Tutti a Itaca conoscono la storia di Polifemo
Polifemo - L'Ematite di SangueFactions: I Propilei, MarloweTeaser: Tutti a Itaca conoscono la storia di Polifemo, ma decisamente pochi hanno il coraggio di raccontarla, soprattutto in sua presenza.Di tutti i Marlowe, decisamente il più malvoluto dal fato. La sua casa (...), ma decisamente pochi hanno il coraggio di raccontarla, soprattutto in sua presenza.
Di tutti i Marlowe, decisamente il più malvoluto dal fato. La sua casa bruciò quando ancora era bambino, genitori e fratelli morti nell'incendio e lui, rimasto solo e sfigurato. Un occhio malandato che ancora oggi smostra il suo viso indurito dagli eventi, non certo un bel vedere. Povero in canna e senza futuro fu comunque accolto dal ramo della famiglia che ancora poteva permettersi di rimanere tra i Propilei evitandogli il destino di Peone, allevato da Alessandra/Aiace
Alessandra/Aiace - L'Occhio di TigreFactions: I Propilei, MarloweTeaser: Forse Alessandra/Aiace, L'Occhio di Tigre, ha sempre vissuto una vita in una bolla di bugie. Non ha nemmeno la sicurezza che quello che dice sia effettivamente vero. Ha mentito per troppo tempo, è all (...) e dai suoi predicamenti. E, bisogna dirlo, lui fa di tutto per rendere grazie e si prostra a fare qualsiasi tipo di lavoro, anche il più ingrato, pur di contribuire.
Una brava persona si direbbe. Una persona che, di fronte al Fato avverso, si rimbocca le maniche pur di non dargliela vinta.
Ma tu prova a raccontare questa storia davanti a lui, prova pure a chiedergli come si è ridotto l'occhio a quel modo. E allora vedrai la bestia che alberga nel suo cuore, quel desiderio di mettere il mondo a ferro e fuoco divampare dal suo sguardo marcio. A poco serviranno allora le scuse e potrai ritenerti fortunato se non ne esci sfigurato anche tu.
Una volta al saloon ci ha provato Teseo
Teseo - L'Avvoltoio RealeFactions: La Banda O'Donnel-Ripley, FoxTeaser: “Eccolo là, lo stronzo che ha spezzato il cuore di Arianna… Dei, non ci posso credere, guarda come cammina, come si atteggia! Sempre con quell’aria da ‘io so tutto, io sono l’eroe, io agisco per il be (...) a prendere per il culo il suo occhio malandato. Fu uno spettacolo agghiacciante vedere la rabbia con cui i pugni di Polifemo affondavano nel volto del giovane Fox, il suono come di grappoli d'uva spremuti per la vendemmia, una vendemmia di sangue. C'è chi dice che Teseo
Teseo - L'Avvoltoio RealeFactions: La Banda O'Donnel-Ripley, FoxTeaser: “Eccolo là, lo stronzo che ha spezzato il cuore di Arianna… Dei, non ci posso credere, guarda come cammina, come si atteggia! Sempre con quell’aria da ‘io so tutto, io sono l’eroe, io agisco per il be (...) se la sia cercata e che è allora che decise di andarsene dai Propilei, pur di evitare altri pestaggi da Polifemo. C'è anche però chi sostiene che il ragazzo non stia bene con la testa. Sicuramente sono in molti a provare una salutare paura dei suoi scatti d'ira.
Certo è una persona travagliata e certo non è un caso che lo si veda così spesso al saloon ad affogare la sua coscienza nel whiskey. L'unico vero amico, l'unico sinceramente interessato al suo benessere sembrerebbe essere Argo
Argo - La Testa di MoroFactions: I Propilei, GrantTeaser: Hai mai sentito parlare della flotta degli Argonauti? Sì, quella dei cinquanta soldati scelti che, all'inizio della Guerra di Secessione, diede manforte alle truppe di Redstone? Ecco, il buon Argo pre (...), il traditore dei Grant. Sarà che tra emarginati ci si capisce? Ma anche lui fa almeno due passi indietro ogni volta che Polifemo inizia a incollerirsi per qualsivoglia schifo di motivo.
Se fossi io stesso una delle Moire, tremerei al pensiero di doverlo incontrare prima o poi, quando giungerà il suo momento.
Perché il fato non lo ha certo amato, ma Polifemo sembra deciso a fargliela pagare fino all'ultimo respiro.
Quando impugni la pistola
fallo con il cuore e non con il braccio:
lo sguardo di tua madre sarà su di te.
Quando spari
fallo col coraggio e non con la mano:
lo sguardo di tuo padre sarà su di te.
Quando uccidi
fallo con onore e non con il piombo:
lo sguardo degli Dei sarà su di te.
- Il Salmo dell'Eroe
C'era un tempo in cui l'onore contava più della vittoria.
Itaca era un posto migliore prima dell'usurpazione dei Grant, una città piccola, ma forte e salda. Quando la Vecchia Guardia guidava questa comunità, si poteva respirare un vivere più puro.
