Dormi amore, bambina mia dormi qui sul mio petto, non è successo nulla.
Quando sorgerà il sole domani mi chiamerai e succhierai ancora latte dal mio seno.
Ti proteggerò, giocheremo insieme e ti insegnerò a distinguere le giunchiglie delle vergini, per quando sarai anche tu una sposa.
Perchè mi scendono le lacrime? Stai solo dormendo... Oh Allah misericordioso, io ti invoco, proteggi la mia piccina, dimmi che quando sorgerà il sole domani mi chiamerà e succhierà ancora il latte del mio seno!
Dormi amore, bambina mia dormi qui sul mio petto, non è successo nulla.
Il più corposo gruppo di civili è quello degli SFOLLATI. Si tratta degli abitanti adulti del vicino villaggio di Dijevici, per lo più di religione ortodossa, che si sono allontanati dal loro villaggio per sfuggire agli scontri della guerra civile, riparando nelle vecchie colonie estive di montagna dove erano soliti portare i loro bambini. Gli sfollati non sono mai stati coinvolti direttamente nella guerra, e sono un gruppo pacifico e organizzato che non ha interesse a spostarsi dal proprio rifugio fino alla fine dei disordini.
I PROFUGHI invece vengono dalla principale grande città del fondovalle, città che è stata sconvolta da eventi tragici. Molti di loro sono state vittime di soprusi e abusi, hanno perduto tutto, a volte persino la loro umanità, e fuggiti per boschi e rupi, nascondendosi nelle fratte, hanno finalmente raggiunto le montagne. Fra loro ci sono molte donne e pochi uomini, perché i loro mariti e i loro figli sono rimasti indietro o sono morti. Per lo più sono di religione musulmana o cattolica, con una terribile storia personale da raccontare, in quanto testimoni dei peggiori orrori possibili della guerra civile.