Regnante
Ministero Guerra - Sulle mie spalle ricade la responsabilità di guidare la Nazione. Ma sento un peso infinitamente più grande, che mi viene ricordato in ogni istante dagli sguardi di disapprovazione di chi mi sta intorno. Nessuna parola viene mai pronunciata e forse il silenzio è il giudice più severo. Il silenzio dei busti dei miei antenati, ognuno un grande conquistatore della sua epoca, monito di ciò che ci si aspetta io diventi ed io inizio a dubitare se mai lo diventerò.
Mendicante in solitaria
Selye - Il fuoco di un camino, non è caldo come il sole del mattino. Sento il vento sulla mia pelle e sul mio corpo il chiarore delle stelle. Non ricordo l’ultima volta che ho dormito in una casa, né quando io abbia avuto un vero pasto. Gli sguardi dei passanti mi evitano, cercando di ignorare la mia esistenza. E io mi glorio di questo. La strada è mia, e solo mia. Ovunque io vada, ogni passo che decido di percorrere, è una scelta solamente mia.
Somma Autorità della Strategia
Ministero Guerra - Punto il dito sulla mappa. Dai rilievi militari apprendo che lì sorge una collina. Dai calcoli strategici comprendo che si tratta di un'ottima posizione per una batteria d'artiglieria. Dalle linee colorate constato che quel posto appartiene al nemico. Non so nient’altro. Non ho bisogno di sapere altro. Sono a miglia di distanza da quella collina e basterebbe un mio ordine per muovere lì una compagnia di fanteria pronta a morire. Per il Regno. Per me. Ogni cosa proietta un’ombra, e quella di una vittoria si genera dal sacrificio necessario. E quel “necessario” lo decido io, ponendo sul piatto della bilancia le vite dei soldati, che come mie monete pagano quel che serve spendere. Ecco cosa possono fare queste mie mani. Non è solo morte. Basterebbe un solo mio ordine e come un pittore tingerei quel punto sulla mappa dei nostri colori, mentre la collina si arrossa di sangue. Credo esista un motivo se le quattro lettere che formano il cuore della parola “stratega” siano le stesse che servono per scrivere “arte”. Non è solo morte.
Guardaboschi perspicace
Mele - Chissà se i miei concittadini si sono accorti di come, negli anni, sia cambiato il profilo delle montagne intorno al villaggio. L’ho modificato io con il mio lavoro. Se da una parte abbatto alcuni alberi per Vallechiara, dall’altra ne faccio nascere altrettanti. Fino a ieri ho fatto legna. Oggi invece osservo accuratamente i monti per decidere quale sarà il luogo migliore per l’altra metà della mia opera. Lì feconderò il grembo della terra con la vita e con l’augurio che molti tronchi possano crescere forti per un futuro migliore. Sarà una collina esposta a sud-est, vicina ad un corso d'acqua. Deve essere battuta dai venti che temprano i fusti e i rami. Saranno conifere. Eccolo lì il punto giusto. La strada per arrivarci è lunga e faticosa. Anche se forse non vivrò abbastanza per vedere le alte cime della foresta che pianterò, non sento il peso del mio duro lavoro. Ne gioverà chi verrà dopo. E tanto mi basta. Il mondo in cui viviamo ha bisogno di persone come me, quelle che hanno a cuore ciò che lasciano ai posteri, pur non conoscendoli.
Corrispondente per Politica Estera e Diplomazia
Ministero Guerra - “Se davanti a te ci fosse un bivio: da una parte l’opportunità di porre fine alla guerra con un accordo col nemico ma al costo di un umiliante compromesso per il tuo popolo, e dall’altra la difesa della dignità ma al costo del proseguo del conflitto e la continuazione di fame, dolore e morte, quale strada prenderesti?” Questa è la domanda che mi assilla la sera, prima di addormentarmi, con la speranza di trovare una valida risposta nei sogni. La mattina al risveglio non trovo nessun nuovo responso convincente nella mia testa, bensì un monito. O forse un rimprovero. “La diplomazia, la sottile arte della negoziazione, quando usata da menti sagge, non porterebbe mai una trattativa a quel terrificante bivio. Si fermerebbe prima. Quando non è troppo tardi”. Com’è strana la coscienza quando la si ascolta. Sa essere convincente.
Commerciante socievole
Mele - Chi non ama scambiare qualche parola con me mentre si stringono affari con le merci che maneggio? Nessuno. E sapete perché? Perché io sono il crocicchio dei pettegolezzi, lo scrigno in cui i miei clienti ripongono i loro piccoli segreti e, se sono fortunati, in cambio ne ricevono uno nuovo e succulento su qualche concittadino di Vallechiara. Quando capita di chiacchierare in questi termini, la mia bocca sta ben attenta a non proferire confessioni sul mio conto. I miei affari non sono oggetto di questo divertente e sotterraneo mercimonio. Tuttavia, ultimamente i miei affezionati acquirenti mi rivolgono fugaci sguardi e si fermano solo per il tempo necessario alle loro compere. Sarà l’influsso dei plumbei cieli di guerra che ricoprono tutta Vallechiara, oppure sarà altro: tra le vie del paese qualcuno potrebbe aver iniziato a far girare qualche storia torbida su di me. Non sarebbe un problema se non avessi nulla da nascondere ma.... così non è. Anche io ho i miei segreti.
Intendente del Reclutamento Forze Armate
Ministero Guerra - Quando leggo una nuova lista di coscrizione, o sono le mie stesse mani a redigere quell'elenco di persone chiamate a presentarsi per ingrossare le fila del nostro esercito, pongo l'attenzione su ogni singolo nome. Tra di loro potrebbe esserci un amico, un lontano parente o addirittura un perduto amore. E già capitato, e ogni volta non ci ho dormito la notte. "Sono dei poveracci, non serve struggersi per loro!" provano a confortarmi i miei colleghi, ma con scarso successo. Io provengo dalle terre in cui quelle misere persone vivono. Ecco perché le conosco e non riesco a rimanere indifferente alla loro sorte.
L’Avventurosa Penna
Calligrafo - Io non appartengo a Vallechiara, ma al mondo intero, poiché di questa nostra Terra e delle sue genti, io scrivo i racconti. I miei viaggi sono le mie muse ispiratrici. Le lande che visito si trasformano nelle ambientazioni delle epopee che scivolano fuori dalla mia penna. I volti che incontro in ogni dove diventano i personaggi perfetti per affrontare le avventure delle mie pagine. Questo è quello che sono e che in futuro vorrei sempre essere. Ma la realtà sa distruggere con prepotenza i progetti di una vita. La guerra, quella vera e concreta, ha richiamato la mia presenza a Vallechiara perché lì vi sono le mie radici: lì vivono i miei parenti e i miei amici. Perchè lì, tutto ora è in pericolo. Non so bene perché io sia qui, ma prima che le armi infettino questo piccolo angolo di cielo, vorrei riuscire a portare un barlume di speranza.
Responsabile Operazioni Forze Speciali
Ministero Guerra - Non chiedetemi di cosa mi occupo. Vi sono molti ingegni che si possono applicare con successo all'arte militare: capacità organizzative, logistiche, di carisma e di comando. Io non le possiedo, né le ho mai desiderate. No, le mie capacità non sono fatte per essere dimostrate. Né per essere spiegate. Fidatevi di me, Gran Signori. Abbiate fiducia nel vostro umile servo. Datemi a disposizione le risorse che vi chiedo, e conseguirò per voi gli obiettivi a cui anelate. Vi chiedo solo una cosa. Non chiedetemi, mai, come io li abbia ottenuti.
Le Mani ribelli della Tipografia
Calligrafo - Volete sapere di cosa mi occupo? Forse non dovrei dirlo, dovrebbe essere un segreto… Ma suvvia, siete abbastanza intelligenti per capirlo! Il mio lavoro, dopotutto, è cancellarli i segreti… E come si fa? Niente di più semplice: una spruzzata di inchiostro, una passata di carta fresca di stampa, ed ecco che la macchia nera viene rimossa! Certo, non a tutti piace essere puliti; all'odore della trasparenza e della verità, c'è chi ama gli inganni e le bugie. Proprio loro sono i miei compagni di gioco preferiti! Eh sì… non sono proprio la persona giusta a cui affidare qualche confessione… Ma confidatevi, e non abbiate pena: tanto, in un modo o nell'altro lo verrò a sapere comunque e presto lo sapranno tutti!
