Titolo: La sposa promessa
Genere:
Parole chiave: Segreto, amore, violenza
La più affascinante del Paese" così era vista da tutti Dorela che sembrava avere la capacità di illuminare con la sola sua presenza una stanza quando vi entrava. Rimasta orfana di un genitore quando era ancora in fasce, la guida spirituale di suo zio il Pope LudmirPope Ludmir - Il PopeGiocatore: Marco Philippe MbaiedGruppi: I Civili, GLI SFOLLATI, OrtodossoTeaser: Essere una guida spirituale della comunità e proteggerla da ogni male, è sempre stato l'obiettivo di Pope Ludmir, Tutti lo conoscono come "Il Giusto" come colui che mai ha mischiato e mai mischierà il (...) è certo stata fondamentale nella sua vita e nella sua crescita. Sempre prodiga ad aiutare gli altri, avrebbe voluto fare l'infermiera ma la guerra si era portata via il suo sogno, insieme a tanti altri. Nemmeno la presenza di Ivan, suo promesso sposo, sembra poterla consolare, della sua luce interiore sembra essere rimasta solo una labile e traballante fiammella.
Il più corposo gruppo di civili è quello degli SFOLLATI. Si tratta degli abitanti adulti del vicino villaggio di Dijevici, per lo più di religione ortodossa, che si sono allontanati dal loro villaggio per sfuggire agli scontri della guerra civile, riparando nelle vecchie colonie estive di montagna dove erano soliti portare i loro bambini. Gli sfollati non sono mai stati coinvolti direttamente nella guerra, e sono un gruppo pacifico e organizzato che non ha interesse a spostarsi dal proprio rifugio fino alla fine dei disordini.
I PROFUGHI invece vengono dalla principale grande città del fondovalle, città che è stata sconvolta da eventi tragici. Molti di loro sono state vittime di soprusi e abusi, hanno perduto tutto, a volte persino la loro umanità, e fuggiti per boschi e rupi, nascondendosi nelle fratte, hanno finalmente raggiunto le montagne. Fra loro ci sono molte donne e pochi uomini, perché i loro mariti e i loro figli sono rimasti indietro o sono morti. Per lo più sono di religione musulmana o cattolica, con una terribile storia personale da raccontare, in quanto testimoni dei peggiori orrori possibili della guerra civile.