Pare che Cozzolino ne abbia sempre una da raccontare. Racconta di quando era piccolo e stava ancora al paese e andava a rubare ciliegie e pesche ai contadini che gli sguinzagliavano contro i cani. Racconta di quando con l’amico Gaspare si sono fatti briganti, appresso agli Sciarra. Racconta le storie dei suoi compagni come se fossero eroi di leggende passate, racconta le storie che gli altri gli raccontano, vere o inventate ha poca importanza. Parla, parla, parla cosí tanto Cozzolino che tutti lo chiamano il Ciarliero. Che poi è bello sentirlo raccontare le sue storie, magari seduti intorno al fuoco, il bosco buio attorno, le membra stanche della lunga giornata. Da un po' però pare davvero che le sue parole siano troppe, che le sue storie non finiscano mai. Gli altri si guardano e si chiedono cosa gli sia successo. Magari una battaglia di troppo. Quasi come se adesso il silenzio gli facesse paura.
La compagnia di briganti più famosa di sempre. Dicono che questo Marco Sciarra rubi ai ricchi per dare ai poveri. Che sia vero o meno, certo sembra essere amato dal popolino e hai voglia il Papa o il Re a mettere taglie sulla sua testa, nessuno sembra essere intenzionato a venderlo. Ovunque passi la sua compagine fioriscono storie e racconti di quelli che ti intrattengono un'intera serata in osteria. E anche se sappiamo bene tutti di quanto qui la gente parlando di uno spillo te lo descrive come una spada, la verità, da qualche parte là in mezzo, dovrà pur esserci.