Appena arrivato in queste zone girava sempre con un cappuccio calato sul volto, a celare il suo sguardo e la sua identità. Ora non lo fa più, ora si è abituato al luogo, ma quell'aria guardinga non se ne è mai andata... anzi sembra quasi si voglia nascondere dalla sua ombra e da un passato che non può dimenticare. La gente si accorge che ha qualcosa in più a contraddistinguerlo: una elegante raffinatezza che lo fa spiccare tra la gente che frequenta abitualmente, senza contare la spada che pende dalla sua cinta. Lo notano tutti, questo è più che certo. Quando crede di essere solo, c'è chi giura di poterlo sentire sussurrare parole di rispetto e onore come una preghiera intima che abbandona le labbra di un vero uomo di fede bisognoso di una risposta. Anche i Borghettari cercano una risposta, e la domanda è: "cosa ci fa qui, in questi boschi?"
Da queste parti gira voce di un brigante misterioso e cruento, il Pezzola. Nessuno sa chi sia, né quale sia il suo volto, ma il suo nome terrorizza tutto il circondario e spesso chi passa il confine con ori e gioielli lo fa a suo rischio e pericolo. La sua banda gira per i boschi qui intorno, ma che il diavolo ci fulmini se trovate qualcuno disposto a farvi i loro nomi. Probabilmente gente del posto che conosce bene le zone e sa come muoversi senza essere vista. Alcuni sostengono che a rivoltare le pietre in cerca di amici e parenti dopo il terremoto ci fossero anche loro. E se porti appresso qualcosa di valore, ti invitiamo all'attenzione. Che magari non ci pensi, ma il tuo compagno di bevute all'osteria, l'altro giorno, era proprio uno di loro e quando lo riconosci, mentre il suo pugnale ti entra nelle budella, è ormai troppo tardi.