Motto: "La ruota gira, il sentiero chiama"
Xeînoi. Gli stranieri. Gli altri. Quelli che non appartengono. È così che li chiamano a Itaca. Ah, e credimi, figliolo, non c’è veleno più sottile di una parola sputata con il sorriso. Xeînoi. Sempre con quel tono, sempre con quella distanza che non si colma mai. Perché i Perez sono qui da anni, ne hanno di storie da raccontare su Itaca, ma per i suoi paesani restano sempre e solo quello: una famiglia di estranei. Xeînoi.
Che poi "famiglia" è un parolone: "Perez" non è nemmeno il vero cognome di tutti loro, considerato che non sono imparentati, ma a un certo punto hanno deciso che lo sarebbe stato. Forse per sembrare più solidi, forse per illudersi di poter essere una cosa sola agli occhi degli altri. Eppure, quando un Perez cammina per strada, le porte si chiudono, le dita si stringono sulle borse e gli sguardi si abbassano.
Pare che abbiano girato a lungo prima di raggiungere Itaca, ormai molti anni prima, ben prima della partenza di Ulisse. Si parla di quando i Fox erano i sindaci di questo posto dimenticato dagli Dèi. Ognuno con la sua storia e i propri fantasmi, perché non tutti provengono dagli stessi ambienti. Eppure, per qualche ragione a noi misteriosa, si sono tutti uniti nel vagare alla ricerca di un posto dove mettere radici: la nostra bella Itaca, piena di ulivi secolari e antiche mura di pietra che ne hanno di storie da raccontare. Un paradiso in terra, questo credevano di aver raggiunto. E invece al loro arrivo hanno trovato l'inferno ad attenderli. Non c’erano né abbracci né parole di benvenuto, solo il disprezzo freddo dei Fox e l’ombra lunga della violenza. Non li volevano qui. Non li vogliono ancora.
Eppure sono divertenti, questi Perez. Pare che nella loro famiglia, per guadagnarsi qualche tozzo di pane in più, qualcuno di loro abbia insegnato a tutti a far vaudevilles e spettacoli itineranti. Si sono adattati. Con il sorriso stampato in faccia, con la battuta pronta, con le performance di tiro, le bevande miracolate, i canti e i giochi di prestigio. Perché se non puoi farti rispettare, puoi almeno farli ridere. Di certo una festa senza di loro è molto meno divertente. Puoi vederli alla fine del loro spettacolo mentre girano con il loro sgangherato e deformato cappello in mano per raccogliere le monete dal pubblico.
Sembra che vogliano farsi accettare a tutti i costi. Alcuni sono riusciti a entrare nell’Acropoli, altri servono fedelmente i loro padroni, ma per quanti anni debba passare un Perez a Itaca, per quanti inchini debba fare, per quanti servizi debba rendere, il marchio dello straniero non sbiadisce mai. Può un uomo essere nato qui e sentirsi comunque un ospite indesiderato? Può una donna camminare per le stesse strade ogni giorno e sentire di non appartenervi mai? I Perez conoscono bene la risposta. La vivono sulla pelle.
Non voglio dire che siano cattivi, per carità, ma ricorda bene: xeînoi erano e xeînoi rimarranno, sempre.
Characters
Titolo: Il Mangiatore di Spade
Teaser: Si alzarono risate sguaiate, grasse, cariche di disprezzo. Davvero qualcuno pensava di chiamare lo sceriffo? E cosa avrebbe mai potuto fare Egisto? Sgridarli? Minacciarli con un dito alzato? O, ancora meglio, sculacciarli come bambini troppo vivaci?
