A Monsanto ce ne sono stati tanti di capifamiglia, ma mai astuti e capaci quanto Sabino.
Fiero e orgoglioso della sua famiglia Sabino sa cosa vuole, e da chi la vuole specialmente.
Inutile dire che i Salestri e gli Alfieri sono in competizione da tempo, e solo Santa Calante sa quale delle due famiglie sarà capace di guidare Monsanto con il ruolo di sindaco. Da che si ha memoria sono sempre stati gli Alfieri, anche se ultimamente i venti sono cambiati.
Sabino è mosso dalle migliori intenzioni certo, ma sarebbe una soddisfazione non da poco essere colui che ha permesso ad uno della sua famiglia di diventare sindaco. Vorrà scommettere sul fratello Saverio? O sulla figlia Serafina? Se solo entrambi non fossero così impacciati... Rimane l'altro fratello Sergio, ma quella brutta faccenda sul furto di pecore continua a pesare sulla sua carriera.
La gloria va al passo con le buone intenzioni? Ai posteri l'ardua sentenza.
Un membro della famiglia dei Salestri lo si può riconoscere dal suo dito indice pronto a redarguire chi si allontana dalla strada maestra. Anche i suoi occhi si distinguono dagli altri, perché in quello sguardo brilla fervente la fiamma della morale.
Da che si ha memoria i Salestri sono i custodi dell’etica di Monsanto, e infatti da generazioni le badesse del convento portano il loro cognome. Se per alcuni quel ruolo è visto come fonte di potere, per questa famiglia è invece un dovere a cui non può tirarsi indietro. Tutti i Salestri infatti vengono cresciuti ed educati con la consapevolezza di essere le persone giuste per guidare il paese. E per questo le cronache di Monsanto sono piene di racconti sulle controversie tra i Salestri e gli Alfieri. Tuttora una loro lite non sorprende nessuno.
Un altro tratto distintivo di questa famiglia è il drappo rosso che tutti portano legato alla cintola: un tessuto che ostentano con orgoglio. Se quel paramento mostra tanti nodi, significa che chi lo indossa ha compiuto molte buone azioni e la saggezza regna sovrana nella sua mente.
Ma solo il più saggio fra i Salestri, ossia colui o colei che ha il drappo più aggrovigliato, può decidere chi si merita un nuovo nodo.
E così tra di loro si giudicano e chiacchierano di rivalsa, di sdegno e di doveri dalle ragionevoli prospettive.
Chiacchierano e giudicano. Continuamente.