Volevo solo scappare da questo orrore.
Dimenticare, lasciarmi tutto e tutti indietro. Tutto.
Il suono delle loro mitragliatrici, i loro passi pesanti, le nostre grida di dolore, le loro risate.
E allora salii su quel pullman, quel pullman maledetto... io rincorrevo un sogno, ma sprofondai in un incubo.
...
Illusa. Stupida. Folle.
...
Non dormo più. Non dormo da quel giorno. Chiudo gli occhi, la luce in sala si accende, la pellicola riparte.
E' un film. Un film senza fine, il mio film...
Vomito.
Il più corposo gruppo di civili è quello degli SFOLLATI. Si tratta degli abitanti adulti del vicino villaggio di Dijevici, per lo più di religione ortodossa, che si sono allontanati dal loro villaggio per sfuggire agli scontri della guerra civile, riparando nelle vecchie colonie estive di montagna dove erano soliti portare i loro bambini. Gli sfollati non sono mai stati coinvolti direttamente nella guerra, e sono un gruppo pacifico e organizzato che non ha interesse a spostarsi dal proprio rifugio fino alla fine dei disordini.
I PROFUGHI invece vengono dalla principale grande città del fondovalle, città che è stata sconvolta da eventi tragici. Molti di loro sono state vittime di soprusi e abusi, hanno perduto tutto, a volte persino la loro umanità, e fuggiti per boschi e rupi, nascondendosi nelle fratte, hanno finalmente raggiunto le montagne. Fra loro ci sono molte donne e pochi uomini, perché i loro mariti e i loro figli sono rimasti indietro o sono morti. Per lo più sono di religione musulmana o cattolica, con una terribile storia personale da raccontare, in quanto testimoni dei peggiori orrori possibili della guerra civile.