Responsabile della Difesa
Ministero Guerra - Della mia infanzia ricordo in particolare le ore passate a giocare con i miei soldatini di legno. Rammento come li disponevo sulla scacchiera, precisi ed ordinati e come li muovevo, in fila, con passo regolare, al suono dei tamburi. Senza disciplina non si può avere un esercito. C'è chi potrebbe pensare che uniformi pulite e marce regolari non abbiano importanza… Folli! E' così che deve essere un soldato. Una piccola marionetta, un preciso ingranaggio, che si muove esattamente quando gli viene ordinato. Solo così è possibile organizzare una difesa adeguata! Solo così i piani geniali possono venire realizzati. Solo così potremo, infine, vincere questa Guerra.
L'Ex Militare Instabile
Chiossa (di Vallechiara) - Non ho memoria del mio ritorno a Vallechiara. Ho nella testa immagini di incontri con persone che conoscevo e di case che avevo già visto, poi mi è caduta addosso una grande stanchezza. Ho sognato un grande orologio a cucù. Solo che l'uccellino ero io. Quando mi svegliai, tutta la famiglia mi saltava intorno. Vedevo le loro bocche muoversi, ma le parole si perdevano nel suono di centinaia di orologi che mi trillavano in testa. Uscii. E' strano camminare senza doversi preoccupare dei cecchini o dei colpi di cannone. Ho ripreso a costruire e riparare orologi. Ma quando guardo delle lancette muoversi mi sembrano due piccole falci, come quelle della Morte. Ogni secondo che passa una condanna. Vivo, eppure non provo nulla. Niente più gioia, niente più sorrisi, niente più speranza. Non dopo ciò che ho visto, non dopo quello che ho fatto. Eppure, dal comando, vogliono che qualcuno prenda il mio posto. Un altro Chiossa. Che brutta cosa essere vigliacchi…
Rappresentante per l'Apparato di Innovazione Bellica
Ministero Guerra - Nell'entrare a Corte, sento un brivido elettrizzante che mi corre le vene. Oggi è il gran giorno! Finalmente la mia creazione potrà venire presentata, ed io mi nutrirò degli sguardi attoniti dei presenti, come un colibrì che si nutre di nettare. Non vedo l'ora, di poter declamare a gran voce il nome della mia geniale invenzione: "Tioetere del cloroetano". Nessuno ne capirà il significato, questo è certo... Ma comprenderanno la sua potenza. La sua capacità di porre fine ad ogni Guerra. Questo la capiranno, oh sì. E finalmente, potrò avere da loro il riconoscimento che sento di meritare. Finalmente, potrò sentirmi degno.
L'Umile della Fabbrica
Mele - Oggi comincia un altro giorno! Sento un'energia vibrante che mi passa nelle carni. Nel passare per il centro, mi assicuro di parlare e di salutare chiunque incontro. E mi basta uno sguardo per capire dove c'è bisogno della mia opera. Mi basta una battuta, un sorriso, e riesco a cambiare la giornata di chi ne ha bisogno. Certo, quando c'è da lavorare sulle macchine ci metto un pò più degli altri. C'è chi dice che rallento la catena di montaggio, che ci metto più del consueto a capire le cose. Lo dicono per ferirmi, ma io li capisco. E cerco di aiutarli comunque, come posso.
L'Erede Reale
Ministero Giustizia - Le persone intorno a me mormorano, concentrate. Le osservo, le ascolto, le studio. In questa sala, gremita di grandi menti, io siedo in disparte. Cerco di porgere orecchio a chi ne sa più di me, e le loro parole sono un conforto in queste caotiche circostanze. Il mio ruolo sarebbe guidarle, ma la mia esperienza è poca… ne sarò all’altezza? Voglio costruire il mio futuro, qui, con le mie azioni, ma sento gli occhi di tutti puntati sul retro della mia nuca. Famiglia, ministri, popolo. Aspettano tutti un mio errore, ne ho la certezza. Sarò a capo del regno, un domani: non c'è tempo per le incertezze; è il momento di distinguersi, è il momento di dare la prova che buon sangue non mente.
L’Atleta senza fegato
Mele - Tornando a casa dagli allenamenti, ho riletto ancora una volta la tua lettera. Non posso credere che sia l’ultimo ricordo che mi resta di te. Ho paura che anche di me, un domani, non possa rimanere nient’altro che un ammasso di parole su un foglio di carta. Ho paura. Non voglio perdere il mio futuro per una stupida guerra, lasciare tutto ciò che mi rende felice per imbracciare un lurido fucile. Tutto questo parlare di patria, di onore e gloria… non desidero più ascoltarlo, non c'entra niente con me. Non ho intenzione di rinunciare al mio destino, alla mia chiamata, alle gioie e ai dolori che mi legano a questo borgo. Per anni ho coltivato i miei talenti: non voglio che tutti quegli sforzi si dissolvano in fango e sangue. Non posso morire così.
Autorità della Gestione del Sistema Giudiziario
Ministero Giustizia - La Magistratura è un insieme di meccanismi perfetti che va oliato affinché esprima il massimo grado del suo valore universale. Tuttavia, quando la guerra incombe, a quell'ineccepibile sistema non può essere permesso di funzionare come ha sempre fatto. Esso viene smantellato per poi essere rimontato con nuovi paradigmi. I criminali di ieri diventano gli eroi di oggi, e chi diserta la visita di leva per non finire tra le fila del Regio Esercito di Ausonia e per non separarsi dall’amata famiglia, diviene il nuovo bandito da incarcerare. Non è mia abitudine intralciare i lavori dei Ministeri, ma non posso più tradire la Dea alla quale ho giurato fedeltà: la Giustizia!
L'Alienista Paziente
Selye - Per molti il proprio lavoro è solo un'occupazione, qualcosa con cui mettere insieme il pranzo con la cena. Ma per me non è così. Fare l'Alienista è la mia missione. La mia mente non fa che rimuginare sui casi dei miei pazienti. Leggo e rileggo gli appunti presi durante le sedute, oppure mi consumo gli occhi su libri e riviste su tutte le più recenti ricerche e scoperte sui meccanismi della psiche. Tra l'altro, avendo scelto di mantenere segreta la mia fede negli Spiriti Stellari, posso muovermi agevolmente in ogni ambito della società senza essere ghettizzato od ostracizzato. Fra i miei assistiti vi sono sia popolani, che curo gratuitamente, che membri delle classi agiate. Riguardo a questo, da qualche tempo sto avendo delle conversazioni private con un importante membro di uno dei Ministeri per poter avere fondi extra. Volessero gli Astri che fosse vero, quante persone in più potrei curare!
Protezione Minori e Diritti Civili
Ministero Giustizia - Mi occupo del benessere dei più deboli, dei più piccoli ed indifesi, e dei diritti civili delle minoranze, a cui sono votato a dare pari opportunità. Pure, ditemi voi o genti, hanno forse gli stessi diritti coloro a cui scorre nelle vene il sangue di chi rende orfani i nostri figli? Dobbiamo garantire salute e lavoro anche a chi attenta alle nostre vite, alla nostra libertà, al benessere che ci siamo guadagnati e di cui siamo custodi? Occorre riflettere attentamente e prendere le corrette decisioni, e che esse siano giuste non certo per mere etiche chimere, ma per pratiche ragioni di opportunità, prima fra tutte la sopravvivenza. Mai nascondersi dietro a un dito: occorre sempre riconoscere chi sia il nemico, e io farò di tutto perché i miei concittadini non lo dimentichino mai.
