Titolo: Il Moschettiere Sciupafemmine
Genere:
Motto: Amor y deseo son dos cosas diferentes: que no todo lo que se ama se desea, ni todo lo que se desea se ama (amore e desiderio sono due cose distinte: non tutto ciò che si ama si desidera, né tutto ciò che si desidera si ama)
C'è chi ridendo dice che quando nacque Ramon sedusse già la levatrice. Ch'egli fosse un bambino solare e sorridente era sotto gli occhi di tutti, ma non lo era tanto perché fosse d'animo allegro, quanto perché aveva capito che adulazione e carinerie possono portare lontano. Crescendo pare abbia applicato con costante impegno questa teoria, cosicché tra una stretta di mano al signore di turno e uno sguardo ammiccante alla signorina del momento, Ramon è salito di grado nell'esercito di sua maestà e sceso con baldanza tra le sottane di molte cortigiane. Non che lo faccia senza passione, badate bene! In tante raccontano, spesso tra le lacrime, che il suo cuore pareva palpitare di vero amore. Ma state pur certi che la sera dopo l'avreste trovato in osteria a vantarsi, con racconti che poco lasciano all'immaginazione, della nuova tacca aggiunta al manico del suo moschetto. Così i compagni ammirano la spregiudicatezza di Ramon e non poche giovani segretamente anelano d'essere la prossima a finire tra Ramon e la paglia del fienile. Ma non tutto ciò che si desidera si ama. Amico di tutti, Ramon ha pochissimi veri amici, per cui farebbe qualsiasi cosa. Amante di tutte, Ramon di vero amore non ne ha mai sprecato una goccia.
A sentire i più vecchi, c'è sempre stata una guarnigione spagnola in zona. Certo capire dove stava il confine di volta in volta era un'impresa, ma da che finirono le guerre è rimasto piuttosto stabile e gli spagnoli sono diventati anche di meno. Questi in particolare ci sono da circa tre anni, almeno il loro capitano, gli altri vanno e vengono, si sa. C'è poco da lamentarsi, è normale che in una zona di confine e sotto un governo straniero ci siano dei soldati di stanza e che anche loro siano stranieri. Ma, diciamolo pure, questi spaniardi qui sono tutto sommato brava gente: si fanno vedere di quando in quando, il capitano Escrivà passa ogni tanto in paese a farsi due chiacchiere col sindaco o con qualcuno giù all'osteria, ma per lo più si fanno gli affaracci loro. Alcuni di loro sembrano quasi usciti da storie di avventure e cavalieri con le loro spade, mantelli e nobili portamenti. Addirittura sembra che durante il terremoto abbiano aiutato come potevano. Inoltre si vocifera che vogliano fare maritare il Duca di Civita con una delle loro nobildame, una di quelle di classe. E se non è carità cristiana questa...