Teaser
Motto: "Non esiste cavallo che non possa essere domato"
Cosa si può dire dei Grant? E che diamine ci vuoi dire!? I Grant sono i Grant, la spina dorsale di Itaca. Forse un tempo erano solo dei semplici mandriani, vaccari e allevatori di cavalli, ma, al giorno d’oggi, sfido chiunque a parlare di Itaca senza nominare i Grant.
Tutti sanno di come Laerte e Ulisse, stanchi di vedersi portare via le terre dei pascoli del loro bestiame, decisero di prendere in mano la situazione, di strappare il potere dalle obsolete mani dei Propilei per istituire l’Acropoli. Fu grazie a loro che le terre furono ridistribuite tra le famiglie della Polis. È grazie a loro se oggi possiamo tutti essere partecipi della politica di questa terra dimenticata dagli Dei.
Puoi chiedere a chiunque, la risposta sarà sempre la stessa: i Grant sono Itaca.
E anche ora che Laerte è morto e Ulisse è lontano a combattere per i diritti dei peoni, i Grant, quelli rimasti nella polvere con noi altri, tengono in piedi la baracca. Stimabili cittadini di questa nostra bella Polis che portano avanti il loro impegno, anche ora che i tempi si sono fatti più bui, anche se improperi e insulti si sono sostituiti agli encomi di un tempo.
Puoi sentirli i sussurri maligni alle loro spalle… in molti gli dicono peste e corna, anche quelli che gli devono la loro fortuna, persino quei miserabili dei peoni, che dovrebbero invece solo baciare la terra calpestata dagli stivali dei Grant.
C’è chi dice che non dureranno ancora a lungo, chi sostiene che le loro membra si fanno stanche, ogni anno sempre di più, nell’attesa sfinente che il loro caro Ulisse torni. C’è chi giura di poter vedere nei loro occhi l’ombra di tormenti passati divorargli l’anima, scavare nel fondo dei loro cuori fino a condurli all’Ade eterno.
Lasciate pure che parlino. Miserabili vigliacchi!
Ancora una volta i Grant risponderanno con azioni e fatti alle vuote parole, potete starne sicuri.
Sarà per la loro origine umile, sarà che mai hanno rinnegato di provenire dalla terra come tutti noi, ma i Grant non è certo gente da piangersi addosso, dico io… ancora una volta si rialzeranno. Ancora una volta si rimboccheranno le maniche e asciugheranno il sudore dalle loro fronti madide di onesta fatica.
Ancora una volta faranno di Itaca il gioiello dell'Ellade.
Characters
Titolo: Il Palafreno
Keywords: eredità morale, leadership, segreto
Teaser: Cosa fa di un uomo un uomo?
Le ombre dei padri ricadono sempre su di noi, come un peso inevitabile e ponderoso e pochi sono coloro che riescono a emergerne vittoriosi. E l'ombra di un uomo come il Generale Ulisse S. Grant è sicuramente tra le più difficili da superare e che Telemaco ci riesca è ancora tutto da vedere, dico io.
Certo non bastano gli stivali polverosi e l'atteggiamento da duro per fare di lui un uomo. Nonostante ciò, si legge determinazione in quello sguardo fiero. E la sua capacità di lasciare che siano le sue azioni a parlare per lui, ti rende facile dargli fiducia. Che sarà pure ancora un ragazzo Telemaco e del mondo non ha ancora avuto modo di vedere chissà che, ma non è neanche uno che prende una scelta solo perché è la più facile. Avrebbe potuto fare la vita semplice, adagiarsi sull'amaca comoda da figlio del potere, fare la bella vita. Invece il ragazzo ha preso in mano il ranch di famiglia e suda nel fango insieme ai suoi cavalli pur di mandarlo avanti, senza chiedere favoritismi né all'Acropoli, né tanto meno al Sindaco Penelope, sua madre. E, per questo, anche se ancora giovane, è rispettato e il suo parere è sempre ascoltato all'interno dell'Acropoli. Fidatevi, non sono pochi quelli che vorrebbero vederlo a capo di Itaca al posto della madre. Eppure Telemaco tira dritto e non si cura delle dicerie e dei desideri di vecchi bacucchi troppo biechi per dire la loro onesta opinione apertamente. Ma l'Acropoli è anche un luogo di infide serpi, come tutti i posti in cui si accumola potere, e sarà difficile per il giovane Grant riuscire a discernere tra i leccaculo e i veri amici.
Certo è ancora tutto da vedere e le possibilità che tutto vada alla malora ci sono eccome, ma se c'è qualcuno che ce la può fare a diventare un uomo vero, quello è Telemaco Grant.
