A sentirla raccontare da Cristobal è successo che alla signora Ana de la Cueva, che è tanto nobile e gentile, le serviva uno scudiero o magari un servo o forse una cameriera, che bastava che fosse più o meno di natali spagnoli e che fosse di buona volontà. E così ha raccattato Cristobal, praticamente tra i vicoli di Napoli, visto che le buone sorelle della Casa d’Accoglienza di Maria Addolorata per Giovani Destituiti, dove al tempo Cristobal dimorava, mica facevano tanto caso a dove i loro protetti passavano le giornate. Cristobal si è così ritrovato ben vestito, con due pasti al giorno, e al seguito di un gruppo di moschettieri che sembrano le favole che gli raccontava sua nonna, tanto tempo fa, quando la vita era più bella. Era così ben ripulito che quando è arrivato al Borghetto la gente del posto ha cominciato a chiamarlo signore e a fargli la riverenza. Lui si è fatto delle gran risate, ed è andata a finire che la gente del paese l’ha preso in simpatia. Si sono affezionati, si preoccupano, pensano che un bravo giovane è sprecato a fare la guerra e si potrebbe accasare con qualcuna del paese. Cristobal ride, lui è sicuro che diventerà moschettiere.
A sentire i più vecchi, c'è sempre stata una guarnigione spagnola in zona. Certo capire dove stava il confine di volta in volta era un'impresa, ma da che finirono le guerre è rimasto piuttosto stabile e gli spagnoli sono diventati anche di meno. Questi in particolare ci sono da circa tre anni, almeno il loro capitano, gli altri vanno e vengono, si sa. C'è poco da lamentarsi, è normale che in una zona di confine e sotto un governo straniero ci siano dei soldati di stanza e che anche loro siano stranieri. Ma, diciamolo pure, questi spaniardi qui sono tutto sommato brava gente: si fanno vedere di quando in quando, il capitano Escrivà passa ogni tanto in paese a farsi due chiacchiere col sindaco o con qualcuno giù all'osteria, ma per lo più si fanno gli affaracci loro. Alcuni di loro sembrano quasi usciti da storie di avventure e cavalieri con le loro spade, mantelli e nobili portamenti. Addirittura sembra che durante il terremoto abbiano aiutato come potevano. Inoltre si vocifera che vogliano fare maritare il Duca di Civita con una delle loro nobildame, una di quelle di classe. E se non è carità cristiana questa...