Che la famiglia Boccamazzi sia di quelle che stanno bene è roba risaputa da queste parti, tanto che persino al di là del confine ci sono terreni e tenute a loro nome. Elvira in particolare è sorella dell’amatissimo Sindaco del Borghetto e non è difficile sentire voci sostenere che se non fosse che porta la gonna sarebbe stata probabilmente lei stessa ad essere Sindaco. Che poi si dice che non vadano tanto d’accordo lei e il fratello, soprattutto da quando la povera Elvira è rimasta vedova poco prima del terremoto. Si dice che il marito, buonanima, fu aggredito e ucciso da qualche bandito della zona. Non c’è da stupirsi che la signora Boccamazzi ce l’ha tanto su col Pezzola e la sua banda. Ma, a parte questi pettegolezzi da malelingue, Elvira è sicuramente una gran signora, una coi piedi per terra, che ha saputo mantenere alto il nome di famiglia e del Borghetto. Soprattutto caritatevole e sempre disposta a ricevere tutti quelli che le chiedono una mano o a dare un lavoro onesto a chi ne ha bisogno.
Il Borghetto è sempre stato l'invidia di tutti i paesi del circondario, che ci vengono da lontano a comprare l'olio di Prospero e la farina del padre di Bartolo. E Boccamazzi è sempre stato un sindaco onesto, che è cosa rara. Uno che raccoglie le tasse secondo giustizia e non secondo chi gli promette favori. Pure gli spagnoli sono contenti di stare di stanza da queste parti. Certo, a volte c'è qualche screzio, sempre stranieri sono, ma alla fine sono pure buoni cristiani e loro vogliono solo tirare a campare e mantenere le cose in ordine. Insomma il Borghetto è sempre stato l'orgoglio di chi ci vive, e 'sta disgrazia del terremoto proprio non ci voleva. Chi mai avrà offeso il Signore per fargli mandare questa sciagura? Ma i Borghettari non si fanno scoraggiare, si rimboccano le maniche e ricostruiscono. Brave persone che sono, hanno anche accolto i Civitesi, che invece stanno sempre a lamentarsi, come se i guai li avessero solo loro.