Le battute si rincorrevano, mentre qualcuno scuoteva la testa con divertimento. Egisto, un tutore della legge? Ma se era più mansueto di un cucciolo d’asino! Nessuno lo aveva mai visto sparare un colpo, nessuno poteva dire con certezza se avesse mai nemmeno impugnato una pistola con convinzione. E poi, a ben vedere, cos’era davvero Egisto? Uno straniero. Un Perez. Uno che aveva scalato la gerarchia di Itaca non per meriti suoi, ma solo perché aveva avuto la fortuna – o l’abilità – di conquistare il cuore di Egeria Marlowe. E qui le risate si fecero più rumorose, più velenose. Perché quella era la vera domanda: come diavolo aveva fatto un buono a nulla come lui a ingannare perfino una donna come Egeria
Egeria - L'Ametista d'Ombra (She/Her)Player: Vanessa - Vanessa IvesFactions: Il Simposio di Penelope, MarloweLa mente di Egeria non ha mai trovato pace. Non quando, da ragazzina, trascorreva le giornate sui libri, quando ancora i Marlowe si potevano permettere di mandare le loro figlie a scuola. Non ora che, (...)?
Si scambiarono sguardi complici, tra chi alzava il bicchiere e chi si abbandonava a una smorfia di scherno. Fatto sta che Egisto non era benvoluto da nessuno. I Marlowe lo tolleravano a stento, i Perez neppure si degnavano di rivolgergli uno sguardo. E quanto a lui… aveva la personalità di un coyote impagliato. Poteva davvero essere l’uomo giusto, nel momento giusto, se la città avesse avuto davvero bisogno di uno sceriffo capace?
La risposta la diede un altro, con un mezzo sorriso e un cenno teatrale: "Ehi, rimane pur sempre lo sceriffo! Un po’ di rispetto per il nostro caro sceriffo mangiatore di spade!"
Un’esplosione di risate, ancora più forti, ancora più sguaiate.
Qualcuno aggrottò la fronte. Mangiatore di spade? Da dove veniva quel nomignolo?
E la risposta arrivò con la leggerezza crudele di chi conosce bene la verità: perché Egisto era capace di ingoiare umiliazioni tanto affilate da uccidere un uomo. E lo faceva senza mai smettere di sorridere.
Factions:
L'Acropoli di Itaca
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Perez
Titolo: L'Infallibile Pistolero
Teaser: Quando Alcone
Alcone - L'Infallibile Pistolero (Lui)Player: Pao - Pao TigrinoFactions: L'Acropoli di Itaca, PerezQuando Alcone cammina per le strade di Itaca, lo fa con le spalle rivolte verso il basso, la folta barba coperta dalla sua bandana rossa e il cappello a tesa larga sempre chino sul viso. Se lo cala mo (...) cammina per le strade di Itaca, lo fa con le spalle rivolte verso il basso, la folta barba coperta dalla sua bandana rossa e il cappello a tesa larga sempre chino sul viso. Se lo cala molto spesso per nascondere un'orrenda cicatrice la cui storia è un mistero perfino agli stessi Perez, la sua famiglia. Cammina con fare lento e misurato, come se portasse sulle spalle l'enorme peso del mondo. Lo puoi vedere all'ombra degli ulivi di Itaca, con la sigaretta in mezzo alle labbra e lo sguardo rivolto verso i campi arati. Fuma in silenzio e, a tratti, sospira. Se ti avvicini e gli chiedi cosa gli frulla nel cervello, si alza e se ne va. Non è mai stato un uomo di troppe parole.
