Signore aiutami e proteggimi, scaccia da noi questo amaro calice e guidaci alla salvezza....
Dio.... Ce le ho ancora davanti ai miei occhi...
Erano immense.
Scavi enormi da cui emanava un fetore insopportabile. Mi sporsi tremante sull'orlo. Il fetore era ancora peggiore. Una nuvola di mosche fitta e ronzante come l'anima del Demonio, sotto il banchetto dei topi e degli uccelli mangiacarogne. Persino un cane, forse abbandonato dai padroni... Molti erano nei sacchi, non potevo capire se loro erano là....
Le lacrime mi scendevano copiose, e i singhiozzi squassavano tutto il corpo. Avevo voglia di urlare. Non sarebbe stato forse più facile smettere di lottare, e trovare proprio lì, in quel luogo di orrore, l'eterno riposo?
Il più corposo gruppo di civili è quello degli SFOLLATI. Si tratta degli abitanti adulti del vicino villaggio di Dijevici, per lo più di religione ortodossa, che si sono allontanati dal loro villaggio per sfuggire agli scontri della guerra civile, riparando nelle vecchie colonie estive di montagna dove erano soliti portare i loro bambini. Gli sfollati non sono mai stati coinvolti direttamente nella guerra, e sono un gruppo pacifico e organizzato che non ha interesse a spostarsi dal proprio rifugio fino alla fine dei disordini.
I PROFUGHI invece vengono dalla principale grande città del fondovalle, città che è stata sconvolta da eventi tragici. Molti di loro sono state vittime di soprusi e abusi, hanno perduto tutto, a volte persino la loro umanità, e fuggiti per boschi e rupi, nascondendosi nelle fratte, hanno finalmente raggiunto le montagne. Fra loro ci sono molte donne e pochi uomini, perché i loro mariti e i loro figli sono rimasti indietro o sono morti. Per lo più sono di religione musulmana o cattolica, con una terribile storia personale da raccontare, in quanto testimoni dei peggiori orrori possibili della guerra civile.