Che questo sia un taccagno è cosa risaputa. Chiedete a chiunque! Vi diranno che non caccerebbe un soldo neanche per salvare la madre in fin di vita. I più malelingua dicono che farebbe affari anche con il demonio pur di far profitto. Malelingua, malelingua... alla fine lo pensiamo tutti, anche le buon anime senza malizia.
Purtroppo tocca averci a che fare, possiede infatti il frantoio alla collina e la produzione di olio della zona dipende da questo avaro insensibile. Che voi siete signori o villani non potete fare a meno di lui e Prospero questo lo sa bene: vi guarderà dall'alto in basso e darà un prezzo ai vostri bisogni.
Lo abbiamo visto con questi occhi dar legnate alla povera Viola solo per aver chiesto un po' di pane. 'Sto figlio di un cane è probabilmente più facoltoso del Duca di Civita stesso, ma non sarà mai certo un signore né di modi, né tanto meno per carità cristiana.
Il Borghetto è sempre stato l'invidia di tutti i paesi del circondario, che ci vengono da lontano a comprare l'olio di Prospero e la farina del padre di Bartolo. E Boccamazzi è sempre stato un sindaco onesto, che è cosa rara. Uno che raccoglie le tasse secondo giustizia e non secondo chi gli promette favori. Pure gli spagnoli sono contenti di stare di stanza da queste parti. Certo, a volte c'è qualche screzio, sempre stranieri sono, ma alla fine sono pure buoni cristiani e loro vogliono solo tirare a campare e mantenere le cose in ordine. Insomma il Borghetto è sempre stato l'orgoglio di chi ci vive, e 'sta disgrazia del terremoto proprio non ci voleva. Chi mai avrà offeso il Signore per fargli mandare questa sciagura? Ma i Borghettari non si fanno scoraggiare, si rimboccano le maniche e ricostruiscono. Brave persone che sono, hanno anche accolto i Civitesi, che invece stanno sempre a lamentarsi, come se i guai li avessero solo loro.