Cosa fa di un uomo un uomo?
Essere pronti a fare ciò che è più giusto. A qualunque costo.
Quello... e un paio di testicoli.
E a Telemaco non manca nessuna di queste cose.
Factions:
L'Acropoli di Itaca
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Grant
Titolo: Il Ronzino
Keywords: avidità, sotterfugio, ambizione
Teaser: Quel vecchio spilorcio di Ebenes! Ma guarda se, in un emporio rispettabile, tocca assistere alla scena di qualcuno che chiede lo sconto sul pane. Sul pane, capite? Non su gioielli o cavalli: sul pane. Non ha un briciolo di dignità, quel taccagno incartapecorito.
Fosse per lui, camperebbe con mezza pagnotta a settimana e sarebbe pure pronto a predicare che chi mangia di più è solo un ricco sprecone. Come se lui non lo fosse! Perché, diciamolo: Ebenes Grant è ricco da far vomitare. Probabilmente potrebbe comprarsi Itaca intera, case, campi e perfino il campanile... ma se gli chiedi in prestito un dollaro, ti risponde che non può, che vorrebbe tanto, che sta passando un brutto momento… tutte le solite menzogne ben confezionate, da vero spilorcio.
Lo si vede spesso, il vecchio, con quello sguardo altezzoso, come se si fosse dimenticato che un tempo, quando i Fox regnavano su Itaca, i Grant non erano altro che vaccari da retrovia, sudati e ignorati. Ora, con la fortuna che s'è messo in tasca, vive di rendita ma continua ad atteggiarsi a poveraccio. E ha pure il coraggio di dire che i Fox avrebbero dovuto essere più generosi con gli itacesi. Proprio lui!
Va detto, però: Ebenes è sempre stato coerente. Per lui, i cavalli non valgono nulla: troppi costi, troppa lentezza. Il petrolio, invece, quello sì che rende. Le tradizioni? Non servono a nulla. Gli accordi commerciali con le aziende dell’entroterra, quelli sì che costruiscono un impero. Sa sempre dove mettere il piede. Avido, ossessivo, calcolatore, Ebenes non spende un dollaro se non ha già visto il modo di farne dieci.
Se Itaca deve rinascere, secondo lui non sarà grazie al sudore sulla fronte, ma al suono delle monete in un saccoccio.
E se non fosse per l’attaccamento quasi morboso che mostra verso Telemaco
Telemaco - Il PalafrenoFactions: L'Acropoli di Itaca, GrantTeaser: Cosa fa di un uomo un uomo?Le ombre dei padri ricadono sempre su di noi, come un peso inevitabile e ponderoso e pochi sono coloro che riescono a emergerne vittoriosi. E l'ombra di un uomo come il Gene (...), ci si potrebbe tranquillamente convincere che ha venduto anche il cuore, pur di far soldi. E poi non è manco il suo vero nipote: è solo il cugino minore di Ulisse (che gli Dei lo tengano nel palmo!), eppure sembra l’unico per cui provi davvero qualcosa. Su di lui punta tutto.
Meno male che Penelope ha avuto la furbizia di tenerselo stretto, quel vecchio rospo dorato. E guardatelo un po’ come si muove: potrebbe ancora lavorare, quel ronzino spelacchiato, ma vive alle spalle di una donna. E poi è sempre lì a puntare il dito, a dire che i fannulloni sono gli altri.
Puah!
Factions:
L'Acropoli di Itaca
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Grant
Titolo: La Pegaso
Keywords: lealtà, amicizia, fiducia
Teaser: Balla, Nina, e balla, Nina!
Tra i veli leggeri e le ombre del Simposio, tra i sussurri delle ancelle e i segreti della notte.
Balla con le parole dolci che curano, con quelle taglienti che sanno ferire.
Balla, Nina, e balla, Nina!
Perché tutti la vogliono accanto, perché tutti la vogliono amica,
perché Itaca senza Nina sarebbe muta, un palazzo senza colonne, un regno senza regina.
Balla, Nina, e balla, Nina!
tra le stanze del Sindaco, tra le dita di Penelope che si stringono nel dubbio.
Lei parla, Nina ascolta. Lei tace, Nina capisce. Lei chiede, Nina decide.
Perché quando Penelope ha bisogno di una guida, è a Nina che guarda.
Balla, Nina, e balla, Nina!
Che la tua voce è miele e veleno, che il tuo nome è sulle labbra di chi spera e di chi trema.
Se sei amica, proteggi. Se sei nemica, rovini. Sei l’Ancella che ogni donna vorrebbe avere accanto, sei la consigliera che ogni uomo teme. Non c’è trama a Itaca che non abbia sfiorato le tue mani.