L'Ipocrita che accorcia capelli e barbe
De Angeli - Io non sono un barbiere. Io sono IL Barbiere. Nasco come artista delle pettinature per uomini, ma oramai tutti, non solo i signori, ma anche le signore, apprezzano i miei tagli e le mie acconciature. Venire alla pregiata bottega De Angeli è invero un onore, anche per le classi più agiate (per cui magari sarebbe d'uopo innalzar più verso il ciel il mio tariffario, sia Lode!); ecco perché, nonostante tutto, porto sempre il pane a casa (e pure il companatico) cosa quanto mai necessaria, soprattutto ora che molti della mia famiglia sono rimasti senza lavoro e la fine del mondo sembra approssimarsi al suono delle sette trombe. Sono il Capofamiglia De Angeli, tengo a padrino tutti i nuovi nati che portano il mio cognome, e non è raro quindi che molti mi chiamino proprio così: il Padrino. E alla mia stirpe insegno il Timore dei Santi e ad agire sempre secondo quanto dettato dal Cantico delle Buone Azioni, compreso il "Non Uccidere". Lo spegnere la vita del prossimo infatti, è l'atto più esecrabile di tutti e che rende ogni guerra, anche questa che siamo costretti a subire, un obbrobrio agli occhi della Santa Provvidenza! E ora via le forbici e i rasoi, è tempo della funzione del Vespro....
Pubbliche Relazioni e Affari Interni
Ministero Giustizia - Un giorno questo conflitto terminerà. Ma ne verranno altri. E di che cosa ha bisogno un paese in guerra? Di fucili? Di cannoni? Di bombe? Forse. Ma essi da soli non servono a molto. Occorrono braccia, menti e cuori che le dirigano verso azioni eroiche. Occorrono uomini e donne da mandare sui campi di battaglia. Occorrono nuovi figli per questa nostra nazione. E come è possibile che avvengano nuove nascite in seno a matrimoni fra persone dello stesso sesso? Non è possibile. Il Cantico delle Buone Azioni ha de sempre sancito la sacralità di tutte le unioni. Questo non può più essere tollerato. Se vogliamo che Ausonia si prenda il seggio che le spetta di diritto fra i potenti di Amaltea allora deve poter contare su un popolo numeroso. I morti nelle trincee devono essere rimpiazzati e nuovi lavoratori devono andare a prendere posto nelle catene di montaggio delle fabbriche o nella coltivazione dei campi. I sudditi sono la moneta del regno e devono essere spesi a suo piacimento.
L'Alacre della Fabbrica
De Angeli - "Traditore! Servo del Potere! Infame!". È così che mi chiamano gli altri operai, ogni mattina, quando mi presento alla fabbrica per iniziare il turno. Gli altri scioperano ed io invece continuo ad eseguire gli ordini. Certo, sarebbe facile fare come loro: prendere parte a picchetti e manifestazioni. Mi risparmierei gli insulti e il rischio di essere preso a pugni da compagni ed amici. Il Ministero della Propaganda non fa che strombazzare che oguno ha il suo ruolo per far giungere il Paese alla vittoria. Su di me però si sbagliano. Non è per la Patria che lo faccio. È per la mia famiglia. Se io non continuassi a stare al mio posto e ricevere il mio salario non avremmo di che mangiare. Dicono che se la protesta fermerà la produzione ancora per un pò, dall'alto saranno costretti a darci ascolto. E cosa succederà se invece che contro il nemico, l'esercito usasse i suoi fucili contro di noi? È un rischio che non posso correre. Così chino la schiena e riprendo a lavorare.
Al Coordinamento del Sistema Detentivo
Ministero Giustizia - Ci troviamo di fronte ad un difficile problema. Le fila del nostro esercito si assottigliano sempre di più, mentre le carceri sono più affollate che mai. Nuovi fucili a retrocarica, cannoni dalla canna rigata, bombe a mano; le armi sono sempre più avanzate e mietono sempre più vittime. La quasi totalità delle risorse del paese vengono dilapidate per le spese di guerra e mancano operai che lavorino nelle industrie o contadini che coltivino i campi. Questo genera povertà e fame, rendendo le persone disperate e aumentando il numero dei crimini. Quale migliore soluzione allora, che non far arruolare i detenuti? Possono scegliere: o la galera o il campo di battaglia. Ma possiamo davvero fidarci di loro? E di quelli che sono discendenti da immigrati di Kragenreich? Perchè non dovrebbero tradirci per tornare fra le braccia del paese d'origine? Questa idea potrebbe sia aiutare la nostra vittoria sia rivoltarcisi contro e portarci di un altro passo verso la sconfitta
Studente Pacifista
Chiossa (di Vallechiara) - Il funzionamento del corpo umano mi ha sempre affascinato. E' una macchina perfetta in cui l'armonioso interagire di tutte le sue parti dà salute e vitalità. Non solo. E' ciò che permette alla nostra anima di muoversi ed interagire con il vasto mondo. Ci sono alcuni che credono che la nostra carne sia una prigione, che il nostro spirito sia stato intrappolato in esso dalla Divina Provvidenza per metterci alla prova, quando non per punirci. Io credo invece che esso sia un grande dono. Un regalo che io intendo preservare e curare. Per questo studio medicina. E temo. Provo una grande angoscia al pensiero che possa giungere anche per me la chiamata alle armi. Sarò costretto a togliere la vita invece che preservarla. Volessero i Santi che questo tormento possa essermi risparmiato! Per non pensare a questa spada di Damocle che pende sopra il mio capo, ho chiesto al medico del paese di poter dare una mano nella sua clinica. Forse, posso fare un po' di bene prima di essere costretto a diventare un assassino… perchè loro sono nostri fratelli, e hanno diritto alla vita tanto quanto noi: non sta a me togliergliela.
Intendente Anticorruzione per Organi Ministeriali
Ministero Giustizia - La Guerra che stiamo conducendo non si combatte solamente al fronte. Un altro conflitto si dipana, molto più subdolo e pericoloso, nel tessuto stesso della nostra grande Nazione. Con il tempo abbiamo accolto con generosità, nella nostra famiglia, individui di ogni provenienza, donandogli anche posizioni di rilievo e potere. Ma ora… Possiamo davvero fidarci di loro? Il Nemico ci studia in silenzio e si prepara a colpire, lì sui lontani campi di battaglia, ma essi non sono l'unico terreno dello scontro. Non si può forse dire lo stesso di ogni municipio, caserma ed ogni palazzo di giustizia del nostro Sacro Suolo? La mia non è paranoia. Ne sono certo. E lo dimostrerò.
Le abili mani della Lavanderia
Selye - Nel mio cesto della biancheria sporca, finiscono i vestiti di tutto il villaggio. Che siano stati fuori all'aperto dei campi, lordi d'erba e di fango o che siano stati all'interno delle fabbriche, sozzi di sudore ed olio, non ha importanza, alla fine vengono tutti da me. Ognuno da mondare, da riportare all'antico splendore. Tutti nello stesso cesto. Non ha importanza la ricchezza, la religione o l'etnia… Non siamo anche noi, forse, così? Tutti siamo umani. Tutti sbagliamo, tutti compiamo errori che ci portano a macchiarci. Ed alla fine, tutti finiremo nello stesso cesto, pronti per essere nettati e rimessi a nuovo. Hanno davvero importanza le divisioni od i sospetti?
Rappresentante della Corte Suprema
Ministero Giustizia - Ratti. Questo sono, i Krag. Sentite che suono greve? Kragenreich... mi si arrota la lingua nel pronunciare questa orribile parola. Si pavoneggiano di essere i detentori degli ideali della Cavalleria, quando in realtà il loro nome stesso li denuncia per quello che sono: dei sudici sorci. E poi… che religione è la loro? I Numi Stellari o qualcosa del genere… credono che negli astri risiedano gli spiriti dei morti e che essi possano influenzare le loro vite. Che montagna di assurdità. Per fortuna esiste la Legge. Essa pone il limite fra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. E la Legge migliore del mondo è quella di Ausonia ovviamente. Dobbiamo vincere questo conflitto per portare la Giustizia anche nelle corrotte terre del nemico. Mi prodigherò affinché gli editti emanati dal Consiglio dei Ministri trovino immediata e precisa applicazione: non trascurerò cavillo, dettaglio o nota a piè pagina pur di far sì che questa… infestazione di ratti termini. Se sarà il caso, sono pronto ad usare l'esercito affinché le nostre decisioni vengano fatte rispettare con pugno di ferro!
