Augusta - Briganti

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Augusta - Briganti

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Title: La Pittrice
Player:  Laura Enria
Gender: Female
Motto: <p><em>And&ograve; nen entre lu zu fridde nen entre lu zu calle</em> (dove non entra il freddo non entra il caldo)</p>

Quando Augusta andò in sposa al vecchio Antonio, artista, pittore e ritrattista al servizio del Duca Pandolfi, tutti pensarono che c’aveva fatto un grande affare. Certo lui era due volte più vecchio di lei e neanche tanto di buon carattere, ma se l’era presa senza dote e senza corredo, che la famiglia di lei manco gli occhi per piangere teneva, e l’aveva portata a vivere in mezzo agli agi e alla gente perbene. Si dice che più lui si faceva vecchio, con gli occhi che ci vedevano meno e le mani che un poco tremavano, più lei doveva aiutarlo nella sua arte. Pare che verso la fine quei quadri avevano ben poco del tocco di Antonio, che pure sempre li firmava. Che disgrazia che lui sia morto nel terremoto. Nessuno ha ben capito perché Augusta sia rimasta al Borghetto, invece di seguire il resto dei suoi parenti che sono andati nei paesi vicini. La si vede correre in giro, appresso al Duca, o Tecla, o a chiunque abbia un po' di soldi e la stia un po' a sentire, con le braccia colme di disegni, a vantare la propria arte. Come se fosse qualcosa di cui una come lei potesse campare.

Civitesi

Civita è sempre stata l'invidia di tutti i paesi del circondario. Sotto la guida della nobile famiglia dei Duchi Pandolfi, con la protezione dell'Abbazia di Farfa e del sommo Pontefice, il paese è sempre stato prospero. Da lontano arrivavano viandanti per visitare le sacre ossa conservate nella piccola chiesa, e spesso nobili e uomini di sapere, in viaggio verso Roma, si fermavano nella piccola ma accogliente corte dei duchi. Forse il Duca Onofrio Pandolfi non è esattamente all'altezza di suo padre, il Duca Oreste, che la sua anima riposi in pace nella gloria di Dio. Ma i Civitesi gli vogliono bene, e non hanno mai creduto alle voci maligne che ne parlano male. Insomma Civita è sempre stata l'invidia di tutti, e sarà mai che questa disgrazia del terremoto sia stata causata anche dalla cattiveria degli invidiosi? Niente c'è rimasto del povero paese, tutto raso al suolo, che pure la croce della chiesa è caduta. E invece Borghetto, così vicino, è rimasto quasi tutto in piedi. Certo i Borghettari sono stati magnanimi e hanno accolto i Civitesi. Vedremo come va. I Civitesi sono gente forte e orgogliosa, non si faranno ingannare da nessuno e ritireranno su il loro paese più bello di prima.


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