Sono in molti in paese a rimanere interdetti quando Angela prende parola perché è difficile capirne il senso.
Una volta ha sussultato perché secondo lei il ragno che stava penzolando nell'angolo della taverna aveva il mal di testa.
In chiesa invece è solita incitare i fedeli a pulire con l'Acqua Santa le sedie prima di accomodarsi, sostenendo che la stessa Calante le abbia confidato in sogno di odiare la polvere.
Nessuno sa veramente cosa giri in testa ad Angela, e in molti si domandano se ella sia un castigo divino per punire l'orgoglio degli Alfieri!
Si dice che la famiglia Alfieri sia nata ancor prima di Monsanto. Alcuni credono che addirittura un loro avo abbia posto la prima pietra del convento. Del resto, da che tutti ne hanno memoria, il paese è sempre stato quasi una loro proprietà, reggendosi non solo sulle loro spalle, ma soprattutto sulle loro tasche.
Fanno tanto vanto della loro posizione altolocata, che non hanno mai voluto mescolare il loro puro sangue con quello di altre famiglie. Chi è solito volare così in alto costringe tutti gli altri a tenere lo sguardo alzato con le bocche aperte. Le lingue così libere danno origine a molte maldicenze. Una su tutte è sulla gestione del paese. Non è certo un segreto che da tre generazioni il ruolo apicale del sindaco sia nelle mani degli Alfieri. Quel che è oscuro è come l'abbiano ottenuto e mantenuto. Per la famiglia Salestri invece parrebbe essere tutto molto chiaro.
Eppure, anche se ad un occhio poco attento possono apparire altezzosi, chi ha avuto la fortuna di entrare in casa Alfieri e di legarsi a loro, che sia per chiedere un favore o per prestare il proprio servizio, sa che la loro parola ha la stessa valenza dell'oro che custodiscono, ed è perciò preziosa. Hanno infatti il costume di sancire ogni patto, ogni promessa, ogni impegno offrendo la moneta che portano nella scarpa, a chi stringe loro la mano, segno di un vincolo che difficilmente potrà essere sciolto.
Già, gli Alfieri camminano sui soldi, perché è così che Dio ha lastricato la loro via!