Titolo: Membro della Famiglia Carbonara, settore recupero conti non pagati
Pronome: he/lui/egli
Informazioni pubbliche: Vent’anni sono passati da quel giorno. Vent’anni di peregrinazioni per quasi tutti i tredici Commonwealth, dalle pianure del Kansas e Nebraska, alle Smoky Mountains del Commonwealth sud-orientale, tra i cajun del Commonwealth del Golfo o fino ai longhorns mutati del Commonwealth del Texas, ovunque tendendo imboscate agli Schiavisti, colpendone a piccoli gruppi, seguendo pazientemente le loro tracce. Nel tempo il gruppo si è via via ridotto, alcuni sono caduti in combattimento, altri per le radiazioni, molte volte il gruppo si è diviso per seguire le varie scissioni anche all’interno degli schiavisti, perdendo le rispettive tracce, fino a che, cinque anni fa, anche Strozzapreti e la sua socia e sergente del gruppo, si separarono nel Commonwealth del nord, in Dakota per seguire le rispettive piste e da allora ha sempre girovagato in solitaria.
Fino ai giorni nostri, dove tracce sempre meno numerose portano nel grande stato dell’Oregon, mentre, da una località ben precisa, risuona forte il richiamo dei Carbonara.
Ad Arroyo scorre potente la Carbonara.
P.S.: non è che i nostri “eroi” abbiano vagato per vent’anni solamente combattendo e inseguendo: a volte bisognava provare il ginseng degli Appalachi del North Carolina, vuoi non rimettere in funzione il Diner del Red Rocket in Kansas, e che dire delle bistecche di fiorentina dei longhorns mutati del Texas? Per non parlare della Jambalaya della Luisiana e intanto che sei in California, vuoi non farti un bel giro in surf, cavalcando onde gigantesche e sparando ai Mirelurk che cercano di prenderti? Ma questa è un’altra storia....
Motto: Sei quello che mangi, mangia la Carbonara per essere il meglio di te
Strozzapreti Carbonara nasce e vive in un quartiere italoamericano di Boston, abbastanza a ridosso a Diamond City per sentirsi al sicuro ma non abbastanza vicino per non dover combattere ogni giorno per la propria sopravvivenza. Insieme ad un gruppetto di amici, parecchi di origine italo americana, crescono secondo lo stile di vita tipico di ogni ragazzo e ragazza di Boston del 2230 circa: scappare dai Predoni di soppiatto, tirare sassi ai ghouls, giocare a football e baseball nelle strade diroccate di Boston, il tutto nutriti dalle gargantuesche porzioni della famiglia Carbonara che li fa crescere come dei ragazzoni sani e forti. E, come in ogni buona famiglia del luogo, una volta cresciuti abbastanza, vennero tutti, nello stesso giorno, mandati fuori di casa, con una vecchia arma arrugginita, un paio di ricambi e qualche porzione Carbonara a conquistarsi il proprio posto nel mondo e a togliere una bocca da sfamare di troppo in casa. Ma i nostri non si perdono d’animo, viaggiano a caso nei dintorni, vivono qualche avventura di troppo e, prima che l’ultima impresa li trasformi in crash test dummies per Super Mutanti, vengono salvati da un gruppo di Minuteman che li salva e gli accoglie nei propri ranghi. Inizia una nuova vita, dove i nostri amici girano il vecchio Massachusetts in lungo e in largo a combattere Predoni e Super Mutanti, ad aiutare insediamenti in difficoltà e a far sventolare la bandiera dei Minutemen ovunque contro l’ingiustizia. Ma girare troppo non fa per i nostri, la nostalgia per Boston scorre potente e così, dopo aver racimolato un bel gruzzoletto di tappi, approntato un bel arsenale personale decidono di darsi alla ristorazione: dopo aver “rilevato” da un gruppo di Super Mutanti la stazione di servizio Red Rocket di Big John's Salvage, aver riattivato l’officina, trasformano il Diner in una trattoria secondo i dettami della Nonna Carbonara, tra i quali quello che, secondo la frase di accoglienza:” Nani, veh……ti vedo un po’ sciupato”, non devi mai alzarti da tavola con la fame. Ben presto la fama della trattoria, e le sue ricette, fanno il giro di tutta Boston, Minutemen e i vicini Atomcats ne fanno un proprio punto abituale di ritrovo e, addirittura, anche alcuni gruppi di Mercenari Gunner e Super Mutanti vengono conquistati dalle ricette e dalla bontà della trattoria Carbonara. Le cose vanno per il meglio, il gruppo di amici riesce anche a costituire una squadretta di football americano, i Boston Patriots, e il relativo gruppo di cheerleaders, con cui si sfidano ad improbabili partite con le squadre locali degli Atom Cats e di Diamond City, utilizzando pure come rinforzi alcuni Super Mutanti fedeli avventori della trattoria, per poi finire con colossali grigliate e fiumi di birra.