Alcone
Alcone - L'Infallibile Pistolero (Lui)Player: Pao - Pao TigrinoFactions: L'Acropoli di Itaca, PerezQuando Alcone cammina per le strade di Itaca, lo fa con le spalle rivolte verso il basso, la folta barba coperta dalla sua bandana rossa e il cappello a tesa larga sempre chino sul viso. Se lo cala mo (...) è considerato una figura di riferimento per i Perez: è quello che ce l'ha fatta. Lui è lo xeinos dell'Acropoli. Il pistolero dalla mira infallibile. Il salvatore dell'allora piccolo Telemaco
Telemaco - Il PalafrenoPlayer: Enrico MainettiFactions: L'Acropoli di Itaca, GrantCosa fa di un uomo un uomo?Le ombre dei padri ricadono sempre su di noi, come un peso inevitabile e ponderoso e pochi sono coloro che riescono a emergerne vittoriosi. E l'ombra di un uomo come il Gene (...) . Accadde poco meno di un ventennio fa, quando il piccolo Grant volle imitare le gesta del padre andando a caccia di un cinghiale, da solo nel bosco. Tutti ad Itaca si ricordano ancora di quel giorno: Alcone che stava fumando nel bosco, sente le urla del piccolo, corre come un pazzo tra alberi e rovi. E poi uno sparo! Un solo colpo, con la sua Colt. Un tonfo di quelli talmente forti che ha fatto volare via una dozzina di uccelli starnazzanti. Tutti ancora ricordano Alcone
Alcone - L'Infallibile Pistolero (Lui)Player: Pao - Pao TigrinoFactions: L'Acropoli di Itaca, PerezQuando Alcone cammina per le strade di Itaca, lo fa con le spalle rivolte verso il basso, la folta barba coperta dalla sua bandana rossa e il cappello a tesa larga sempre chino sul viso. Se lo cala mo (...) ritornare alle porte di Itaca con quei movimenti lenti e misurati, il cappello calato sul viso e il pastrano sporco di sangue non suo. E il piccolo Telemaco
Telemaco - Il PalafrenoPlayer: Enrico MainettiFactions: L'Acropoli di Itaca, GrantCosa fa di un uomo un uomo?Le ombre dei padri ricadono sempre su di noi, come un peso inevitabile e ponderoso e pochi sono coloro che riescono a emergerne vittoriosi. E l'ombra di un uomo come il Gene (...) in braccio, aggrappato al suo collo, che piangeva impaurito. E che stava bene.
Da allora Alcone
Alcone - L'Infallibile Pistolero (Lui)Player: Pao - Pao TigrinoFactions: L'Acropoli di Itaca, PerezQuando Alcone cammina per le strade di Itaca, lo fa con le spalle rivolte verso il basso, la folta barba coperta dalla sua bandana rossa e il cappello a tesa larga sempre chino sul viso. Se lo cala mo (...) entrò nella vita di Telemaco
Telemaco - Il PalafrenoPlayer: Enrico MainettiFactions: L'Acropoli di Itaca, GrantCosa fa di un uomo un uomo?Le ombre dei padri ricadono sempre su di noi, come un peso inevitabile e ponderoso e pochi sono coloro che riescono a emergerne vittoriosi. E l'ombra di un uomo come il Gene (...). Entrò nelle grazie della sua famiglia. Entrò nell'Acropoli su sua insistenza. Forse il giovane Palafreno vede in lui il padre che non ha vissuto, perché lontano in guerra. Alcone, per Telemaco, prova un senso di profonda protezione. E non solo per lui.
Nonostante ciò, nonostante la sua posizione, conosce molto bene il suo posto nel mondo: un Perez resta sempre uno xeinos, uno straniero. Sarà questo il peso sulle spalle che lo porta a sospirare ogni mattina, o ci sarà dell'altro? Ci sarà mai per lui un posto che possa davvero chiamare casa?
Factions:
L'Acropoli di Itaca
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Perez
Titolo: Il Cantastorie
Teaser: Osserva il suo sguardo, guarda i suoi modi fieri e autentici: non li trovi travolgenti? Quel sorriso spudorato e dolcissimo fa battere i cuori di molti, e sono convinta che, cercando accuratamente, potresti ritrovarlo descritto nei poemi che parlano di indomiti eroismi. Si dice che la persona che noi soprannominiamo "Cantastorie di Itaca" stia aiutando la Signora Grant a trovare la giusta intensità per redigere le memorie di Laerte Grant, e non riesco a pensare a nessun’altro di migliore per un simile compito. Per questo puoi vedere la sua figura aggirarsi spavalda in ogni occasione mondana, perché, come afferma spesso: “Il favore degli Dei ci ha permesso di far parte di questa storia, e io, con lo stesso favore, scriverò di ognuno di voi”.
