Titolo: Il rivoluzionario marxista
Genere:
Parole chiave: Attivista Politico, Amore Segreto, Ateismo e Anticlericalismo
Non ha mai creduto nel Paradiso. ma questo era prima. Prima di trovarsi fra le braccia della sua donna. Lei dice che è sbagliato. Parla di peccato. Ma che voti sono quelli fatti ad un essere invisibile che esiste sono nelle menti dei suoi fedeli? Nel sangue che gli scorre forte nelle vene ogni volta che uniscono le loro carni sopra un letto di foglie e sterpi, laggiù nel bosco, in questo egli crede. Vorrebbe andare da tutti e gridare loro di svegliarsi. Le loro Chiese non sono che altari del sacrificio. Recinti in cui i padroni li rinchiudono come pecore destinate al macello. Alzano le armi contro i propri fratelli, senza accorgersi che se togliessero le bende che coprono i loro occhi vedrebbero se stessi riflessi nel nemico che così tanto vogliono uccidere.
Il più corposo gruppo di civili è quello degli SFOLLATI. Si tratta degli abitanti adulti del vicino villaggio di Dijevici, per lo più di religione ortodossa, che si sono allontanati dal loro villaggio per sfuggire agli scontri della guerra civile, riparando nelle vecchie colonie estive di montagna dove erano soliti portare i loro bambini. Gli sfollati non sono mai stati coinvolti direttamente nella guerra, e sono un gruppo pacifico e organizzato che non ha interesse a spostarsi dal proprio rifugio fino alla fine dei disordini.
I PROFUGHI invece vengono dalla principale grande città del fondovalle, città che è stata sconvolta da eventi tragici. Molti di loro sono state vittime di soprusi e abusi, hanno perduto tutto, a volte persino la loro umanità, e fuggiti per boschi e rupi, nascondendosi nelle fratte, hanno finalmente raggiunto le montagne. Fra loro ci sono molte donne e pochi uomini, perché i loro mariti e i loro figli sono rimasti indietro o sono morti. Per lo più sono di religione musulmana o cattolica, con una terribile storia personale da raccontare, in quanto testimoni dei peggiori orrori possibili della guerra civile.