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Responsabile della Difesa / L'Ex Militare Instabile - Danza Macabra

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Responsabile della Difesa / L'Ex Militare Instabile - Danza Macabra

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Motto: <p><em>Se fossi una cosa sarei una montagna: inamovibile! / I pensieri corrono veloci tutti insieme. Fatico a starci dietro!</em></p>

Presentazione

Responsabile della Difesa

Ministero Guerra - Della mia infanzia ricordo in particolare le ore passate a giocare con i miei soldatini di legno. Rammento come li disponevo sulla scacchiera, precisi ed ordinati e come li muovevo, in fila, con passo regolare, al suono dei tamburi. Senza disciplina non si può avere un esercito. C'è chi potrebbe pensare che uniformi pulite e marce regolari non abbiano importanza… Folli! E' così che deve essere un soldato. Una piccola marionetta, un preciso ingranaggio, che si muove esattamente quando gli viene ordinato. Solo così è possibile organizzare una difesa adeguata! Solo così i piani geniali possono venire realizzati. Solo così potremo, infine, vincere questa Guerra.

L'Ex Militare Instabile

Chiossa (di Vallechiara) - Non ho memoria del mio ritorno a Vallechiara. Ho nella testa immagini di incontri con persone che conoscevo e di case che avevo già visto, poi mi è caduta addosso una grande stanchezza. Ho sognato un grande orologio a cucù. Solo che l'uccellino ero io. Quando mi svegliai, tutta la famiglia mi saltava intorno. Vedevo le loro bocche muoversi, ma le parole si perdevano nel suono di centinaia di orologi che mi trillavano in testa. Uscii. E' strano camminare senza doversi preoccupare dei cecchini o dei colpi di cannone. Ho ripreso a costruire e riparare orologi. Ma quando guardo delle lancette muoversi mi sembrano due piccole falci, come quelle della Morte. Ogni secondo che passa una condanna. Vivo, eppure non provo nulla. Niente più gioia, niente più sorrisi, niente più speranza. Non dopo ciò che ho visto, non dopo quello che ho fatto. Eppure, dal comando, vogliono che qualcuno prenda il mio posto. Un altro Chiossa. Che brutta cosa essere vigliacchi…

Ministero Guerra

L'offensiva di Primavera è ormai alle porte e il regno, con le sue menti più acute, è chiamato a prendere le decisioni più audaci per conquistare la grandezza che il paese merita.

In quest'ora di grave necessità, il Ministero della Guerra si confronta con una sfida senza precedenti: la scarsità dei giovani pronti a rispondere alla chiamata, a unirsi alle fila di coloro che con coraggio difendono la nostra terra. Il bisogno di nuove leve, di animi ardenti e corpi vigorosi, mai è stato così impellente.

Non sarà semplice trovare le soluzioni che potranno fare la differenza tra la vittoria e la disfatta: ogni editto promulgato avrà certamente ripercussioni gravi sugli abitanti di Ausonia, ma non vi saranno passi indietro. La guerra è guerra e l'ora delle decisioni irrevocabili è ormai giunta!

Chiossa (di Vallechiara)

Vuoi sapere dei Chiossa di Vallechiara ? Beh allora dovrai pagarmi un altro bicchiere di rosso. Sì perché mi serve coraggio per raccontarti ciò che vuoi sentire. 
L ho visto sai? Il figlio più grande. E’ arrivato ciondolando. La divisa logora, con chiazze vermiglio scuro e stivali incrostati di fango. Aveva intorno un’aura di gelo nero. Quando è arrivato a casa, si è disteso sul letto, senza nemmeno spogliarsi
Qualche giorno fa è tornato il cugino. Un colpo di cannone gli ha maciullato le carni. I medici, siano ringraziati i Santi, sono riusciti a ricucirlo, ma non tornerà mai quello di prima. I suoi nervi, le sue ossa e le sue carni, sono tenute insieme con lo sputo. La notte grida.
E si… servirebbero medici e medicine per entrambi. Ma la Guerra ha preteso il suo prezzo e i dottori e i medicamenti non bastano per tutti. Il Ministero della Sanità ha sancito che vi siano casi più difficili, cittadini più meritevoli, dei due sventurati Chiossa. 
E così, quella povera famiglia, che campa sulle braccia dei propri membri, si ritrova con due bocche in più da sfamare, incapaci di lavorare e che rischiano di far affogare tutti. 
Come se non bastasse, è arrivata un’altra cartolina precetto. Presto un altro maschio adulto dovrà andare al fronte. Come sopravviverà chi resterà a casa? Come potranno mettere insieme il pranzo con la cena? …. Come? Come faccio a saperlo? Perché su quella cartolina c’è il mio nome. Passami altro vino.


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