Oh, hai visto come Oreste
Oreste - L'Arco InfallibilePlayer: Marzio SalviFactions: La Banda O'Donnel-Ripley, O'DonnelHai mai sentito odore di zolfo passando vicino all'Officina di Oreste, l'Arco Infallibile? È uno di quei momenti in cui faresti bene a girare alla larga dal carrozzone della Banda, perché significa ch (...) segue sempre con lo sguardo ogni sua mossa? Sembra voglia farne il suo pasto! Ma ciò che ammiro maggiormente, è quel modo indomito di approcciarsi alla vita. Non serve avere nessuno al proprio fianco, quando si è mossi da un simile fuoco! A quel punto, tutti gli altri attorno diventano necessari, ma non fondamentali, e questo fa sì che la sua voce sia sempre cristallina, e le sue parole ardenti. Quando arriva, sembra illuminare le stanze più buie con la sua semplice presenza. Ma ciò che mi stupisce sempre più, è come sembri sempre sopra ogni cosa giusta o sbagliata: a tal punto crede nelle proprie capacità, da sembrare intoccabile, nessuna beffa del destino pare aver potere sulle sue azioni! Il suo passo è sicuro e leggero.
Che dici? Mi sto innamorando? Ma dai, che sciocchezza: la mia è solo sincera ammirazione.
Factions:
Il Simposio di Penelope
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Perez
Titolo: La Charlatan Mescitrice
Teaser: Le aveva consegnato tre dollari, chiusi nel palmo come se bruciassero. Le aveva detto di infilarli nel corpetto e di portarli alla Mescitrice. Non potevano permettersi l’Apotecario, troppo caro, troppo distante, ma Maia, la sua apprendista, avrebbe capito. Avrebbe aiutato.
Le aveva spiegato che Maia, in fondo, era una come loro. Non era nata tra le grazie degli Dei. Era nata per resistere. La ricordava bene: sporca, con gli occhi profondi come pozzi e le ginocchia sbucciate. Quando era arrivata in città, veniva da fuori, nessuno sapeva con certezza da dove, e parlava poco. Ma ogni parola aveva dentro la polvere e la fame. Le aveva detto di essere gentile con lei. Non serviva essere coraggiosi, bastava essere buoni. Perché Maia conosceva la fame, la paura, il freddo delle stalle di notte. Conosceva i morsi della vergogna, le voci taglienti di chi le ricordava che il padre era un codardo e che la madre era morta di fame, stringendo un pugno d’aria.
Ma non era rimasta a terra. No. Penelope l’aveva raccolta, l’aveva messa sotto la sua ala come una creatura smarrita. Le aveva insegnato a leggere, a pensare, a scegliere. E Maia era fiorita, sì, ma a modo suo: non diventando gentile, ma diventando tagliente, precisa, vigile. Ora era la Mescitrice dell’Apotecario. Non sorrideva molto, ma sapeva cosa fare. E soprattutto, quando farlo.
C’era però una cosa importante da ricordare: se, arrivando, l’avesse trovata a parlare con Leode
Leode - La Miccia CortaPlayer: Alfio MontenegroFactions: La Banda O'Donnel-Ripley, O'DonnelQuando la Miccia Corta ti passa accanto, la senti. Oh, se la senti! Impossibile non farlo.Innanzitutto te ne accorgi per le frasi totalmente sconnesse che ti dice. Prevalentemente urlate. Poi pronunci (...), avrebbe dovuto fermarsi. Aspettare. Restare nell’ombra come un sussurro. Non farsi notare. Non incrociare lo sguardo. Soprattutto il suo.
E poi le aveva chiesto, ancora una volta, se ricordava cosa dire. Che lo zio beveva tutte le sere. Che si agitava troppo. Che la sera prima aveva lasciato segni. Glieli avrebbe mostrati. I lividi parlavano chiaro.
Maia avrebbe capito. Le avrebbe dato una tisana per lo zio. Una di quelle che non si trovano sugli scaffali.