Balla, Nina, e balla, Nina!
Che la gente t’ama, che la gente t’osserva, che Itaca aspetta la tua parola per sapere dove il vento soffierà domani.
Balla, Nina, e balla, Nina!
Factions:
Il Simposio di Penelope
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Grant
Titolo: La Purosangue
Keywords: generosità, sotterfugio, furbizia
Teaser: “Oh, certo, Climena è sempre così generosa. Sempre a raccogliere fondi per i bisognosi, sempre a organizzare eventi di beneficenza… Ma quei soldi, poi, finiscono davvero nelle mani giuste?”
“Eh, chi lo sa? Di sicuro si dà un gran da fare, la nostra cara dama di carità. Sempre indaffarata, sempre con un sorriso sulle labbra, sempre pronta a offrire un tè che sa più d’acqua che di foglie. Ma d’altronde, è una Grant… non può certo farsi vedere con le mani vuote.”
“E pensare al povero Theone Williams… Che destino il suo, sposato con una gallina che passa più tempo tra stoffe e comitati che con lui. Lui, dicono, vorrebbe tanto un figlio.”
“E lei niente, mai rimasta incinta. Strano per una Grant, no?”
“Magari è sterile.”
“Magari non ci prova neanche.”
Ridacchiano dietro ai bordi delle tazze, stringono le labbra come se stessero per assaggiare un segreto troppo caldo. Poi, il fruscio leggero delle gonne annuncia il ritorno di Climena.
“Oh, vi ho lasciate sole un istante e siete già in gran conversazione! Stavate forse parlando di me?”
Nessuna risponde, ma qualcuna abbassa lo sguardo sulla tazza. Climena sorride, sistema un ricciolo con aria distratta e versa il tè con la solita grazia leggera.
Forse è solo sciocca.
O forse, mentre fingeva di sistemarsi i capelli, ha ascoltato ogni singola parola.
Factions:
Il Simposio di Penelope
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Grant
Titolo: Il Mulo
Keywords: conflitto famigliare, introversione, riscatto
Teaser: “Ehi, giovane! Ti trovo sempre con quel naso ficcato nei tuoi maledetti libri, come se un mucchio d’inchiostro potesse ferrarti più di un buon cavallo o di un fucile ben oliato. Mentre gli altri si guadagnano da vivere col sudore della fronte, tu te ne stai chiuso in quell’officina a giocare coi tuoi congegni, guadagnandoti a malapena il pane.”
Una grassa risata riempie l’aria.
“Tuo padre. Ebenes
Ebenes - Il RonzinoFactions: L'Acropoli di Itaca, GrantTeaser: Quel vecchio spilorcio di Ebenes! Ma guarda se, in un emporio rispettabile, tocca assistere alla scena di qualcuno che chiede lo sconto sul pane. Sul pane, capite? Non su gioielli o cavalli: sul pane. (...)… lui si che è più duro di una steppa senz’acqua! Ho sentito come ha minacciato più volte di tagliarti fuori, e sai che non scherza. Lui vuole una prole che sappia badare a se stessa, non una che passi le notti a scarabocchiare strani marchingegni come se la scienza potesse dargli da mangiare! Ma tu niente, niente! Sempre con la testa fra gli ingranaggi e gli esperimenti, come se il mondo fosse un dannato problema da risolvere.”
Una forte pacca sulla spalla riecheggia nel silenzio.
“E sia al Simposio che al Saloon, invece di fare il normale come tutti gli altri, fai la tua solita parte: il libro parlante. Uno dice una cosa, e tu subito a tirar fuori storie, leggi, teorie… roba che la metà della gente manco capisce. Ma se almeno tutta 'sta conoscenza ti portasse un soldo, tuo padre forse la smetterebbe di sbraitare. Ah, giovane… prima o poi dovrai deciderti. O metti il cervello al servizio di qualcosa che renda, o finirai a vivere di aria e sogni. E quelli, mi spiace dirlo, non ti riempiranno mai la pancia.”
Factions:
Il Simposio di Penelope
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Grant
Titolo: Il Pezzato
Keywords: estraniamento sociale, maltrattamento, mistero
Teaser: Dicono che Telegono sia lento.
Non nel corpo eh, quello si muove con una grazia che sembra involontaria, ma nella testa, dicono. Che ci metta troppo a rispondere, che le sue parole arrivino sempre un po’ in ritardo, come se dovesse prima trovarle, metterle in fila, controllarle una per una prima di lasciarle uscire. Lo vedono camminare da solo, con gli occhi fissi su qualcosa che nessun altro nota, le mani che seguono il bordo di un mobile, la trama di un tessuto, il profilo di una moneta. Lo vedono fermarsi a osservare il vento che muove le foglie, a contare le piastrelle sotto i piedi. Lo vedono, e scuotono la testa.
