodi che per la prima volta visiterà un Avamposto così lontano.
Alcune settimane dopo, ad Ipogea, una vedetta dell'Avamposto avvistò una Carovana arrivare all'orizzonte. Le viaggiatrici sfoggiavano il vessillo dei Custodi. Erano soltanto in quattro.
Quando la natura viene scossa, quando vengono poste domande senza risposta, quando le anime deboli o i corpi martoriati cercano soccorso, sono i Filosofi che, magnanimi, aprono le loro menti e tendono una mano ai bisognosi.
La loro è la scienza più antica. Da tempi immemori le incessanti ricerche di questa Gilda sono necessarie per comprendere appieno la verità sul mondo che ci circonda nella materia e nello spirito. Con le loro menti brillanti studiano l’insondabile, quello che è invisibile all’occhio: arrivano con la filosofia a spiegare il flusso che guida le vite degli umani, che risana i loro corpi e che salvaguarda la loro psiche. Sono curatori, studiosi e ricercatori. Portatori di quesiti e soluzioni, vengono visti anche come consiglieri morali ogni volta che si entra in contatto con l’ignoto.
La loro sapienza spazia su diversi campi dello scibile umano. Alcuni di loro si dedicano a comprendere gli incredibili doni che gli Eterecarnidi custodiscono. Altri hanno approfondito la conoscenza della Selenite così da affinare e migliorare le loro doti curative. Di altri ancora si mormora che si dedichino a studi di materie misteriose e pericolose.
Gli antenati vegliano su queste nobili anime assetate di conoscenza e sulla loro missione, quella di dedicare la loro esistenza ai misteri che si nascondono oltre le Lande Salate.