E se gli Dei avessero avuto pietà, quella tisana avrebbe funzionato.
Per sempre.
Factions:
Perez
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Il Simposio di Penelope
Titolo: L'Illusionista
Teaser: Leone
Leone - L'IllusionistaPlayer: Seth - Lorenzo TurniFactions: I Peoni, PerezLeone sale sul palco. Il legno scricchiola sotto i suoi stivali, le mani sono vuote. Non c’è sipario, né giochi di luce, solo lui e il pubblico che lo osserva con la solita diffidenza.“Signore e signo (...) sale sul palco. Il legno scricchiola sotto i suoi stivali, le mani sono vuote. Non c’è sipario, né giochi di luce, solo lui e il pubblico che lo osserva con la solita diffidenza.
“Signore e signori,” annuncia con un sorriso fermo, “oggi assisterete a qualcosa di straordinario.”
Un brusio si solleva: un Perez… Un nome che non è di qui. Comparso dal nulla, come tutta la sua gente. E i suoi veri genitori? Puff! Spariti, come per magia.
Leone non si ferma. Fa scivolare le dita sul tavolo, le muove leggere nell’aria. E all’improvviso, una moneta. Comparsa dal nulla. Gira tra le sue nocche, luccica sotto la luce fioca.
Come la sua vita. Una famiglia che non era la sua, un cognome cucito addosso come un vecchio vestito, una storia senza un inizio. Cresciuto tra volti che non gli somigliavano, in un mondo che non lo voleva. La moneta danza. Poi scivola sotto un panno.
Un colpo secco.
Sparita.
Il pubblico mormora.
Ma lo spettacolo non è finito.
“Signore e signori”, dice, e la sua voce si abbassa, si fa sottile come un filo di vento, “la vera magia non è far sparire una moneta.”
Solleva il panno sopra di sé. Lo avvolge sulle spalle. Il pubblico trattiene il fiato.
Un battito di ciglia. Un soffio di vento.
Il panno cade.
Leone Perez non c’è più.
Solo il vuoto al centro del palco.
Forse era solo un trucco.
O forse, questa volta, è scomparso per davvero.
Factions:
I Peoni
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Perez
Titolo: La Fachira Senza Paura
Teaser: Il coraggio è vita.
Potete sentire Lucertola ripetere questa frase spesso e potete stare sicuri che non lo dice tanto per dire, che la sua voce è sempre maledettamente seria.
Luce vive la sua vita appieno, mai una volta rifiutò un'occasione di prenderla per le corna e di dimostrare alle Moire il suo sprezzo del pericolo. Non è un caso che, quando si riunisce al resto dei Perez per i loro spettacoli, sia sempre Luce a prestarsi come bersaglio vivente per i numeri di Alcone
Alcone - L'Infallibile Pistolero (Lui)Player: Pao - Pao TigrinoFactions: L'Acropoli di Itaca, PerezQuando Alcone cammina per le strade di Itaca, lo fa con le spalle rivolte verso il basso, la folta barba coperta dalla sua bandana rossa e il cappello a tesa larga sempre chino sul viso. Se lo cala mo (...) e delle sue infallibili pistole. Si dice addirittura che una volta Alcone
Alcone - L'Infallibile Pistolero (Lui)Player: Pao - Pao TigrinoFactions: L'Acropoli di Itaca, PerezQuando Alcone cammina per le strade di Itaca, lo fa con le spalle rivolte verso il basso, la folta barba coperta dalla sua bandana rossa e il cappello a tesa larga sempre chino sul viso. Se lo cala mo (...) era talmente sbronzo da barcollare e che Lucertola quasi ci rimise la pelle. Se non fosse stato per le immediate cure di Tartaruga
Tartaruga - Il Diamante allo Stato GrezzoPlayer: Valentina CostanzoFactions: I Peoni, MarloweLe voci parlano di una donna sempre curva sulla schiena, mescolando intrugli, sussurrando parole.
