Va e viene Berardo, a volte sparisce per ore, a volte per giorni. Ma alla fine torna sempre e porta notizie di quello che vi aspetta. Come fosse un lupo a caccia, è sempre un passo avanti, sempre con gli occhi puntati all’orizzonte. Ovunque andiate sembra conoscere già quei sentieri, quei boschi e quelle genti. Come se il viaggio stesso fosse la sua terra natia e ogni nuova persona incontrata un suo compaesano di vecchia data. Molti si chiedono dove mai il Battistella l’avrà raccattato, quest’uomo taciturno e dal sorriso beffardo, e perché si fidi così tanto di lui. Ma se Battistella si fida ci sarà un buon motivo e, in effetti, mai i suoi consigli vi hanno tradito, mai vi ha indicato la strada sbagliata.
Questi fanno davvero paura. Hanno cominciato a fare danni qualche mese fa, e chi li ha incontrati dice che sono efficienti e spietati. Non fanno differenza fra nobili e contadini, senza Dio che non sono altro, addirittura si vocifera che abbiano assalito un convento.
Nessuno sa chi sono o, magari, chi lo sa ha troppa paura per parlare. Certo il nome di Battistella non è nuovo, si racconta che uno con quel nome stava con lo Sciarra tempo fa, che addirittura era il suo luogotenente. Ma 'sta cosa sicuro l'hanno messa in giro i nemici del Re della Campagna. Questi della banda del Battistella non c'hanno assolutamente niente della sua nobiltà d'animo e del suo onore. Sono briganti, banditi e, se li incontri, meglio che ti raccomandi l'anima al buon Signore.