Eccola là, la vedi? Che scende dai monti biancovestita, con l’abito leggero, quasi trasparente. Che cammina fra i fiori e l’erba con passo di danza… pare la primavera che saltella. Dolce e delicata, forte e decisa, ingenua e furba insieme, come un furetto che si insegue la coda da solo, ma per gioco: Mirabella, il fiore dei briganti. Nei suoi occhi velati si legge un passato oscuro e doloroso, trascorso fra i vicoli del paese… e ora invece lampeggiano di nuova luce, mentre corre fra i suoi compagni, l'arma in mano, i capelli al vento… cosa la lega a questi omacci dei monti? L’amicizia? Forse. L’amore? Probabile. La libertà? Sicuramente. Eccola dunque che arriva vestita, della sua tunica trasparente, collo coperto da lunghi capelli, di fronte a lei il cielo è niente.
Questi fanno davvero paura. Hanno cominciato a fare danni qualche mese fa, e chi li ha incontrati dice che sono efficienti e spietati. Non fanno differenza fra nobili e contadini, senza Dio che non sono altro, addirittura si vocifera che abbiano assalito un convento.
Nessuno sa chi sono o, magari, chi lo sa ha troppa paura per parlare. Certo il nome di Battistella non è nuovo, si racconta che uno con quel nome stava con lo Sciarra tempo fa, che addirittura era il suo luogotenente. Ma 'sta cosa sicuro l'hanno messa in giro i nemici del Re della Campagna. Questi della banda del Battistella non c'hanno assolutamente niente della sua nobiltà d'animo e del suo onore. Sono briganti, banditi e, se li incontri, meglio che ti raccomandi l'anima al buon Signore.