Lenta, lenta, lenta la goccia, scende nel fuoco e cuoce la roccia. Brucia la carta, brucia il dolore, (...) probabilmente avrebbe preso per dritto la strada per l'Ade. E pare che, ancora oggi, di quando in quando, la ferita ancora bruci e che sia proprio Tartaruga ad alleviarne i dolori con i suoi intrugli malefici.
Ma, nonostante questa storia, Luce Lucertola continua a prestarsi come tiro a segno senza mai tremare una volta.
"Una volta una veggente mi ha detto che la mia linea della vita era troppo corta" racconta sempre agli altri peoni attorno al fuoco, mostrando il palmo della mano aperta "allora presi un rasoio... e zac! Vedete che adesso è bella lunga, più lunga di quella di qualsiasi altro. Perciò non posso morire, non prima di nessuno di voi almeno" conclude poi ridendo.
E quindi continua a vivere la sua vita come se la morte fosse solo un problema per un altro tempo e un altro luogo.
Forse ne ha bisogno, forse giocare a danzare con il vecchio Plutone tra i fili delle Moire è l'unico modo per sentirsi vivi, quando la tua vita è quella di un peone, di uno degli ultimi. Forse non fa molta differenza quando vieni trattato ogni giorno come un oggetto.
E allora tanto vale brindare, calice della caducità in mano, e ricordarsi che non serve avere paura, che paura e speranza sono solo i due lati della stessa maledetta moneta.
Il coraggio è vita.
E quando queste parole affiorano dalle labbra di Luce, potete essere certi che sono più potenti e brucianti di qualsiasi revolver.
Factions:
I Peoni
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Perez
Titolo: La Voce del Canyon
Teaser: Ci si domandava spesso come potesse una persona non avere né passato né futuro. Alcuni dicevano che un essere simile dovesse essere intoccabile, una persona libera dalla schiavitù del tempo. Forse persino sottratta al giogo degli Dei.
Una vita così appariva, a molti, come l’immagine stessa dell’idillio: niente da perdere, nessun domani da temere. Chi non avrebbe desiderato un’esistenza simile?
Eppure, a ben guardare, la libertà assoluta era solo un’altra forma di assenza. Perché chi vive fuori dal tempo, chi sfugge ai legami, finisce per non esistere davvero.
E Cicala, si diceva, questo lo sapeva. Aveva fatto in modo di diventare l’amante della sorte, danzando con leggerezza sul filo dell’estate eterna, senza mai cedere, senza mai voltarsi. Non aveva vacillato una sola volta.
Ma anche la pietra più solida, si sussurrava, può essere incrinata da una crepa invisibile. Bastava una verità sottile, una notizia sussurrata all’orecchio del cuore, per scendere fino alle fondamenta e riscrivere ogni cosa.
Perché Cicala non aveva avuto una nascita mitologica, ma umana. Era carne, sangue e nome.
Discendente del sole e del vento, dissenso, voce dell’irriverenza… ma, tempo addietro, era stato solo un essere umano. Una persona che, per fuggire dal dolore, aveva cancellato il proprio nome.
La morte del fratello era stata un agonia, portando Cicala
Cicala - La Voce del CanyonPlayer: Smisi.psd - Simone D'AngeloFactions: I Peoni, PerezCi si domandava spesso come potesse una persona non avere né passato né futuro. Alcuni dicevano che un essere simile dovesse essere intoccabile, una persona libera dalla schiavitù del tempo. Forse per (...) a maledire gli Dei, a voltare le spalle alla fede, a cercare rifugio nei canti e nella leggerezza, lontano da ogni legame.
Ma il tempo, il tempo non dimentica. Il tempo osserva. E aspetta. E così Cicala
Cicala - La Voce del CanyonPlayer: Smisi.psd - Simone D'AngeloFactions: I Peoni, PerezCi si domandava spesso come potesse una persona non avere né passato né futuro. Alcuni dicevano che un essere simile dovesse essere intoccabile, una persona libera dalla schiavitù del tempo. Forse per (...) fece ritorno.