La Vigile Guardia
Mele - Ausonia è la mia casa. Vallechiara è il mio angolo di mondo. Forse non sarà perfetto, ma è tutto ciò che ho sempre pensato si avvicini alla felicità. Siamo un piccolo paese in cui tutti si conoscono e in cui tutti ci aiutiamo gli uni con gli altri. Tutto qui è semplice e diretto. L'anima può respirare, sentirsi libera, amata e protetta. Ed è questo il mio compito. Questa terra mi ha dato tanto, e io voglio restituire altrettanto indietro! Come membro della gendarmeria mi occupo di trovare ed eliminare tutti i pericoli che possano turbare la tranquillità della mia amata cittadina. Spesso i miei compaesani passano da me per avvisarmi di come fra di noi potrebbero aggirarsi spie e sabotatori, ma ogni volta mi premuro di ricordargli come tutti siamo uguali davanti alla legge: se ci sono prove concrete, che me le presentino! Il mio lavoro di braccio armato delle istituzioni è molto apprezzato da tutti, e nessuno dei miei parenti si è opposto quando mi sono preso il ruolo di Capofamiglia dei Mele. Una posizione quanto mai delicata, soprattutto in questo periodo cosparso con queste voci e frasi malevoli sussurrate a mezza bocca contro di noi…
Confidente della Famiglia Reale
Ministero Economia - L'informazione è potere. I segreti possono creare, o distruggere, una Nazione. Le orecchie dei Reali si protendono verso di me, sempre pronti ad ascoltare i miei consigli. Le loro labbra si aprono, ed io accolgo nel mio cuore tutto ciò che dicono, rinchiudendo ciò che mi confidano in uno scrigno che non sarà mai più riaperto. Le mie mani si muovono, mentre vergo sulla carta distorte parole. E le mie dita? Tremano in tutto questo, o si mostrano salde nel loro compito?
La Saggezza della Zappa
Chiossa (di Vallechiara) - Chi sa far crescere una pianta ha nelle mani tutto l’oro del mondo e nel cuore conserva la conoscenza della vita e dei suoi cicli. Il lavoro nei campi spacca i muscoli e corrode le ossa, ma, nonostante ciò, non lo cambierei con nessun altro. Non c’è saggezza che possa superare la mia che si è plasmata ammirando i movimenti del Sole e della Luna e come, sotto il loro influsso, un piccolo germoglio possa divenire un albero prodigo di frutti. La terra, i semi e il raccolto sono gli insegnanti che mi hanno svelato i segreti di questo mondo, e non perdo occasione per elargirli con amore a tutta la mia famiglia. Non mi manca niente, ad eccezione di nuove braccia abili e forti che sappiano darmi un valido aiuto, soprattutto ora che la mia schiena si incurva sotto il peso dei miei anni.
Autorità della Tesoreria e della Prospera Crescita
Ministero Economia - Poso gli occhiali. Non desidero mettere nuovamente a fuoco quelle cifre. Silenziose, mi osservano di rimando dal foglio. Lo piego, anzi lo nascondo sotto ad un altro tomo. La situazione delle casse statali è... Manco quasi di parole per descriverle. Nulla mi ha preparato per questo. Non la mia prestigiosa educazione, non i libri contabili dell'ultimo secolo. Così ancora studio, esamino le carte in cerca di risposte. Ma esse sono silenti. Le circostanze sembrano straordinarie. Ma non lo sono davvero. La sicurezza è nel conosciuto, in ciò che è già stato osservato e compreso. Devo solo dedicarmici con maggiori energie. La Salvezza del Regno lo esige.
Le Mani Inesperte della Fucina
Mele - Eh sì, va bene, certo. Ridi pure, sì, prenditi gioco di me! Ma stai attento, perché è un gioco che si può fare in due. Sei fortunato, sai, che io rida, invece di lanciarti contro un tizzone ardente! Sì, certo, quel chiodo non è venuto proprio dritto. Le chiedo scusa, o Sua Grande Signoria, ma nessuno ha pagato a quest'umile artigiano la scuola! E se qualcosa ho imparato, lo deve unicamente a me, alla mia tenacia. Al mio desiderio di avanzare, di innovare, di adattarmi. Mi ha fatto arrivare fin qua e chissà dove mi porterà ora! E va bene, d'accordo, la smetto di blaterare, e ti sistemo questo dannato chiodo. Stai solo attento uscendo a non battere la testa!
La Tutela per i Diritti dei Lavoratori
Ministero Economia - Il lavoro è il motore del benessere della nazione. Si dice che esso nobiliti l'uomo e non c'è niente di più vero. Lo stato è una macchina perfetta, che funziona solo se tutte le sue componenti girano all'unisono come ingranaggi ben oliati ed efficienti, e cosa sono i lavoratori se non i più piccoli di quegli ingranaggi? Pure senza di loro tutto si fermerebbe. Abbiamo lottato duramente per i diritti dei contadini e degli operai di questo paese, portando benessere e produttività. Ma ora, ora che il nemico è là, appena oltre i confini, e minaccia la nostra esistenza, è mio dovere ricordare a tutti che è il momento del sacrificio, e che niente è più importante del futuro di Ausonia, dovessimo anche rinunciare temporaneamente a quello che abbiamo così faticosamente conquistato nel corso degli anni.
L'Irremovibile della Fabbrica
De Angeli - Interessarsi oggi della dignità del lavoro significa porsi in una prospettiva reale, come reale è la persona del lavoratore, non semplice «strumento», ma soggetto morale di condotta, inserito in una trama di relazioni sociali, familiari, professionali, civili e religiose, che ne indicano anche responsabilità, impegni e diritti, oltre che doveri. Un giusto impiego è il primo requisito della dignità, e chi ce lo vuole togliere commette peccato di fronte ai Santi! Non ha forse lo Stato il dovere morale di garantire un equo salario a tutti? I governanti non sono forse lì perché mettano mano ai provvedimenti necessari a garantire a tutti la giusta retribuzione e la stabilità? Questo è sempre stato il mio credo: il lavoro è un dono della Santa Provvidenza e solo gli empi possono negarlo. Pure, gli scioperi sono stati puniti severamente e molte persone licenziate. E' la sconfitta quella che ora pesa sul mio capo? No, no, devo scrollarmi di dosso questa tristezza e continuare nella lotta. Procedere innanzi nella mia guerra per tutti i lavoratori di questo paese. Questo conflitto si combatte non solo sui campi di battaglia, ma anche e soprattutto nelle officine e nelle catene di montaggio. O vogliamo forse che loro, gli Altri, ci rubino, oltre alla terra, anche il posto nelle fabbriche?
Corrispondente con Banche e Grandi Investitori
Ministero Economia - Per poter esistere, una Nazione grande come la nostra necessita che la sua linfa vitale, il denaro, venga ben amministrata. Non sono ammessi gli sprechi: ogni singolo soldo sperperato è un'onta verso il nostro Dovere. E solo le menti illuminate sono in grado di poter gestire con accortezza questo flusso. I grandi istituti bancari che io rappresento devono sopportare in questo momento, un peso che non ha precedenti: le richieste di finanziamento sono sempre più esose, ed al contempo i depositi diventano sempre più effimeri. Il popolo non comprende le logiche e le condizioni con cui amministriamo la sua moneta, ma dopotutto, non è suo compito farlo, ma solo accettarle.
