C'è stato un tempo in cui Calliope era fiamma viva, una ragazza sorridente, energica, di quelle che facevi fatica a starle dietro. Amava l'arte e la poesia, leggeva un sacco di libri, sembrava pronta a cambiare il mondo a colpi di idee. Il pragmatismo dei Marlowe aveva alimentato quella fiamma di un bel po' di senso pratico e sana spigliatezza. Una militante perfetta, non fosse venuta su in gonnella sarebbe potuta partire per il Fronte come Araldo. Ma Calliope non è mai stata per la guerra, ha sempre preferito un accorato confronto al confilitto. E, ahilei, questo le è costato: Itaca è riuscita a spegnerla senza che se ne rendesse neppure conto.
Oggi non ha più lo sguardo curioso, ma un'espressione annoiata, rassegnata, disinteressata a tutto ciò che la circonda. C'è chi dice che non abbia retto il colpo quando la famiglia è caduta in disgrazia, altri credono che il matrimonio con Ermete
Ermete - L'Aquila RealeFactions: I Propilei, FoxTeaser: Al mondo nascono due tipi di persone: i dritti e i fessi. E i Fox, che avevano sempre sfornato fior fior di dritti, non si sono tirati indietro da questo imperativo cosmico, anche mentre Ulisse sottra (...) l'abbia privata di tutto l'entusiasmo che aveva e le abbia cancellato la fiducia nel futuro, la voglia di immergersi in se stessa. Perfino la capacità di amare.
E dire che Orfeo
Orfeo - Il Nibbio BrunoFactions: I Propilei, FoxTeaser: Come parla bene, Orfeo Fox. Come riesce a convincerle lui, le persone, nessuno. Gli basta cogliere il momento, lo spunto giusto ed ecco che ti cattura nel suo fiume di argomentazioni che ti porteranno (...) e Pablo
Pablo - Il Falco PellegrinoFactions: I Propilei, FoxTeaser: In ogni angolo di Itaca, tra le tende del mercato e i salotti dabbene, non mancava mai qualcuno che sospirasse al pensiero di avere un figlio come Pablo Fox.Non solo l’orgoglio della propria casata, n (...) forse vorrebbero una madre più presente, che non lasciasse solo ad Ermete il dovere di educarli. E le conseguenze del disinteresse della madre sono sotto gli occhi di tutti: Pablo si sta trasformando nella copia sputata del padre, pronto a indossare il manto di capofamiglia Fox tra non molti anni. Orfeo è un'anima tormentata, l'animo afflitto da chissà quale musa che non lo ricambia. Che pessima madre Calliope, l'ombra di ciò che dovrebbe essere una donna: una dote ormai esaurita, così come sono le sue forze, il suo volto irriggidito dalla stanchezza.
Eppure le braci dome hanno sempre qualche scintilla pronta a farsi fiamma, se vi soffia un vento abbastanza forte, e questo vento pare sia arrivato. A causarlo è il dolore del figlio poeta? Un senso di ingiustizia che le è lentamente cresciuto dentro? O forse è solo la storia tessuta tra le vesti del Simposio ad aver finalmente fatto breccia? La si vede passeggiare più spesso, Calliope, fare domande, scribacchiare frammenti di carmi su fogli sparsi. E del resto è proprio vero che le fiamme, quando attecchiscano, abbiano la tendenza a crescere da sé, come un diaspro indomito.
Quando impugni la pistola
fallo con il cuore e non con il braccio:
lo sguardo di tua madre sarà su di te.
Quando spari
fallo col coraggio e non con la mano:
lo sguardo di tuo padre sarà su di te.
Quando uccidi
fallo con onore e non con il piombo:
lo sguardo degli Dei sarà su di te.
- Il Salmo dell'Eroe
C'era un tempo in cui l'onore contava più della vittoria.
Itaca era un posto migliore prima dell'usurpazione dei Grant, una città piccola, ma forte e salda. Quando la Vecchia Guardia guidava questa comunità, si poteva respirare un vivere più puro.
Sai come come li chiamano quelli della Vecchia Guardia? Propilei. Come i custodi del cancello del tempio. Sai cosa ti dico? Mai nome fu più azzeccato.
Anche se scalzati dai loro seggi, seppur ridotti in povertà, loro sono ancora oggi i custodi della tradizione, quella tradizione che ha permesso alle Poleis del passato di diventare grandi.
Dicono che quando erano loro al governo, questo paese cadeva in rovina e si viveva nella povertà. Non credere a tutto quello che ti dicono: Itaca non è mai stata ricca quanto Atene o Tebe. Eppure abbiamo sempre avuto i frutti della nostra terra, pochi ma nostri.
