L'offensiva di Primavera è ormai alle porte e il regno, con le sue menti più acute, è chiamato a prendere le decisioni più audaci per conquistare la grandezza che il paese merita.
In quest'ora di grave necessità, il Ministero della Guerra si confronta con una sfida senza precedenti: la scarsità dei giovani pronti a rispondere alla chiamata, a unirsi alle fila di coloro che con coraggio difendono la nostra terra. Il bisogno di nuove leve, di animi ardenti e corpi vigorosi, mai è stato così impellente.
Non sarà semplice trovare le soluzioni che potranno fare la differenza tra la vittoria e la disfatta: ogni editto promulgato avrà certamente ripercussioni gravi sugli abitanti di Ausonia, ma non vi saranno passi indietro. La guerra è guerra e l'ora delle decisioni irrevocabili è ormai giunta!
Characters
Presentazione: Regnante
Ministero Guerra - Sulle mie spalle ricade la responsabilità di guidare la Nazione. Ma sento un peso infinitamente più grande, che mi viene ricordato in ogni istante dagli sguardi di disapprovazione di chi mi sta intorno. Nessuna parola viene mai pronunciata e forse il silenzio è il giudice più severo. Il silenzio dei busti dei miei antenati, ognuno un grande conquistatore della sua epoca, monito di ciò che ci si aspetta io diventi ed io inizio a dubitare se mai lo diventerò.
Mendicante in solitaria
Selye - Il fuoco di un camino, non è caldo come il sole del mattino. Sento il vento sulla mia pelle e sul mio corpo il chiarore delle stelle. Non ricordo l’ultima volta che ho dormito in una casa, né quando io abbia avuto un vero pasto. Gli sguardi dei passanti mi evitano, cercando di ignorare la mia esistenza. E io mi glorio di questo. La strada è mia, e solo mia. Ovunque io vada, ogni passo che decido di percorrere, è una scelta solamente mia.
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Ministero Guerra
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Selye
Presentazione: Somma Autorità della Strategia
Ministero Guerra - Punto il dito sulla mappa. Dai rilievi militari apprendo che lì sorge una collina. Dai calcoli strategici comprendo che si tratta di un'ottima posizione per una batteria d'artiglieria. Dalle linee colorate constato che quel posto appartiene al nemico. Non so nient’altro. Non ho bisogno di sapere altro. Sono a miglia di distanza da quella collina e basterebbe un mio ordine per muovere lì una compagnia di fanteria pronta a morire. Per il Regno. Per me. Ogni cosa proietta un’ombra, e quella di una vittoria si genera dal sacrificio necessario. E quel “necessario” lo decido io, ponendo sul piatto della bilancia le vite dei soldati, che come mie monete pagano quel che serve spendere. Ecco cosa possono fare queste mie mani. Non è solo morte. Basterebbe un solo mio ordine e come un pittore tingerei quel punto sulla mappa dei nostri colori, mentre la collina si arrossa di sangue. Credo esista un motivo se le quattro lettere che formano il cuore della parola “stratega” siano le stesse che servono per scrivere “arte”. Non è solo morte.
Guardaboschi perspicace
Mele - Chissà se i miei concittadini si sono accorti di come, negli anni, sia cambiato il profilo delle montagne intorno al villaggio. L’ho modificato io con il mio lavoro. Se da una parte abbatto alcuni alberi per Vallechiara, dall’altra ne faccio nascere altrettanti. Fino a ieri ho fatto legna. Oggi invece osservo accuratamente i monti per decidere quale sarà il luogo migliore per l’altra metà della mia opera. Lì feconderò il grembo della terra con la vita e con l’augurio che molti tronchi possano crescere forti per un futuro migliore. Sarà una collina esposta a sud-est, vicina ad un corso d'acqua. Deve essere battuta dai venti che temprano i fusti e i rami. Saranno conifere. Eccolo lì il punto giusto. La strada per arrivarci è lunga e faticosa. Anche se forse non vivrò abbastanza per vedere le alte cime della foresta che pianterò, non sento il peso del mio duro lavoro. Ne gioverà chi verrà dopo. E tanto mi basta. Il mondo in cui viviamo ha bisogno di persone come me, quelle che hanno a cuore ciò che lasciano ai posteri, pur non conoscendoli.
