"Prima ci avete imposto la creazione di una struttura segreta paramilitare, ora volete impedirci di capire cosa è successo all'aereo, Mi sembra sia un po' troppo per qualsiasi stato che voglia dirsi sovrano!"
"Signorə Ministrə, lei dimentica che all'interno di un'Alleanza ci sono delle regole da rispettare, soprattutto quando il nemico incombe."
"E la nostra libertà, chi pensa a noi come Nazione libera?"
Parlava spesso di libertà, ə Ministrə Formica, e ləi sapeva bene come si viveva quando se ne era privi, visto che aveva combattuto nella Resistenza. E forse proprio per questo sotto sotto pensava che beh, quello che anche ləi aveva contribuito a realizzare non era uno Stato pienamente democratico. Come può esservi democrazia senza trasparenza, senza la piena realizzazione della propria sovranità nazionale? Come Ministrə della Difesa era ben consapevole dei venti di guerra, dello spauracchio di un nuovo conflitto mondiale, del rischio di diventare un satellite dell'Unione Sovietica. Ma, se pur tutto questo era vivo e reale, quando si finisce di essere cittadini e si diventa sudditi? Era un nuovo colonialismo il prezzo da pagare?
Appartengono a questo gruppo ministri, alti dirigenti, diplomatici stranieri a vario titolo coinvolti nel governo o nella rappresentanza dei rispettivi paesi. Sono quelli che dettano le regole, essendo chiamati a decisioni destinate ad influire non solo nella vita del loro singolo Paese, ma altresì nel più vasto contesto internazionale.
In un panorama di delicatissimi e precari equilibri tra i singoli stati, le determinazioni assunte a livello politico e diplomatico possono avere conseguenze inimmaginabili e, molto spesso, irreparabili, per cui ogni decisione dovrà essere assunta con la massima responsabilità.
E tu, avrai il coraggio delle tue decisioni? O ti lascerai trascinare dalla brama di potere?