L'Edile sagace
De Angeli - “Aiutati che i Santi ti aiutano!” con queste parole mio padre era solito rispondermi ogni volta che chiedevo qualcosa, che fosse un tozzo di pane o un bicchiere d’acqua. Seguendo quel consiglio oggi la mia vita non ha padroni, eccetto me e i Santi che in Chiesa prego frequentemente. Mi aiuto con il duro lavoro che svolgo e, essendo una persona che non sa stare con le mani in tasca, godo di un certo favore in Vallechiara. I miei concittadini mi lasciano entrare nelle loro case con estrema fiducia quando c’è da fissare uno scaffale al muro o da sistemare le tegole del tetto. Quando sono in buona mi offrono anche un bicchiere di vino prima di pagarmi. Certo, i soldi non sono mai molti e per far fronte alle difficoltà seguo il consiglio di mio padre defunto: mi aiuto! Anche con azioni non propriamente lecite, sperando che la Santa Provvidenza non mi giudichi troppo male per quello che faccio.
Responsabile del Commercio Estero
Ministero Economia - La diplomazia è un'arte sottile, in grado di costruire imperi se ben gestita, ma di affossare nazioni se lasciata nelle mani sbagliate. È in questa abilità che io splendo: quella di unire i popoli verso interessi comuni: il denaro smuove le masse, e gli scambi economici tra le genti e i loro paesi sono un tassello fondamentale per la sopravvivenza dei regni. Nessuno deve toccare il commercio, da ambedue le parti: in questo momento di crisi, chi vende e chi compra devono essere più uniti che mai, super partes.
Studente Bellicista
De Angeli - La guerra è il palcoscenico su cui i Signor Nessuno diventano eroi della patria. La guerra trasforma i ragazzi in uomini e rende gli stati dominanti ancora più potenti. La guerra porterà me verso ciò che sono destinato a diventare: un'icona del coraggio, un simbolo di onore e di gloria. Dividerò queste due nazioni, per sempre. Come una lama affilata, tutti i legami tra questi due popoli verranno recisi. Per mia mano. E tutti ricorderanno il mio nome come il più grande patriota che Ausonia abbia mai avuto.
Sicurezza Alimentare e Pianificazione Agricola
Ministero Economia - Un esercito marcia sul suo stomaco. E' questa la nuda verità. Hanno un gran dire i Generali, che si riempiono la bocca di parole come Valore, Onore, Sacrificio. Ma i soldati che non mangiano sanno solo una cosa: che hanno fame. Non possono correre verso la trincea avversaria, il loro occhio non può prendere la mira e non possono infilzare i nemici se non hanno la pancia piena. E lo stesso dicasi per chi quel cibo lo deve crescere od allevare. Ed è questo che faccio io: far sì che tutti possano mettere qualcosa sotto i denti. Ma non è facile spiegare ad un militare vanaglorioso che un contadino che coltiva patate è altrettanto importante ed eroico del soldato che, grazie a quelle patate, avrà abbastanza forze per conquistare i nostri obiettivi strategici. E non solo i combattenti devono nutrirsi, ma anche gli operai delle fabbriche di armi. Tutti in questa guerra non pensano che a dare la Morte, io penso a come mantenere in vita tutti quanti noi.
L’Intransigente alla cura del bestiame
De Angeli - Scrapie. Così l'ha chiamata il dottore delle bestie. Ma noi poveracci la chiamiamo Lingua Blu. Sì perchè alle pecore gli fa venire la lingua di quel colore. Ma il vero problema è che le ammazza senza speranza. Che poi comunque non le puoi neanche mangiare, se no crepi anche tu. Cioè… prima diventi pazzo e poi muori, con la bava alla bocca. Maledetta schifosa! In poco tempo ha contagiato quasi tutto il gregge. Si sono salvati solo una decina di animali. Prima ne ricavavo abbastanza soldi per dare una mano alla famiglia, ma ora? Ancora un po' e non ci facciamo manco una forma di pecorino o un maglione per l'inverno. Qualcuno ha sbagliato. Qualcuno ha commesso un grave peccato mortale, Sissignori. Se no non si spiegherebbe perchè i Santi dovrebbero punirci con questa piaga incurabile. Quel qualcuno deve essere trovato e riportato sulla retta via. Ah, ma lo troverò, eccome se lo farò, e allora per lui o per lei saranno guai.
Pianificazione Opere Pubbliche e Sviluppo Rurale
Ministero Economia - "Servono strade, servono ponti, servono caserme…". Da qualche anno ormai le richieste di sviluppo sono orientate alle esigenze della guerra. E' inevitabile sia così. Eppure per qualche motivo, quando vengono richiesti i fondi per poter procedere, questi mancano, distribuiti ad altri ministeri. E quando questo conflitto sarà finito? Scommetto che qualcuno verrà a lamentarsi sui poveri piani quinquennali di sviluppo agricolo. Che poi non è chiaro con quali operai dovrei portare avanti questi progetti. Mi parlano di giorni-uomo, ma gli uomini dove sono? A combattere in trincea. E' giunto il tempo di fare la voce grossa: senza infrastrutture siamo destinati alla sconfitta. Ed è bene che questo lo capiscano tutti o finirà male, molto male!
L'affabile che vende la Frutta e la Verdura
Chiossa (di Vallechiara) - Esistono persone egoiste, avide, insensibili. E poi ci sono io, che dalla terra e dai suoi frutti ho imparato il significato della generosità. Io ci sono sempre per tutti, sempre disponibile: me ne sto per le mie, silenzioso ma sempre in ascolto, sempre presente. Non amo stare al centro dell'attenzione, ma amo aiutare. So di essere un punto di riferimento importante: la gente in difficoltà a chi si rivolge, alla fine, se non a me? Ma questi sono tempi duri per tutti. Non potete immaginare quanto mi duole il cuore a dover aumentare i prezzi dei miei prodotti. Ma ho anche delle responsabilità, una famiglia a cui dare da mangiare. La coperta è corta e bisogna fare delle scelte, purtroppo. Io cerco di fare il possibile ma non è mai abbastanza e questo mi fa soffrire. Un amico, ieri, mi ha fatto sentire in colpa per non avergli dato delle patate per i suoi figli. Non è giusto. Comprendo appieno il suo livore, vicino alla disperazione, e lo ripeto, tutto questo, non è giusto.
Pretendente all'ombra del Regnante
Ministero Sanità - Nelle nostre mani, quelle della Famiglia Reale, si stringe il Potere Assoluto. Eppure, a volte, mi chiedo se non siamo noi quelli che portano al collo più catene di tutti. Schiavi del nostro Lignaggio, che non può essere disatteso, schiavi della Tradizione, che non può essere violata, né essere messa in discussione. Sento nel mio petto un fuoco ardente. Di passione, ma anche di invidia… Io non penso di essere il più adatto alla guida. Io so per certo di esserlo. Ma non sono io il Primogenito e quel muro inviolabile, creato dalla mia tardiva nascita, si frappone fra me e il trono. E mi chiedo… cosa devo fare, con questo muro? Accettarlo o abbatterlo?
La Medicina senza superbia
Selye - Ci sono mattine in cui non riesco a godermi un semplice giro del paese. Tutti mi rivolgono un saluto, tutti mi offrono un caffè… Ma non sento di avere meriti particolari. Sto solamente compiendo il mio dovere. Allevio la sofferenza dove la incontro, che sia con le medicine, od anche solo con le parole. Il mio consiglio viene tenuto in considerazione, molto di più di quanto dovrebbe. Sto bene attento a non approfittarne mai. Quella che mi è capitata è stata soltanto fortuna; quella di esser nato in una famiglia che potesse permettersi di pagare i miei studi, e di aver trovato una carriera che si addicesse alle mie inclinazioni. Ora la mia unica domanda, è come ripagare questa felice sorte. E questo è tutto.
Coordinamento Produzione Farmacologica su Larga Scala
Ministero Sanità - "Il Paese ha bisogno di voi. Lascerete la conduzione dei vostri affari a qualcuno di vostra fiducia. Da adesso siete un funzionario del Ministero della Sanità". Queste sono state le parole dell'alto ufficiale mandato a casa mia per prelevarmi. Nessuna preventiva richiesta, soltanto un ordine perentorio eseguito da militari efficienti. Certo, il fatto che abbia chiesto di me il Re in persona è sicuramente un motivo di orgoglio e di riconoscimento del mio successo come dirigente d'industria, ma questa chiamata alle armi che non ammette repliche, è anche una lesione della mia libertà e questo mi fa infuriare. Nonostante la rabbia sorda che covo dentro di me sto svolgendo al meglio il mio compito, ma questo non significa che voglia continuare a farlo ancora per molto. Appoggerò chiunque abbia una idea, un metodo per porre fine a questa guerra. Non importa vincere o perdere o cosa sarà necessario fare, ho un'azienda e un impero economico da portare avanti!