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Ministero Guerra
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Mele
Presentazione: Corrispondente per Politica Estera e Diplomazia
Ministero Guerra - “Se davanti a te ci fosse un bivio: da una parte l’opportunità di porre fine alla guerra con un accordo col nemico ma al costo di un umiliante compromesso per il tuo popolo, e dall’altra la difesa della dignità ma al costo del proseguo del conflitto e la continuazione di fame, dolore e morte, quale strada prenderesti?” Questa è la domanda che mi assilla la sera, prima di addormentarmi, con la speranza di trovare una valida risposta nei sogni. La mattina al risveglio non trovo nessun nuovo responso convincente nella mia testa, bensì un monito. O forse un rimprovero. “La diplomazia, la sottile arte della negoziazione, quando usata da menti sagge, non porterebbe mai una trattativa a quel terrificante bivio. Si fermerebbe prima. Quando non è troppo tardi”. Com’è strana la coscienza quando la si ascolta. Sa essere convincente.
Commerciante socievole
Mele - Chi non ama scambiare qualche parola con me mentre si stringono affari con le merci che maneggio? Nessuno. E sapete perché? Perché io sono il crocicchio dei pettegolezzi, lo scrigno in cui i miei clienti ripongono i loro piccoli segreti e, se sono fortunati, in cambio ne ricevono uno nuovo e succulento su qualche concittadino di Vallechiara. Quando capita di chiacchierare in questi termini, la mia bocca sta ben attenta a non proferire confessioni sul mio conto. I miei affari non sono oggetto di questo divertente e sotterraneo mercimonio. Tuttavia, ultimamente i miei affezionati acquirenti mi rivolgono fugaci sguardi e si fermano solo per il tempo necessario alle loro compere. Sarà l’influsso dei plumbei cieli di guerra che ricoprono tutta Vallechiara, oppure sarà altro: tra le vie del paese qualcuno potrebbe aver iniziato a far girare qualche storia torbida su di me. Non sarebbe un problema se non avessi nulla da nascondere ma.... così non è. Anche io ho i miei segreti.
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Mele
Presentazione: Intendente del Reclutamento Forze Armate
Ministero Guerra - Quando leggo una nuova lista di coscrizione, o sono le mie stesse mani a redigere quell'elenco di persone chiamate a presentarsi per ingrossare le fila del nostro esercito, pongo l'attenzione su ogni singolo nome. Tra di loro potrebbe esserci un amico, un lontano parente o addirittura un perduto amore. E già capitato, e ogni volta non ci ho dormito la notte. "Sono dei poveracci, non serve struggersi per loro!" provano a confortarmi i miei colleghi, ma con scarso successo. Io provengo dalle terre in cui quelle misere persone vivono. Ecco perché le conosco e non riesco a rimanere indifferente alla loro sorte.
L’Avventurosa Penna
Calligrafo - Io non appartengo a Vallechiara, ma al mondo intero, poiché di questa nostra Terra e delle sue genti, io scrivo i racconti. I miei viaggi sono le mie muse ispiratrici. Le lande che visito si trasformano nelle ambientazioni delle epopee che scivolano fuori dalla mia penna. I volti che incontro in ogni dove diventano i personaggi perfetti per affrontare le avventure delle mie pagine. Questo è quello che sono e che in futuro vorrei sempre essere. Ma la realtà sa distruggere con prepotenza i progetti di una vita. La guerra, quella vera e concreta, ha richiamato la mia presenza a Vallechiara perché lì vi sono le mie radici: lì vivono i miei parenti e i miei amici. Perchè lì, tutto ora è in pericolo. Non so bene perché io sia qui, ma prima che le armi infettino questo piccolo angolo di cielo, vorrei riuscire a portare un barlume di speranza.
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Ministero Guerra
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Calligrafo
Presentazione: Responsabile Operazioni Forze Speciali
Ministero Guerra - Non chiedetemi di cosa mi occupo. Vi sono molti ingegni che si possono applicare con successo all'arte militare: capacità organizzative, logistiche, di carisma e di comando. Io non le possiedo, né le ho mai desiderate. No, le mie capacità non sono fatte per essere dimostrate. Né per essere spiegate. Fidatevi di me, Gran Signori. Abbiate fiducia nel vostro umile servo. Datemi a disposizione le risorse che vi chiedo, e conseguirò per voi gli obiettivi a cui anelate. Vi chiedo solo una cosa. Non chiedetemi, mai, come io li abbia ottenuti.
