"La sua risata riecheggiava in tutta la valle", fino a non molto tempo fa è questo che avrebbero detto di lei i suoi compagni, una donna dall'animo forte, ma capace di alleggerire l'aspra vita della banda con un contagioso buonumore.
Da quel giorno sciagurato però tutto è cambiato, alcuni dicono che il suo sguardo ora sia come velato da una nebbia che le impedisca di apprezzare il bello che ancora la circonda. Le risate hanno lasciato il posto a sorrisi di circostanza e i suoi modi a volte sembrano richiamare l'impeto dell'orso che dimora in questi boschi.
C'è chi dice di averla vista prendere a pugni un mulo che si rifiutava di partire, povera bestia.
Durante la notte, cullata dai rumori del bosco, trova un po' di pace e la rabbia lascia il posto al dolore. In questi momenti alcuni bisbigliano di averla sentita singhiozzare un nome.
Questi fanno davvero paura. Hanno cominciato a fare danni qualche mese fa, e chi li ha incontrati dice che sono efficienti e spietati. Non fanno differenza fra nobili e contadini, senza Dio che non sono altro, addirittura si vocifera che abbiano assalito un convento.
Nessuno sa chi sono o, magari, chi lo sa ha troppa paura per parlare. Certo il nome di Battistella non è nuovo, si racconta che uno con quel nome stava con lo Sciarra tempo fa, che addirittura era il suo luogotenente. Ma 'sta cosa sicuro l'hanno messa in giro i nemici del Re della Campagna. Questi della banda del Battistella non c'hanno assolutamente niente della sua nobiltà d'animo e del suo onore. Sono briganti, banditi e, se li incontri, meglio che ti raccomandi l'anima al buon Signore.