Sai come come li chiamano quelli della Vecchia Guardia? Propilei. Come i custodi del cancello del tempio. Sai cosa ti dico? Mai nome fu più azzeccato.
Anche se scalzati dai loro seggi, seppur ridotti in povertà, loro sono ancora oggi i custodi della tradizione, quella tradizione che ha permesso alle Poleis del passato di diventare grandi.
Dicono che quando erano loro al governo, questo paese cadeva in rovina e si viveva nella povertà. Non credere a tutto quello che ti dicono: Itaca non è mai stata ricca quanto Atene o Tebe. Eppure abbiamo sempre avuto i frutti della nostra terra, pochi ma nostri.
Cos'hanno portato i Grant con la loro Acropoli? Hanno riempito la città di quei farbutti degli O'Donnel-Ripley, una scalcinata banda di mercenari stranieri, i figli di quella schiera che partì con Ulisse per la Guerra di Secessione. Per onorevole ospitalità, dicono, ma questa roba puzza solo di opportunismo bello e buono. E per cosa poi? Per vincere una guerra lontana, una guerra che ha portato via i nostri padri per non vederli più tornare?
I Propilei hanno sempre seguito la via dei nostri padri e dei loro padri prima di loro, la fede negli Dei e il nostro orgoglio ellenico. Cosa c'è di sbagliato in questo?
I Grant hanno usurpato il comando di Itaca con le subdole parole di Laerte prima e di suo figlio Ulisse poi. Ma ti dico: è di gran lunga preferibile colui che si scontra cento volte con Laerte nell'Agorà e perde dignitosamente piuttosto che il vigliacco che fugge davanti a una disfatta.
C'era un tempo in cui l'onore contava più della vittoria.
Ricorda il Salmo.
Quel tempo è ancora.
Motto: "Siamo marmo, non polvere"
Volete che vi parli dei Marlowe? Beh, una volta a Itaca il nome Marlowe significava qualcosa.
Per generazioni avevano tenuto i conti di Itaca, firmato trattati, concesso prestiti a imprese che avevano costruito ponti, strade, sogni. Senza di loro, Itaca non avrebbe avuto né un’economia né un futuro. Tutti lo sapevano. Tutti lo ricordano. Il marmo di Itaca, così erano soprannominati.
Poi arrivò la Guerra di Secessione e le monete smisero di pesare più del piombo. Il declino dei Marlowe fu lento, ma inarrestabile. Gli affari si fecero più incerti, i crediti molto più difficili da riscuotere. E quando il denaro iniziò a scarseggiare, gli amici si dileguarono come polvere al vento. Itaca, la città che avevano nutrito con la loro ricchezza, li ripagò con ingratitudine e derisione. Li chiamarono stolti, irresponsabili, incapaci di gestire ciò che avevano ereditato, meritevoli di essere caduti così in basso. Ma che colpa avevano i Marlowe, se avevano scelto di investire nella loro terra anziché fuggire altrove con l’oro nelle tasche?
Quando si pensava che avessero toccato il fondo, i Marlowe subirono il colpo di grazia: la loro strada incontrò quella dei Williams. Un affare che sembrava la loro salvezza si rivelò il loro disastro. Da un giorno all'altro i Marlowe si ritrovarono senza nulla in mano. Nessuno seppe dire con precisione cos'era successo, ma ciò che sapevano era che i Williams portavano sventura, e chiunque avesse avuto a che fare con loro ne sarebbe uscito in rovina.
E come se non bastasse arrivò anche il fuoco. La loro grande casa, il simbolo della loro potenza, andò in fiamme in una notte maledetta dagli Dèi. Chiunque in città ricordava il bagliore delle fiamme che illuminava il cielo, il fumo nero che si alzava come un oscuro presagio. Oggi di quella casa non rimane che il porcilaio costruito con mattoni di fortuna e una terra arida e infertile. Le voci dicono che gli ultimi a far loro visita erano stati i Williams, e dopo qualche giorno, tutto ciò che restava della loro magnificente dimora era cenere. Coincidenza? Forse. Ma i Marlowe iniziarono a non credere più alle coincidenze.
Alcuni di loro entrarono, a fatica, nell'oligarchica cerchia dei Propilei. Certo i Propilei contavano ormai meno di niente, ma fu per loro sempre una sorte migliore di quelli costretti a diventare peoni per ripagare i debiti di famiglia. Spinti dalla necessità di sopravvivere, si erano abbassati a lavorare la terra, ripagando con il sudore il prezzo della loro disfatta. Due donne Marlowe, con i denti stretti e la schiena dritta, avevano trovato posto nel Simposio di Penelope Grant, non certo per servire chi ora comandava, piuttosto per ricordare a tutti che un Marlowe si piega, ma non si spezza. Mai.
"Se ci hanno ridotti in cenere, significa che bruciavamo troppo forte". Così rispondono ai commenti sprezzanti sul loro disgraziato destino.
Dentro di loro, i Marlowe sanno di essere stati delle vittime del fato più di chiunque altro. E non avrebbero perdonato.
Un Marlowe non dimentica. E chi ha strappato loro il futuro, un giorno o l’altro, la pagherà molto cara.