Le Mani ribelli della Tipografia
Calligrafo - Volete sapere di cosa mi occupo? Forse non dovrei dirlo, dovrebbe essere un segreto… Ma suvvia, siete abbastanza intelligenti per capirlo! Il mio lavoro, dopotutto, è cancellarli i segreti… E come si fa? Niente di più semplice: una spruzzata di inchiostro, una passata di carta fresca di stampa, ed ecco che la macchia nera viene rimossa! Certo, non a tutti piace essere puliti; all'odore della trasparenza e della verità, c'è chi ama gli inganni e le bugie. Proprio loro sono i miei compagni di gioco preferiti! Eh sì… non sono proprio la persona giusta a cui affidare qualche confessione… Ma confidatevi, e non abbiate pena: tanto, in un modo o nell'altro lo verrò a sapere comunque e presto lo sapranno tutti!
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Calligrafo
Presentazione: Responsabile della Difesa
Ministero Guerra - Della mia infanzia ricordo in particolare le ore passate a giocare con i miei soldatini di legno. Rammento come li disponevo sulla scacchiera, precisi ed ordinati e come li muovevo, in fila, con passo regolare, al suono dei tamburi. Senza disciplina non si può avere un esercito. C'è chi potrebbe pensare che uniformi pulite e marce regolari non abbiano importanza… Folli! E' così che deve essere un soldato. Una piccola marionetta, un preciso ingranaggio, che si muove esattamente quando gli viene ordinato. Solo così è possibile organizzare una difesa adeguata! Solo così i piani geniali possono venire realizzati. Solo così potremo, infine, vincere questa Guerra.
L'Ex Militare Instabile
Chiossa (di Vallechiara) - Non ho memoria del mio ritorno a Vallechiara. Ho nella testa immagini di incontri con persone che conoscevo e di case che avevo già visto, poi mi è caduta addosso una grande stanchezza. Ho sognato un grande orologio a cucù. Solo che l'uccellino ero io. Quando mi svegliai, tutta la famiglia mi saltava intorno. Vedevo le loro bocche muoversi, ma le parole si perdevano nel suono di centinaia di orologi che mi trillavano in testa. Uscii. E' strano camminare senza doversi preoccupare dei cecchini o dei colpi di cannone. Ho ripreso a costruire e riparare orologi. Ma quando guardo delle lancette muoversi mi sembrano due piccole falci, come quelle della Morte. Ogni secondo che passa una condanna. Vivo, eppure non provo nulla. Niente più gioia, niente più sorrisi, niente più speranza. Non dopo ciò che ho visto, non dopo quello che ho fatto. Eppure, dal comando, vogliono che qualcuno prenda il mio posto. Un altro Chiossa. Che brutta cosa essere vigliacchi…
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Chiossa (di Vallechiara)
Presentazione: Rappresentante per l'Apparato di Innovazione Bellica
Ministero Guerra - Nell'entrare a Corte, sento un brivido elettrizzante che mi corre le vene. Oggi è il gran giorno! Finalmente la mia creazione potrà venire presentata, ed io mi nutrirò degli sguardi attoniti dei presenti, come un colibrì che si nutre di nettare. Non vedo l'ora, di poter declamare a gran voce il nome della mia geniale invenzione: "Tioetere del cloroetano". Nessuno ne capirà il significato, questo è certo... Ma comprenderanno la sua potenza. La sua capacità di porre fine ad ogni Guerra. Questo la capiranno, oh sì. E finalmente, potrò avere da loro il riconoscimento che sento di meritare. Finalmente, potrò sentirmi degno.
L'Umile della Fabbrica
Mele - Oggi comincia un altro giorno! Sento un'energia vibrante che mi passa nelle carni. Nel passare per il centro, mi assicuro di parlare e di salutare chiunque incontro. E mi basta uno sguardo per capire dove c'è bisogno della mia opera. Mi basta una battuta, un sorriso, e riesco a cambiare la giornata di chi ne ha bisogno. Certo, quando c'è da lavorare sulle macchine ci metto un pò più degli altri. C'è chi dice che rallento la catena di montaggio, che ci metto più del consueto a capire le cose. Lo dicono per ferirmi, ma io li capisco. E cerco di aiutarli comunque, come posso.
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Ministero Guerra
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Mele