L'Oste Altruista
Selye - "Che fai? Rubi dalla mia osteria?... Sì che lo stai facendo. Hai una pagnotta in mano e sei dentro la mia dispensa… Va bene, tienila. E la prossima volta chiedi invece di prendere senza permesso". Dalla sera in cui trovai quell'uomo a trafugare cibo alla mia taverna, quando arriva l'orario di chiusura ho smesso di mettere il catenaccio. Lascio la porta aperta così chi vuole può entrare e prendere ciò di cui ha bisogno. Cosa? Dite che sono troppo buono? Non credo. Solo, penso che potrei esserci io dall'altra parte e sarei ben felice che qualcuno volesse aiutarmi. Non tutti hanno le Stelle dei propri Antenati a proteggerli… No, la mia religione non mi ha mai creato problemi. E non credo che sia una questione di fede diversa. È la Guerra. Questo insensato e assurdo conflitto… è l'incertezza del domani che ci rende rabbiosi.
Rappresentante della Ricerca e Sviluppo in ambito Medico
Ministero Sanità - Un giorno, dentro ad un tempio, qualcuno si inginocchierà di fronte ad una statua con le mie sembianze. E perchè non dovrebbe ? I Santi compivano miracoli, guarendo le persone, risanandole da ferite mortali, da malattie incurabili. Ecco, io sono come loro. Solo che uso la Scienza. Ma non è forse la ricerca scientifica, essa stessa un mezzo usato dal Divino? Io sono uno strumento della Santa Providenza, potrei essere una sua stessa incarnazione. Un tempo, la mia ricerca di risposte era frenata dagli scarsi fondi a mia disposizione. Ora posso sfruttare le risorse di una intera nazione per portare avanti gli studi di decine di medici e scienziati. Essi possono darci gli strumenti per curare meglio e in modo più veloce i nostri soldati. Esattamente come fossero sotto la benedizione di un Santo, possiamo dare ai nostri militari farmaci che li rendano più forti e più resistenti, insensibili al dolore. Scienza e Fede non sono in contraddizione. Io ne sono la più pura testimonianza.
La Ruvidezza della Vendemmia
Chiossa (di Vallechiara) - La gente dice che parlo poco e che ho modi bruschi. Forse è vero. Ma con la bocca si può mentire. Per questo preferisco agire più che dare aria ai denti. E' come per la mia vigna. Se dissodi il terreno, porti l'acqua, dai il verde rame contro i parassiti, poti i rami non necessari e vendemmi quando è il tempo, ti ritrovi con bellissimi grappoli, che daranno un eccellente vino. Non sono i bei discorsi a dare le annate migliori, ma ciò che curi e cresci con attenzione. E di buoni raccolti ne abbiamo avuti, eccome. Ma la Guerra ci ha tolto tutto. Abbiamo dovuto vendere tutte le nostre bottiglie più preziose. La cantina è quasi vuota, oramai. E nessuno ha più soldi da spendere. Con quasi tutti i lavoratori al fronte, l'economia è allo sfacelo. E' così per tutti ed è così anche per noi Chiossa. Che fare dunque? Svendere anche gli ultimi pezzi pregiati per un tozzo di pane? E poi? Che succederà domani? Che cosa ci rimarrà da poter barattare se non la nostra dignità?
Responsabile Emergenze Sanitarie
Ministero Sanità - Tutto si muove frenetico, le notizie arrivano senza sosta: io sono qui, io vivo nel momento, io esisto nell’attimo corrente. Passato e futuro? Hanno poca rilevanza. Adesso, ciò che conta, è mettere un piede dopo l’altro, venire a capo di un problema alla volta. Non ha senso perdersi nei “se” e nei “ma”. Ho un lavoro da compiere: risolvere tutto, in fretta e senza errori. La mia nemesi sarebbe il dubitare delle mie capacità: fortunatamente, ho risolto questo problema molti anni fa. Sono l'uomo giusto, al posto giusto, nel momento giusto.
L’Artista Perfezionista
Calligrafo - Dipingo lentamente nella solitudine delle mie stanze: pennellata dopo pennellata, aggiungo strati di colore a una tela incompleta, inutile. Come se uno stupido quadro fosse davvero in grado di esprimere a fondo ciò che vorrei che il mondo sapesse. Ciò che non riesco a dire, ciò che gli altri non riescono a percepire. Mi fa male tutto, di questi tempi: da quando altri hanno la priorità nella ricezione di cure e medicine e per i dottori la mia malattia congenita è passata in secondo piano. Io ti sento, o mia prigione di carne… mi stai avvisando che il tuo limite si avvicina. Fisso la mia opera dolorante. Ti prego, resisti ancora un po’, corpo mio. Cosa rimarrà di me, dopo di me? Fino a che non avrò una risposta, resisti, ti supplico…
Controllo del Tenore di Vita, Salute e Igiene
Ministero Sanità - Una goccia di speranza in un oceano di fame, miseria e dolore. Questo è quello che faccio. Il mio compito al Ministero della Salute dovrebbe essere quello di studiare come migliorare la qualità e il tenore di vita dei cittadini della nazione, soprattutto di quelli più indigenti. Ma è uno sforzo immane ed inutile. La Guerra. La Guerra è un mostro, un colosso enorme con una bocca gigantesca ed un appetito insaziabile che divora tutte le risorse del paese, tanto che non ne restano più per nient'altro. Ogni giorno che i Santi mandano in terra mi sveglio e so che sarà un'altra battaglia persa, una sconfitta annunciata, vani sforzi di porre rimedio ad una situazione che non ha soluzioni, né vie d'uscita. Forse qualcuno con più talento e coraggio di me potrebbe opporsi a questo ignobile stato delle cose. Ma purtroppo io non ho questa forza, non sono che un mediocre destinato a guardare il suo lavoro andare in pezzi.
Il Carisma del Sacerdozio
Calligrafo - Ho udito la Santa Provvidenza chiamarmi quando ero molto giovane. Sono entrato nella Casa dei Santi Marzeno e Morsiano di Vallechiara quando ero un ragazzo, come novizio e ora ne sono il Sacerdote, ovvero: la Voce dei Santi. E sono le loro parole quelle che escono dalla mia bocca quando parlo ai fedeli, non le mie. Sono loro che mi ispirano le arringhe infuocate con le quali mi scaglio contro questa inutile strage che è la guerra. Tutto in questo assurdo conflitto è contro gli insegnamenti del Cantico delle Buone Azioni. Fratello contro fratello, sangue che chiama altro sangue. Più di una volta sono stato ripreso dai miei superiori. Perfino sua Eminenza il Dito del Nord Ovest mi ha fatto andare fino al suo palazzo "Dobbiamo confortare e pregare, benedire ed assolvere, non immischiarci negli affari del mondo", così mi ha detto. Eppure, come molti anni fa, io sento la Santa Provvidenza fare il mio nome e dirmi "Non smettere di predicare la Verità: essa salverà il mondo".
Responsabile Unità Medica Militare
Ministero Sanità - “Se riesco qui, posso farmi un nome”. Continuo a ripeterlo senza sosta, nella mia mente: lo sussurro a denti stretti, ogni volta che qualcosa va storto, imprecando con un sorriso. Se riesco qui, se riesco qui… non esistono se, maledizione! Esiste solo un quando: quando riuscirò in questo compito, si parlerà solo di me! Il problema è che la situazione al fronte è alquanto disperata, e serve molto più personale medico di quanto ne abbiamo a disposizione. Se solo riuscissi a convincerli tutti… anzi, quando riuscirò a convincerli tutti, il nostro problema sarà solo uno sfocato ricordo nel passato. E io mi farò un nome.