Non più solo per cantare. Ma per reclamare quel nome abbandonato, per guardare in faccia ciò che aveva fuggito per anni: la responsabilità, la scelta, e il ricordo feroce della sua codardia.
Ora che la sabbia della clessidra stava per esaurirsi, ci si chiedeva cosa avrebbe fatto la Voce del Canyon dell’estate infinita.
Avrebbe continuato il suo eterno girovagare, ai margini del libro della storia? Oppure avrebbe scelto di esistere ancora, e, per una volta soltanto, diventare protagonista delle sue stesse ballate?
Factions:
I Peoni
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Perez
Titolo: Il Lanciatore di Coltelli
Teaser: Se aguzzi lo sguardo puoi riconoscere il brillio dei suoi occhi tra le foglie dell'olivo. Si, esatto, lì. Non ti so dire da quanto tempo è immobile in quella posizione e, francamente, non glielo andrei a chiedere.
Persona strana, quel Gufo, una persona "straniera" perfino per la sua famiglia.
Da sempre affetto da timidezza, a Gufo, allora ancora con il nome di Lampete Perez, Itaca era sempre andata stretta, non vi aveva mai trovato il suo spazio. Quindi nessuno si era stupito, quando si mise le gambe in spalla e partì con un paniere a tracolla, un rancio preparatogli da Egisto
Egisto - Il Mangiatore di SpadePlayer: Gheb - Gabriele MastromatteoFactions: L'Acropoli di Itaca, PerezSi alzarono risate sguaiate, grasse, cariche di disprezzo. Davvero qualcuno pensava di chiamare lo sceriffo? E cosa avrebbe mai potuto fare Egisto? Sgridarli? Minacciarli con un dito alzato? O, ancora (...) e un machete, dono di Alcone
Alcone - L'Infallibile Pistolero (Lui)Player: Pao - Pao TigrinoFactions: L'Acropoli di Itaca, PerezQuando Alcone cammina per le strade di Itaca, lo fa con le spalle rivolte verso il basso, la folta barba coperta dalla sua bandana rossa e il cappello a tesa larga sempre chino sul viso. Se lo cala mo (...). Lo stupore fu piuttosto quando tornò a casa, viso pallido, emaciato e con quegli occhi profondi che sembrava non si chiudessero mai.
Quante notti passate a dormire all'addiaccio, con gli occhi spalancati sul cielo stellato, sempre sotto lo sguardo vigile di Egisto, pronto a prendersene cura. Nessuno è riuscito a cavare molto sulla sua vita di vagabondaggi, finché non si è smesso di provarci.
Oggi è Perez solo di nome: sono anni che non torna a casa, e si aggira spesso nell'accampamento dei peoni, che rapidamente scelsero per Lampete il nome 'Gufo'. Ha perfino sorriso quando hanno brindato alla sua salute e agli Dei.
Si racconta ancora di come si potè notare solo un singolo arco su quel volto di cera, quando provò a tagliare la gola a Topo
Topo - Lo Spicchio D'AglioPlayer: Michele LodaFactions: I Peoni, JeffersonTra tutti gli animali che gli Dei hanno creato, il Topo è sicuramente uno dei più interessanti. Capisco bene la vostra perplessità gente, e non vi biasimo. So cosa state pensando: perché dovrebbe aver (...). Sceriffo e Marshal non vollero neanche provare a disarmare l'ennesimo pazzo (almeno finché il suo machete sarà macchiato solo di sangue peone). E, ancora oggi, Perez e Jefferson si rimpallano la responsabilità della sua condotta.
E intanto rimane lì, molti ignorano i suoi pensieri e tutti temono le sue azioni. Con i suoi occhi lucenti e il suo corpo in tensione costante, le membra pronte per il momento in cui dovrà scattare. Sia fra un minuto o fra una settimana.
Siete curiosi anche tu di sapere cosa gli è successo? Beh, non scervellatevi troppo: nella testa di Gufo possono scrutare solo gli Dei.
Factions:
Perez
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I Peoni