Titolo: Il Moschettiere Impavido
Genere:
Motto: La virtud más es perseguida de los malos que amada de los buenos (la virtù è più perseguitata dai tristi che amata dai buoni)
Parole chiave: Romanticismo
Di nobile portamento e di nobile cuore, animo coraggioso e mano inesorabile in battaglia. Molti si chiedono perchè Hugo de Moncada sia solo un umile moschettiere. Si racconta che abbia per ben due volte rifiutato il titolo di capitano, che non voglia lasciare i suoi compagni che così tanto dipendono dalla sua guida. Certo è che certe volte a vederlo passare per le vie del paese fa proprio impressione, con gli altri due che gli camminano al fianco, fedeli ma sempre un mezzo passo indietro. Certo che a volte, a vederlo passare così, sembra uscito da una di quelle storie antiche di cavalieri che raddrizzano torti e sfidano draghi. Dicono che abbia qualche segreto, qualche nube nera nel suo passato, che lo porta a pensare cose tetre, che gli incattiviscono lo sguardo. Le comari del paese sono sicure che si tratti di un amore perduto. Ma che ne vogliono sapere loro. Forse la verità non la sapremo mai, e Hugo de Moncada rimarrà per tutti un affascinante mistero.
A sentire i più vecchi, c'è sempre stata una guarnigione spagnola in zona. Certo capire dove stava il confine di volta in volta era un'impresa, ma da che finirono le guerre è rimasto piuttosto stabile e gli spagnoli sono diventati anche di meno. Questi in particolare ci sono da circa tre anni, almeno il loro capitano, gli altri vanno e vengono, si sa. C'è poco da lamentarsi, è normale che in una zona di confine e sotto un governo straniero ci siano dei soldati di stanza e che anche loro siano stranieri. Ma, diciamolo pure, questi spaniardi qui sono tutto sommato brava gente: si fanno vedere di quando in quando, il capitano Escrivà passa ogni tanto in paese a farsi due chiacchiere col sindaco o con qualcuno giù all'osteria, ma per lo più si fanno gli affaracci loro. Alcuni di loro sembrano quasi usciti da storie di avventure e cavalieri con le loro spade, mantelli e nobili portamenti. Addirittura sembra che durante il terremoto abbiano aiutato come potevano. Inoltre si vocifera che vogliano fare maritare il Duca di Civita con una delle loro nobildame, una di quelle di classe. E se non è carità cristiana questa...