Superstite Realista
Chiossa (di Vallechiara) - Ci si abitua a tutto. Anche a vestirsi con una mano sola. Ma non a cucire, quello no. Quello non mi riesce. E dire che, una volta… rammendare, imbastire, rattoppare e orlare erano la mia vita. La mia sartoria era la migliore del paese. Ora non mi resta che piangere quei giorni felici. I medici hanno fatto un ottimo lavoro, ma purtroppo il colpo di cannone è bastato per maciullare le mie carni e dilaniarmi il braccio. I suoi nervi, le sue ossa e i suoi muscoli sono tenuti insieme con lo sputo. Ormai è come non averlo. Qualche tempo fa mi è stato detto che la fornitura di farmaci che tengono a bada le mie sofferenze potrebbe essere interrotta. La riabilitazione è solo un sogno, purtroppo. Al contrario dei più, però, io ho già smesso di sperare da tempo; in un mondo di incubi, l’unica certezza è che i sogni non possono esistere. E io ormai li ho persi tutti con quella palla di cannone.
Responsabile Impianti Ospedalieri Nazionali
Ministero Sanità - Quando ero ragazzo il figlio di uno dei nostri fattori divenne il mio migliore amico. I miei genitori non erano così contenti, ma mi volevano bene ed ero un bambino viziato. Poi ci fu quell'epidemia. Io venni curato dai migliori dottori, con le migliori medicine e me la cavai. Ma non il mio compagno di giochi. Niente luminari della scienza o farmaci costosi per lui. Fu così che dal giorno della sua morte ho sempre desiderato lavorare al Ministero della Sanità. Per assicurare a tutti di poter essere adeguatamente curati. Ma la Guerra si sta prendendo tutto. Medici e medicinali vengono spediti al fronte, il denaro per nuove sale operatorie viene speso in armi, in molte strutture mancano letti e lenzuola. Di questo passo sarò costretto a far chiudere molti ospedali. Devo trovare un modo affinché questo non succeda. Eppure la coperta è corta. Se ottengo fondi per i nosocomi civili, ce ne saranno meno per curare i feriti sul campo di battaglia. Oh Benedetti Santi, che fare dunque? Che fare?
L'Altruista del Forno
Chiossa (di Vallechiara) - "Non di solo pane vive l'uomo, ma senza pane non si può vivere" così insegna il Cantico delle Buone Azioni. L'anima agisce attraverso il corpo e se questo è consumato dalla fame, come può essa esprimere bontà? Forse parlo così per via del mio mestiere, poiché sono un fornaio. Ma durante questa Guerra ho visto persone azzuffarsi per una patata, altri abbassarsi al più umiliante servilismo per una pagnotta e genitori vendere i propri figli per una scodella di zuppa. Per questo dò parte dei miei guadagni ai più poveri e ho donato molte delle scorte di cibo di noi Chiossa a chi ne aveva più bisogno. Il tutto all'insaputa della mia famiglia. Non so come potrebbero reagire se lo venissero a sapere. E no, non ho mai chiesto niente in cambio. "Le buone azioni vengono sempre ripagate" così recita un altro passo della sacra scrittura. Ed io spero tanto che sia vero. Perché molto presto potrei essere io ad averne bisogno. Sarà vero ciò che dice il Santo? Una parte di me non vede l'ora di scoprirlo.
Genitore di chi siede al Trono Reale
Ministero Propaganda - Pezzo dopo pezzo, sacrifico parti di me. Giorno dopo giorno, tutto ciò che faccio è per il bene di Ausonia. Non importa quanti favori dovrò promettere, quante carte false dovrò fare. Questa nazione è tutto ciò che conta. Il popolo guarda a noi della famiglia reale con occhi pieni di speranza, e sta a noi rispettare le sue aspettative. Non lascerò che qualche mela marcia rovini l'intero regno: ogni anima sotto il nostro imperio necessita un attento deliberare riguardo alla sicurezza del suo futuro, e chi se ne infischia non è degno di essere alla guida del paese. Non mi interessa cosa dovrò sacrificare affinché tutto funzioni. In queste infide stanze del potere, in cui si decide il destino del paese, l'unica cosa che conta è che tutto segua la mia visione illuminata.
L'Egoista della Macelleria
De Angeli - A quanto dicono, ho sempre avuto difficoltà a “condividere”: fin da piccoli, con i miei cugini, discutevamo sempre, a volte fino alle lacrime, su come spartirci il dolce; o su chi si meritava più monete tra quelle che ci allungava nonna dopo averla aiutata nelle faccende. Non ho mai capito perché si lamentassero così tanto quando prendevo la fetta più grande: ero quello più educato, l'angioletto modello, era ovvio che spettasse a me. Ed era anche ovvio come fossi io il nipote che aveva aiutato di più nelle pulizie, quindi più meritevole della parte più consistente della torta. E anche se passano gli anni, la loro attitudine nei miei confronti non è cambiata: viziati, pensano che io gli debba qualcosa, nonostante non abbiano mai una parola gentile da dedicarmi. Presto o tardi, però, si pentiranno delle loro azioni. Non starò qui a farmi mancare di rispetto per sempre. Un giorno di questi…
Sovrintendente alla Letteratura e Editoria
Ministero Propaganda
I Libri sono portatori di idee e la loro lettura sviluppa l'atteggiamento critico. Questi sono fattori che vanno tenuti sotto controllo. I volumi scritti dal nemico, che parlano della sua visione del mondo o che presentano punti di vista in contrapposizione con gli altissimi obiettivi della nazione, devono essere censurati, vietati, bruciati. Decidere con precisione quali, è un lavoro doveroso quanto minuzioso. Stilare una lista sarà già di per sé impegnativo, ma definire i processi per raccoglierli ed eliminarli sarà una sfida non dissimile da quelle che si affrontano sul campo di battaglia.
L'Esitante dell'Edicola
Calligrafo - Viviamo tempo incerti e non solo per la Guerra che bussa alla porta di casa. Ausonia non ha mai gridato così forte la propria propaganda, non ha mai esercitato il controllo sulle persone con tanto accanimento. Di chi ci si può davvero fidare? Basta una parola male interpretata e il tuo nome viene scritto in una lista nera. Bisogna tenere un basso profilo se non si vuole avere problemi. Questo è quello che mi ripeto ogni giorno. Eppure in qualità di edicolante, molte notizie e informazioni passano dalle mie mani. Sia quelle della propaganda di regime, sia quelle... beh ci siamo capiti. Non è una posizione facile e parlarne in famiglia scalda comunque gli animi. "Mala Tempora Currunt"!
Sovrintendente dell'Opera e delle Arti Musicali
Ministero Propaganda - Non ho bisogno di presentazioni, la mia fama mi precede. Mi chiamano il Sommo Maestro perché sono il più grande compositore del mondo: Temistocle Solera. Il Re non ha avuto dubbi quando mi ha conferito il Ministero dell'Opera e delle Arti Musicali, e io ho preso l'incarico con l'estrema serietà che mi contraddistingue. C'è chi dice che il tempo di guerra non sia terreno fecondo per la musica e invero non ha tutti i torti; tuttavia, non è forse il nostro compito più elevato quello di ispirare le genti? E non è forse questo il momento in cui più forte è la necessità per il volgo di innalzare lo spirito all'Amor di Patria? Ordunque, marciamo uniti! Insieme, mossi dalle stesse note, marciamo per Ausonia!
L'Indulgente della Bottega
Selye - Un tempo, la mia bottega era una delle più frequentate del paese. Tutti, ricchi e poveri venivano da me per commissionarmi qualche lavoro. ma ora il mio negozio è deserto. La gente dice che sono un eretico perché non seguo il credo dei Santi, ma quello dei Numi Stellari. Ma il problema non è la mia fede, ma il fatto che essa sia le religione ufficiale del nemico, l'Impero di Kragenreich, il luogo d'origine della mia famiglia. Ad ogni modo sono convinto che sia soltanto un problema passeggero. E' la guerra il vero avversario e l'origine di ogni male. Ed essa in realtà, pur nella sua tragicità, può essere qualcosa che unisce, più che dividere. Essa, nel suo dispensare morti, dolore e fame, accomuna tutte e due le parti in lotta. La sofferenza è la medesima sia da questa parte del fronte che dall'altra. E quando i nostri popoli si renderanno conto di questo, smetteranno di odiarsi. Per questo guardo al futuro con il sorriso e sprono i miei parenti a fare altrettanto. Come Capofamiglia non posso lasciarmi andare al pessimismo e alla disperazione. Devo essere un esempio positivo per tutti. In attesa che tempi migliori sorgano su Vallechiara e su tutti noi.
