Essere una guida spirituale della comunità e proteggerla da ogni male, è sempre stato l'obiettivo di Pope LudmirPope Ludmir - Il PopeGiocatore: Pao - Pao TigrinoGruppi: I Civili, GLI SFOLLATI Di DIJEVICITeaser: Essere una guida spirituale della comunità e proteggerla da ogni male, è sempre stato l'obiettivo di Pope Ludmir, Tutti lo conoscono come "Il Giusto" come colui che mai ha mischiato e mai mischierà il (...), Tutti lo conoscono come "Il Giusto" come colui che mai ha mischiato e mai mischierà il suo credo religioso con quella che sembra essere diventata una politica di soprusi in nome di Dio. "Dio è amore, non dimentichiamolo mai" continua a ripetere alla fine di ogni omelia, anche adesso che il suo pulpito è diventato un ceppo nella radura, specialmente adesso che i suoi fedeli sembrano farsi travolgere dall''odio. Alle orecchie di chi lo conosce bene, il suo "Andate in pace" prende il suono di una supplica, è una pace a cui lui tanto agogna, ma che sembra essere sempre più lontana.
Il più corposo gruppo di civili è quello degli SFOLLATI. Si tratta degli abitanti adulti del vicino villaggio di Dijevici, per lo più di religione ortodossa, che si sono allontanati dal loro villaggio per sfuggire agli scontri della guerra civile, riparando nelle vecchie colonie estive di montagna dove erano soliti portare i loro bambini. Gli sfollati non sono mai stati coinvolti direttamente nella guerra, e sono un gruppo pacifico e organizzato che non ha interesse a spostarsi dal proprio rifugio fino alla fine dei disordini.
I PROFUGHI invece vengono dalla principale grande città del fondovalle, città che è stata sconvolta da eventi tragici. Molti di loro sono state vittime di soprusi e abusi, hanno perduto tutto, a volte persino la loro umanità, e fuggiti per boschi e rupi, nascondendosi nelle fratte, hanno finalmente raggiunto le montagne. Fra loro ci sono molte donne e pochi uomini, perché i loro mariti e i loro figli sono rimasti indietro o sono morti. Per lo più sono di religione musulmana o cattolica, con una terribile storia personale da raccontare, in quanto testimoni dei peggiori orrori possibili della guerra civile.