Tante sono le storie sul braccio destro di Marco Sciarra, o la mano destra del diavolo come lo definiscono alcuni. Si dice vide le carceri dell’inquisizione, ma neanche Dio riuscì a tenerlo in catene e come uno spirito scomparve tra i boschi dell’Appennino. Altri raccontano abbia abbracciato la vita da brigante non per guadagno, ma per inseguire i suoi ideali, portando scompiglio nelle campagne come raffiche di tramontana e incitando le povere genti alla rivolta: “campi e feudi ai contadini, non ai principi!”. Spiriti affini sono destinati ad incontrarsi e, una volta che il fato lo mise sulla strada di Sciarra, si unì alla sua banda, quando era ancora composta da pochi scappati di casa. Tra gli spagnoli però gira una sola voce: “pagherà per i suoi crimini”.
La compagnia di briganti più famosa di sempre. Dicono che questo Marco Sciarra rubi ai ricchi per dare ai poveri. Che sia vero o meno, certo sembra essere amato dal popolino e hai voglia il Papa o il Re a mettere taglie sulla sua testa, nessuno sembra essere intenzionato a venderlo. Ovunque passi la sua compagine fioriscono storie e racconti di quelli che ti intrattengono un'intera serata in osteria. E anche se sappiamo bene tutti di quanto qui la gente parlando di uno spillo te lo descrive come una spada, la verità, da qualche parte là in mezzo, dovrà pur esserci.