J’asene porte la pajje i j’asene se la magne (l’asino porta la paglia e l’asino se la mangia)
Teaser
Se si dovesse descrivere Terenzio in una parola, sicuramente questa sarebbe "spirito". Ebbene sì, proprio spirito! esso si ravvede nella sua dedizione alla causa dei briganti e nell'amore per i figli lontani. Nella capacità di alleggerire l'animo altrui con battute e facezie, così come nella dote di svuotare le botti delle cantine e delle taverne. Proprio quest'ultima, si dice, non una volta soltanto, gli costò cara e mise in pericolo la banda. A volte lo si può vedere, naso rosso e occhio lucido, che barcolla con un fiasco quasi vuoto di vino in mano, dicendo blasfemie sul papa o su qualche santo. Nessuno ci prova a dirgli niente che tanto si sa che niente se ne cava una volta che il bicchiere è vuoto. Perché il Pezzola se lo tenga con lui è un mistero. Forse in fondo a quella bottiglia, a quel sorriso compiacente c'è qualcosa che non è dato di sapere a chiunque.
Banda del Pezzola
Da queste parti gira voce di un brigante misterioso e cruento, il Pezzola. Nessuno sa chi sia, né quale sia il suo volto, ma il suo nome terrorizza tutto il circondario e spesso chi passa il confine con ori e gioielli lo fa a suo rischio e pericolo. La sua banda gira per i boschi qui intorno, ma che il diavolo ci fulmini se trovate qualcuno disposto a farvi i loro nomi. Probabilmente gente del posto che conosce bene le zone e sa come muoversi senza essere vista. Alcuni sostengono che a rivoltare le pietre in cerca di amici e parenti dopo il terremoto ci fossero anche loro. E se porti appresso qualcosa di valore, ti invitiamo all'attenzione. Che magari non ci pensi, ma il tuo compagno di bevute all'osteria, l'altro giorno, era proprio uno di loro e quando lo riconosci, mentre il suo pugnale ti entra nelle budella, è ormai troppo tardi.