Purtroppo, la felicità non può stare troppo di casa nel Commonwealth: un tragico giorno, uno strano gruppo di uomini si presentò a Big John, erano torvi e sospettosi, armati fino ai denti e avevano grandi mazzi di collari per schiavi; l’ospite è sacro finché paga il conto decise Jhon Burrow, leader della trattoria, quarteback della squadra e il bello del gruppo e decise di accoglierli. Quando Strozzapreti e altri fecero ritorno da una spedizione di approvvigionamento, scoprirono, con orrore, che il “giuramento” era stato infranto, ed era stato “piantato il chiodo” da parte degli schiavisti. Letteralmente. Sulla fronte di Burrow, della sua storica fidanzata e di tutti gli avventori locali, compresi Atom Cats e Super Mutanti. “Pagare, questo era il Patto. Ma quando pagare non si può più, allora rimane solo la vendetta”. E fu così che i dieci superstiti, ripresi armi ed equipaggiamento da Minuteman, si misero sulle tracce degli schiavisti, con il solo scopo di sterminarli tutti.
Vent’anni sono passati da quel giorno. Vent’anni di peregrinazioni per quasi tutti i tredici Commonwealth, dalle pianure del Kansas e Nebraska, alle Smoky Mountains del Commonwealth sud-orientale, tra i cajun del Commonwealth del Golfo o fino ai longhorns mutati del Commonwealth del Texas, ovunque tendendo imboscate agli Schiavisti, colpendone a piccoli gruppi, seguendo pazientemente le loro tracce. Nel tempo il gruppo si è via via ridotto, alcuni sono caduti in combattimento, altri per le radiazioni, molte volte il gruppo si è diviso per seguire le varie scissioni anche all’interno degli schiavisti, perdendo le rispettive tracce, fino a che, cinque anni fa, anche Strozzapreti e la sua socia, Catherine McCormack, la vice delle cheerleaders e sergente del gruppo, si separarono nel Commonwealth del nord, in Dakota per seguire le rispettive piste e da allora ha sempre girovagato in solitaria.
Fino ai giorni nostri, dove tracce sempre meno numerose portano nel grande stato dell’Oregon, mentre, da una località ben precisa, risuona forte il richiamo dei Carbonara.
Ad Arroyo scorre potente la Carbonara.
P.S.: non è che i nostri “eroi” abbiano vagato per vent’anni solamente combattendo e inseguendo: a volte bisognava provare il ginseng degli Appalachi del North Carolina, vuoi non rimettere in funzione il Diner del Red Rocket in Kansas, e che dire delle bistecche di fiorentina dei longhorns mutati del Texas? Per non parlare della Jambalaya della Luisiana e intanto che sei in California, vuoi non farti un bel giro in surf, cavalcando onde gigantesche e sparando ai Mirelurk che cercano di prenderti? Ma questa è un’altra storia……
Nel cuore della devastazione, i Settler di Arroyo incarnano la resilienza dell'umanità. Fondati sui principi della cooperazione e della memoria collettiva, questi sopravvissuti non sono solo un gruppo, ma un faro di speranza. Discendenti degli schiavi fuggiti e persone arrivatti succesivamente, i Settler portano avanti una missione cruciale: costruire un futuro radicato nel passato, ma proiettato verso la rinascita.
Vivono in armonia con la natura rigenerata, mescolando conoscenze antiche e tecnologie rudimentali. Gli artigiani lavorano con cura ogni pezzo di metallo recuperato, mentre gli anziani tramandano storie che guidano i più giovani. Ma il mondo è crudele: bande di razziatori, la minaccia delle creature e delle terre avvelenate sono sfide quotidiane. I Settler non si arrendono. Uniti, lottano per proteggere ciò che hanno costruito e per dimostrare che, anche nel Wasteland, la comunità e la speranza possono prosperare.
Se ti unisci a loro, troverai un popolo che considera la tua storia tanto importante quanto il futuro che insieme costruirete. Arroyo ti aspetta, dove ogni scelta modella non solo il presente, ma il domani di un’umanità sopravvissuta al giorno più buio.