Spesso lo si vede percorrere questi vicoli, ben curato nell'aspetto, naso in su e petto in fuori, guardando dall'alto verso il basso tutti coloro che si scansano al suo passaggio, magari a volte mostrandogli addirittura un inchino.
Tutti conoscono il Dottor Melchiorre Orsini, non per l'altisonante nome o genealogia, ma soprattutto per il suo ruolo nella doganella. Contadini e pastori gli hanno versato decime. i fuggitivi la mazzetta per passar inosservati, i latifondisti cercano la sua amicizia per vantaggi immediati e futuri.
Dottore in legge, declama norme come fossero poesia. Si sa che ha tolto dalle grinfie del boia molti birbanti, malfattori e, molto più raramente, anche innocenti, i quali troppo spesso sono solo poveracci con il problema di non avere denari o amicizie altolocate, al contrario delle canaglie.
Il Borghetto è sempre stato l'invidia di tutti i paesi del circondario, che ci vengono da lontano a comprare l'olio di Prospero e la farina del padre di Bartolo. E Boccamazzi è sempre stato un sindaco onesto, che è cosa rara. Uno che raccoglie le tasse secondo giustizia e non secondo chi gli promette favori. Pure gli spagnoli sono contenti di stare di stanza da queste parti. Certo, a volte c'è qualche screzio, sempre stranieri sono, ma alla fine sono pure buoni cristiani e loro vogliono solo tirare a campare e mantenere le cose in ordine. Insomma il Borghetto è sempre stato l'orgoglio di chi ci vive, e 'sta disgrazia del terremoto proprio non ci voleva. Chi mai avrà offeso il Signore per fargli mandare questa sciagura? Ma i Borghettari non si fanno scoraggiare, si rimboccano le maniche e ricostruiscono. Brave persone che sono, hanno anche accolto i Civitesi, che invece stanno sempre a lamentarsi, come se i guai li avessero solo loro.