Elena
Player: Chiara Leone
Incenso, menta, rosa. E ancora arancio, mirto e muschio. Il vento spazza le vie deserte, ma in quell’angolo di strada sembra voler concentrare profumi che riportano alla mente ogni angolo del mondo conosciuto, e forse anche quelle parti dell’universo ignoto che ognuno nasconde nel cuore. L’aria nell’atelier è satura, densa, languida. Chiunque là dentro perderebbe la testa, si abbandonerebbe a sogni e visioni incapace di sopportare quel turbinio avvolgente. Le mani si muovono esperte, mescolano fragranze, il respiro è calmo, rilassato. I suoi occhi dominano quell’esercito di cristallo, ampolle e boccette preziose quanto i tesori dei re più grandi. Ogni tanto abbassa la fronte, come se stesse meditando sulla prossima alchimia da costruire. O forse…? Negli occhi un pensiero passa veloce, offuscandone l’acuto bagliore. Ma quel pensiero inafferrabile sembra già svanito, cancellato dalle dita abili, che sollevano lunghi contagocce per aggiungere fragranze a qualcosa di non ancora perfetto, di non ancora completo. Un odore nauseante invade l’aria, le sue labbra sorridono. Basta creare bellezza, basta creare profumi stucchevoli. Certo, è cio che i clienti desiderano, ma quel cuore cosa desidera invece? A cosa si abbandona, quando nella solitudine può giocare e sperimentare senza indugi? Una goccia di sangue sgorga dalla punta del dito affusolato, e tinge di rosso con indolenza il liquido oleoso nella provetta. Marcio. Putrefatto. Meraviglioso, come l’animo umano. Un’ombra di mughetto per mascherare l’impronta troppo balsamica che si solleva in ondate soffocanti. Quel profumo sarà un dono, e una maledizione. Ma in fondo questo sono gli esseri umani, non è così? Capaci di altissimi gesti, e di nefandezze indicibili. È quella l’essenza che vorrebbe catturare. Un profumo non è un orpello, un profumo è un’arma. E ciò che sta creando, sarà monito per AlessandraAlessandra - L'Occhio di Tigre (she/her)Player: Barbara Tizzano - BBFactions: I Propilei, Marlowe di come una parola di troppo possa tramutarsi in una maledizione. Non è perfetto, non ancora. Un moto di stizza fa tremare il cristallo fra le sue mani salde. È così difficile distillare un’anima. Ma se c’è qualcuno che potrà mai riuscirci, è proprio chi abita in quella via, là dove il vento si sospinge curioso, per intrecciare senza posa il profumo di mille destini.