"Isidoro è un patriarca serio ed affidabile", non ama scherzare come suo fratello Ilario.
Questo è ciò che si sente dire dalla maggior parte dei monsantesi quando si parla del dottore del paese, il capofamiglia degli Iovine.
In effetti Isidoro è uomo dal cervello fino e dal parlar forbito, al massimo un po' pomposo, ma imparziale e retto, esigente verso i figli Isacco, Isotta e Icaro, è sempre pronto come il suo sangue a promettere sul vino come la tradizione di famiglia insegna.
Qualcuno si preoccupa che la guerra sarà inclemente con lui, che l'età gli abbia dato saggezza, ma non troppa resistenza. Tuttavia ultimamente il suo sguardo appare turbato da qualcosa di preoccupante, ma che sembra sempre voler celare tra le braccia di sua moglie Carlotta.
Se uno Iovine è presente in un conciliabolo, nato per diletto o per qualcosa di più serio, state pur certi che quel cittadino di Monsanto avrà qualcosa da dire su qualsiasi tema verrà toccato. A torto o a ragione, non parlerà per partito preso, ma perché avrà di sicuro letto qualcosa sull’argomento.
Se per molti il denaro è la virtù più alta, per la famiglia Iovine non c’è nulla che possa pareggiare il valore della conoscenza. Lo studio e la cultura sono il sangue di cui si nutrono le loro vene. Sono ben allenati alla curiosità e al ragionare su quello che apprendono. C’è chi in passato ha insultato un giovane Iovine, paragonandolo ad una capra belante per la sua favella continua e saccente. Oggi quel giovane è il medico di Monsanto a cui tutti si rivolgono per chiedere consiglio. Le febbri avrebbero portato via molti concittadini se non ci fosse stato il pronto intervento di questa famiglia.
Forse sono fra i pochi che vedono le cose da altri punti di vista: ad esempio per tutti i bravi credenti di Monsanto il vino è espressione di santità, per loro invece è un elisir di chiarezza. Prima di ogni decisione infatti non mancano mai di berne un sorso, affinché le nebbie del dubbio si diradino.
Del resto non è forse questo il senso della frase ‘in vino veritas’?