Sovrintendente del Cinema e delle Arti Figurative
Ministero Propaganda - "La cinematografia è l'arma più forte!" ho fatto scrivere sul muro della Città del Cinema, nella Capitale. E io, come appartenente al Movimento Futurista, più di chiunque altro ho compreso il potenziale di questa nuova forma di arte. Essa diventerà lo strumento nuovo ed efficacissimo per divulgare la grandezza della nostra nazione. Certo, ci proveranno anche gli altri, ma noi siamo un passo avanti e non ci lasceremo raggiungere dal nemico. Abbiamo i mezzi, abbiamo la determinazione e abbiamo il talento per rendere la nostra propaganda inarrestabile. E lo faremo!
La passione della Fotografia
Calligrafo - Riguardo le foto che ho sviluppato e non posso che soffermarmi su di loro. Su quei sorrisi abbozzati, su quei baffi curati, su quegli occhi che mi guardano attraverso la macchina. Ho inquadrato coppie di sposi, famiglie, soldati. Sono tutti lì, in fila uno dopo l'altro, come in attesa di un destino. Qualcuno pensa che io ritragga persone ma la verità è che il mio soggetto è la vita. Quella vera, in tutti i suoi momenti, unici e preziosi. Quando loro non ci saranno più, chi potrà dire se siano esistiti davvero? Ecco perché li fotografo, perché voglio essere il testimone di tutte le loro autentiche storie.
Intendente della Scolarizzazione e delle Lingue
Ministero Propaganda - La verità? Non mi occupo di letteratura né di istruzione e quando parlo di questi argomenti lo faccio con l'arroganza dell'ignoranza che non ha bisogno di nascondersi. Sono una persona di potere e come tale mi hanno dato una poltrona da occupare. Le mie soluzioni sono sempre dirette, decise e spesso inattuabili ma, francamente, me ne infischio. La forma è sostanza e l'importante è che io appaia preciso, credibile ed autorevole. L'editoria scolastica mi ha reso una figura imprenditoriale ricca e di successo e non vedo perché non dovrei continuare a fare soldi anche in questa difficile fase della vita di Ausonia. Libro e Moschetto, Patriota Perfetto!
L'Orefice con la testa tra le nuvole
Selye - "L'ordine è il piacere dell'intelletto; ma il disordine è la delizia dell'immaginazione" Questa l'ho letta, un volta, in un libro. Mi piace pensare a questa cosa dell'artista geniale che vive nella confusione, con la testa tra le nuvole, ma la verità è che io non sono un genio e i gioielli che produco sono certamente belli ed apprezzabili, ma nulla di veramente fuori dal comune. E cosa rimane quindi? Beh rimango io! Una persona normale con tante idee e pensieri, spesso distratto. Ho perso il conto (l'ho mai tenuto?) di pietre preziose, anelli, utensili, persi o dimenticati in giro. E' una cosa talmente risaputa che tutti mi prendono in giro per questo. Bonariamente eh, e poi, suvvia, è la verità. Ma lo è davvero? Perché a me pare un po' strano che le cose mi spariscano così. Se fossi un persona superstiziosa crederei quasi nei folletti che fanno i dispetti.
Autorità per la Curia Diocesana Amministrativa
Ministero Propaganda - La Santa Provvidenza è Patria, la Santa Provvidenza è Fede. Occorre avere Timore dei Santi, e il nostro compito è ricordarlo sempre. Guai a chi perde la via, a chi è convinto di credere, ma in realtà percorre sentieri lontani dalle buone azioni. Il Santo dei Santi è misericordioso e perdona chi riconosce i suoi sbagli e ritorna sulla giusta strada, come le pecorelle smarrite che tornano all'ovile. Per le altre non c'è speranza. Guai ai lupi travestiti da agnelli e a chi, con diabolica protervia, insiste nell'errore. Noi, quali massime Guide Spirituali della Nazione, abbiamo il dovere di proteggere il nostro gregge e la nostra civiltà dall'annientamento interno, impedendo che le empie mani del nemico ghermiscano le nostre menti e i nostri cuori. La nostra responsabilità è grande, verso il Divino, verso Ausonia, e verso le Famiglie che sono sotto la nostra cura. La Chiesa è il nostro strumento e noi siamo la sua mente. Il fallimento non è ammesso, perché i Santi ci guidano e il Diavolo è sempre destinato alla sconfitta.
Studente Conformista
Calligrafo - Amo la scuola, i suoi ritmi, le sue pause effettuate sempre alla medesima ora. Il susseguirsi quasi sacro delle lezioni, con gli insegnanti come sacerdoti del sapere. Fra tutte le materie quella che prediligo maggiormente è la letteratura. Essa ci tramanda il pensiero, i turbamenti, le gioie e le angosce di tanti altri che hanno vissuto prima di noi, facendoceli sentire così vicini… in un ciclo immutabile, un lascito che crea una cultura solida, che continua nel tempo. Adoro come nulla cambi nelle istituzioni scolastiche: ogni anno gli stessi riti, le stesse dinamiche, gli stessi volti di sempre. Ma è da questa stabilità che un giorno è nato il mio maggior turbamento. Quando avrò terminato i miei studi tutto questo cambierà. Non ci saranno più aule da frequentare, corsi a cui attendere, nessun docente di cui seguire le lezioni, da cui assorbire precetti e comportamenti, non più nulla di nulla. Questo mi scatena una grande angoscia. Cosa farò dopo? E.... la guerra? Non abbandonerei mai il mio paese e le mie abitudini ma pare che chiameranno nuove leve per il fronte… e se mi precettano, che potrei mai fare se non obbedire?
Promozione di Uguaglianza e Libertà Religiosa
Ministero Propaganda - Il Pensiero, la linfa che rende l’essere umano unico e irripetibile, deve essere esercitato per raggiungere la libertà e la felicità. Tuttavia, esistono le guerre, che del Pensiero fanno un orpello non necessario. Trasformano uomini e donne in animali feroci, pronti a scannarsi per la posizione migliore lungo un fiume per abbeverarsi, e li rende incapaci di trovare una mediazione in cui tutti possano trovare un vantaggio e distendere ogni conflitto. Anche se io non prego i Santi, riconosco che soltanto la spiritualità, di qualunque natura essa possa essere, quando sprona alla fratellanza e all' equità, potrebbe essere in grado di salvarci tutti. La Fede in qualcosa di più grande, è ciò che ci accomuna ai nostri avversari. Serve un baluardo che ponga un limite all’efferatezza delle armi, che impedisca che idoli e Dei del popolo nemico vengano dichiarati eretici ed abbattuti. E quel baluardo sarò io!
L’Affascinante che recapita la posta
De Angeli - Fino a poco tempo fa il mio lavoro sapeva farmi divertire. Le persone che ricevevano dalle mie mani lettere, cartoline o pacchi avvolti nella carta, ricambiavano con sorrisi di contentezza o con sguardi di felice sorpresa. Oggi, invece, chi apre la porta al mio arrivo lo fa con diffidenza o addirittura con paura. Come biasimarli. Le missive che recapito portano spesso cattive notizie, soprattutto sul conflitto in corso. Quel maledetto Impero di Kragenreich ci sta erodendo, come i venti fanno con le vette delle montagne. Che vada al diavolo con tutto il suo popolo! Anche qui a Vallechiara abitano uomini e donne dal sangue straniero, che venerano strani idoli diversi dai nostri. Che vadano all'Inferno anche loro. Sono pronto a bruciarli tutti, pur di far finire questa guerra e salvarmi la pellaccia!