Dicono che Telegono sia lento, c’è chi dice che lo faccia.
E per cosa? Per passare da scemo?
No, per passare inosservato. Per non far paura a Telemaco
Telemaco - Il PalafrenoFactions: L'Acropoli di Itaca, GrantTeaser: Cosa fa di un uomo un uomo?Le ombre dei padri ricadono sempre su di noi, come un peso inevitabile e ponderoso e pochi sono coloro che riescono a emergerne vittoriosi. E l'ombra di un uomo come il Gene (...). Perché se volesse, oh, se volesse…
Perché è un Grant anche lui, alla fine. Figlio di Ulisse, nato chissà dove, da chissà chi. Ma Penelope lo ha voluto nella famiglia, come un atto di carità o, forse, per tenerlo d’occhio.
Eppure, vuole bene a Telemaco
Telemaco - Il PalafrenoFactions: L'Acropoli di Itaca, GrantTeaser: Cosa fa di un uomo un uomo?Le ombre dei padri ricadono sempre su di noi, come un peso inevitabile e ponderoso e pochi sono coloro che riescono a emergerne vittoriosi. E l'ombra di un uomo come il Gene (...). Vuole bene a tutti. Sorride a tutti. Non si arrabbia mai.
Dicono che Telegono sia lento.
Nel frattempo, continua a camminare, senza fretta, le dita che sfiorano il legno di un tavolo, il bordo freddo di un bicchiere, il nodo di una corda. Ascolta le parole, le guarda disporsi nell’aria come pezzi di un mosaico che solo lui sa completare.
Eppure dicono che Telegono sia lento.
Factions:
Il Simposio di Penelope
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Grant
Titolo: La Testa di Moro
Keywords: tradizione, rinnegamento, rivoluzione
Teaser: Hai mai sentito parlare della flotta degli Argonauti? Sì, quella dei cinquanta soldati scelti che, all'inizio della Guerra di Secessione, diede manforte alle truppe di Redstone? Ecco, il buon Argo prende il nome da lor per diretto volere del padre. Un Grant, zio di Ulisse. Nis... Ascul... bah, non mi ricordo come diavolo si chiamava. Non è importante. Fatto sta che il buon Argo è sempre stato un onesto lavoratore della terra. Un bravo contadino che ama girare con lo sporco sotto le unghie, perchè diceva sempre che quella era la testimonianza della buona fatica e dell'onesto lavoro. Con il capo imbrunito dal sole, chino sulla terra e sulle sue piante. Per questo lo chiamiamo "Testa di Moro".
Argo
Argo - La Testa di MoroFactions: I Propilei, GrantTeaser: Hai mai sentito parlare della flotta degli Argonauti? Sì, quella dei cinquanta soldati scelti che, all'inizio della Guerra di Secessione, diede manforte alle truppe di Redstone? Ecco, il buon Argo pre (...) Grant è sempre stato generoso con tutti, mai uno sgarbo, mai una parola infelice. Alle volte è anche fin troppo buono, forse per espiare qualcosa del suo passato. E se gli chiedi perchè si è allontanato dai Grant e ora se la fa con i Marlowe, beh, come risposta ricevi solo un sorrisetto amaro e un "non è una faccenda di cui vorrei parlare, scusami". Ed è stato proprio grazie ai Marlowe che il buon Argo entrò nella cerchia dei Propilei. Raccomandato come uomo d'onore, venne accolto senza troppe difficoltà nonostante nelle sue vene scorresse lo stesso sangue di Ulisse.
Argo non ha paura di esternare ciò in cui crede, con educazione e bontà fuori dal comune. Si limita a fare il suo: lavora tanto e, a testa bassa, continua a coltivare le sue convinzioni esattamente come fa con la brulla terra. E quando può, dona agli altri. Una parola, un soldo, non importa: il suo obiettivo è prevenire che riaccada ciò che ha già vissuto sulla propria pelle. Si porta dietro una sofferenza inspiegabile e lo fa in modo eroico. Come i soldati della flotta degli Argonauti.
Potrebbe non amare la situazione politica in cui versa Itaca in questo momento, ma una cosa è certa: se c’è un uomo disposto a pagare lo scotto delle azioni degli altri, è proprio lui.
E noi dovremmo toglierci il cappello in sua presenza.
Factions:
I Propilei
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Grant