Presentazione
Ministero Propaganda
In un'epoca in cui la fiamma del patriottismo rischia di essere soffocata dal vento gelido della guerra protratta, il Ministero della Propaganda emerge con voce indefettibile, a rianimare lo spirito di una nazione affaticata.
Con l'avanzare dell'offensiva di Primavera, il Ministero si trova di fronte a una sfida monumentale: smascherare gli oppositori che, con le loro voci disfattiste, minano dall'interno la coesione e la determinazione del popolo; e infondere determinazione nel cuore di ogni cittadino, ricordando loro la nobiltà del sacrificio e l'importanza del loro contributo, sia esso sul campo di battaglia o nel silenzioso lavoro quotidiano.
La guerra non si combatte solo con le armi, ma anche con le parole, con le immagini, con i simboli che possono accendere il fuoco dell'ardore. Attraverso strategie comunicative incisive, campagne motivazionali e un'incessante opera di "verità" il Ministero della Propaganda dovrà contribuire ad una narrazione il cui fine ultimo dovrà essere di riscrivere la storia presente per assicurare un futuro glorioso.
De Angeli
Mio caro amico, lungi da me essere una malalingua… ma segui il mio consiglio, non fidarti dei De Angeli! A mio parere non la raccontano giusta: tutti casa e chiesa, pii e devoti, ma sotto sotto qualcosa non torna. Sospettosi e diffidenti, sembrano sempre pensare il peggio di chiunque incontrino, quasi siano convinti che il mondo complotti contro di loro.
Non importa che si discuta di religione, politica, o sia una banale chiacchiera da bar, puoi star certo che un De Angeli si intrometterà sempre per condividere le sue opinioni non richieste: squadrandoti dall'alto verso il basso ti rammeterà delle tue lacune e mancanze, ricordandoti quanto sia migliore il suo punto di vista rispetto al tuo.
Nemmeno questo brutto periodo che stanno passando sembra aver smorzato la loro tracotanza: dopo che alcuni di loro sono stati licenziati dalla fabbrica per aver organizzato delle proteste, pare che la famiglia stia avendo qualche difficoltà a portare il cibo in tavola per tutti i membri. Che sia la verità o meno, questo non sembra impedirgli di cercare di insegnare agli altri quale sia il miglior modo per vivere.
Chi ne subisce più spesso i sermoni sono coloro i quali “scelgono di non credere nella religione giusta”: come ci si può fidare di loro se queste sono le decisioni che prendono per la loro anima?
Dai retta a me, caro amico: davanti a loro fingiti devoto e riga dritto, e… se non vuoi sentirti i loro sguardi addosso, evita di sgarrare.