"Signor Ministro, vista la delicatezza della questione, le ho sottoposto in via preventiva la bozza dell’articolo che manderò in stampa stanotte. Il titolo sarà: Il DC9 è esploso in volo per cedimento strutturale."
"Ben fatto, De Munari, un giornale che si rispetti non deve lasciare spazio alle speculazioni di chi rema contro il nostro Paese e l’Alleanza Atlantica."
Voleva una vita tranquilla, De Munari, e sapeva come ottenerla: dapprima frequentando le buone scuole, quelle che ti insegnano i valori necessari per vivere in democrazia e votando il partito che governa da decenni, quello che ti apre le porte giuste, proprio come si erano sempre raccomandati i suoi genitori. Voleva un lavoro senza scossoni, sempre dalla parte della ragione, De Munari, quando accettò di lavorare per l’organo di stampa ufficiale del governo. Voleva narrare del solito incidente aereo, quella sera del 27 giugno, quando la traccia del DC9 è sparita dai radar. Ma con quella traccia, forse per la prima volta, se ne erano andate per sempre anche molte sue certezze.
Appartengono a questo gruppo tutti coloro che a vario titolo hanno il compito di raccogliere, elaborare e diffondere le notizie relative ai fatti di politica, economia, cronaca che si verificheranno. Alcuni lavorano per testate più o meno politicamente schierate, mentre altri sono portavoce di determinati specifici gruppi o addetti agli uffici stampa di determinati eventi, altri ancora sono dei cani sciolti che non appartengono a nessuno specifico schieramento.
Essere un membro della stampa comporta una particolare responsabilità: quella di fare da filtro tra i fatti, la loro interpretazione e l’opinione pubblica, influenzandone le future decisioni. Si tratta di un enorme potere che va usato con grande consapevolezza.
E tu, sarai in grado di gestirlo?