In paese ormai nessuno si stupisce quando un monsantese spira e Iacopone si presenta con un epitaffio funebre già pronto da incidere sulla lapide. Sarà forse tale prerogativa ad aver sparso in paese l'idea che questo buon Iovine possa portare sfortuna?
Oppure è il fatto che le sue nozze sono state rimandate per ben quattro volte? Una casualità non troppo fausta in effetti!
Se poi si aggiunge anche il suo inusuale lavoro, non si possono biasimare i compaesani quando compiono gesti scaramantici al passaggio di Iacopone: infatti lui morde il piede del morto per verificarne il vero decesso.
Da lì il titolo fin troppo esplicativo di Beccamorto, che molti, tra cui il fratello più piccolo Iacopino, usano come fosse il suo nome di battesimo.
Se uno Iovine è presente in un conciliabolo, nato per diletto o per qualcosa di più serio, state pur certi che quel cittadino di Monsanto avrà qualcosa da dire su qualsiasi tema verrà toccato. A torto o a ragione, non parlerà per partito preso, ma perché avrà di sicuro letto qualcosa sull’argomento.
Se per molti il denaro è la virtù più alta, per la famiglia Iovine non c’è nulla che possa pareggiare il valore della conoscenza. Lo studio e la cultura sono il sangue di cui si nutrono le loro vene. Sono ben allenati alla curiosità e al ragionare su quello che apprendono. C’è chi in passato ha insultato un giovane Iovine, paragonandolo ad una capra belante per la sua favella continua e saccente. Oggi quel giovane è il medico di Monsanto a cui tutti si rivolgono per chiedere consiglio. Le febbri avrebbero portato via molti concittadini se non ci fosse stato il pronto intervento di questa famiglia.
Forse sono fra i pochi che vedono le cose da altri punti di vista: ad esempio per tutti i bravi credenti di Monsanto il vino è espressione di santità, per loro invece è un elisir di chiarezza. Prima di ogni decisione infatti non mancano mai di berne un sorso, affinché le nebbie del dubbio si diradino.
Del resto non è forse questo il senso della frase ‘in vino veritas’?