Cos'hanno portato i Grant con la loro Acropoli? Hanno riempito la città di quei farbutti degli O'Donnel-Ripley, una scalcinata banda di mercenari stranieri, i figli di quella schiera che partì con Ulisse per la Guerra di Secessione. Per onorevole ospitalità, dicono, ma questa roba puzza solo di opportunismo bello e buono. E per cosa poi? Per vincere una guerra lontana, una guerra che ha portato via i nostri padri per non vederli più tornare?
I Propilei hanno sempre seguito la via dei nostri padri e dei loro padri prima di loro, la fede negli Dei e il nostro orgoglio ellenico. Cosa c'è di sbagliato in questo?
I Grant hanno usurpato il comando di Itaca con le subdole parole di Laerte prima e di suo figlio Ulisse poi. Ma ti dico: è di gran lunga preferibile colui che si scontra cento volte con Laerte nell'Agorà e perde dignitosamente piuttosto che il vigliacco che fugge davanti a una disfatta.
C'era un tempo in cui l'onore contava più della vittoria.
Ricorda il Salmo.
Quel tempo è ancora.
Motto: "Siamo marmo, non polvere"
Volete che vi parli dei Marlowe? Beh, una volta a Itaca il nome Marlowe significava qualcosa.
Per generazioni avevano tenuto i conti di Itaca, firmato trattati, concesso prestiti a imprese che avevano costruito ponti, strade, sogni. Senza di loro, Itaca non avrebbe avuto né un’economia né un futuro. Tutti lo sapevano. Tutti lo ricordano. Il marmo di Itaca, così erano soprannominati.
Poi arrivò la Guerra di Secessione e le monete smisero di pesare più del piombo. Il declino dei Marlowe fu lento, ma inarrestabile. Gli affari si fecero più incerti, i crediti molto più difficili da riscuotere. E quando il denaro iniziò a scarseggiare, gli amici si dileguarono come polvere al vento. Itaca, la città che avevano nutrito con la loro ricchezza, li ripagò con ingratitudine e derisione. Li chiamarono stolti, irresponsabili, incapaci di gestire ciò che avevano ereditato, meritevoli di essere caduti così in basso. Ma che colpa avevano i Marlowe, se avevano scelto di investire nella loro terra anziché fuggire altrove con l’oro nelle tasche?
Quando si pensava che avessero toccato il fondo, i Marlowe subirono il colpo di grazia: la loro strada incontrò quella dei Williams. Un affare che sembrava la loro salvezza si rivelò il loro disastro. Da un giorno all'altro i Marlowe si ritrovarono senza nulla in mano. Nessuno seppe dire con precisione cos'era successo, ma ciò che sapevano era che i Williams portavano sventura, e chiunque avesse avuto a che fare con loro ne sarebbe uscito in rovina.
E come se non bastasse arrivò anche il fuoco. La loro grande casa, il simbolo della loro potenza, andò in fiamme in una notte maledetta dagli Dèi. Chiunque in città ricordava il bagliore delle fiamme che illuminava il cielo, il fumo nero che si alzava come un oscuro presagio. Oggi di quella casa non rimane che il porcilaio costruito con mattoni di fortuna e una terra arida e infertile. Le voci dicono che gli ultimi a far loro visita erano stati i Williams, e dopo qualche giorno, tutto ciò che restava della loro magnificente dimora era cenere. Coincidenza? Forse. Ma i Marlowe iniziarono a non credere più alle coincidenze.
Alcuni di loro entrarono, a fatica, nell'oligarchica cerchia dei Propilei. Certo i Propilei contavano ormai meno di niente, ma fu per loro sempre una sorte migliore di quelli costretti a diventare peoni per ripagare i debiti di famiglia. Spinti dalla necessità di sopravvivere, si erano abbassati a lavorare la terra, ripagando con il sudore il prezzo della loro disfatta. Due donne Marlowe, con i denti stretti e la schiena dritta, avevano trovato posto nel Simposio di Penelope Grant, non certo per servire chi ora comandava, piuttosto per ricordare a tutti che un Marlowe si piega, ma non si spezza. Mai.
"Se ci hanno ridotti in cenere, significa che bruciavamo troppo forte". Così rispondono ai commenti sprezzanti sul loro disgraziato destino.
Dentro di loro, i Marlowe sanno di essere stati delle vittime del fato più di chiunque altro. E non avrebbero perdonato.
Un Marlowe non dimentica. E chi ha strappato loro il futuro, un giorno o l’altro, la pagherà molto cara.