Titolo: L'agiato cattolico
Genere:
Parole chiave: Famiglia, ipocrisia, disparità
Bonifacio è il classico buon cattolico che asserisce in pubblico di essersi fatto da solo, nonostante la fabbrica che gestisce sia da generazioni di famiglia. Tuttavia i presenti annuirebbero in segno di approvazione e compiacimento, per poi borbottare in privato frasi come "Bonifacio è il solito raccomandato, col culo al caldo quando fuori fa freddo".
Sì, Bonifacio è il tipo a cui si perdona qualche piccola ipocrisia: lui con convinzione dice che tutti sono uguali, eppure, quando si tratta di assumere o di premiare i suoi dipendenti, il credo dei papabili candidati parrebbe essere un dettaglio importante che prende in considerazione. E l'equità fa a farsi benedire.
Bonifacio è un marito attento, perché sa che deve essere l'uomo a tenere le redini della famiglia; ma quando gli capita di nominare il figlio Nicolaj WojciechNicolaj Wojciech - Il marito ribelleSpeciale: PNGGiocatore: Mattia SalaGruppi: I Civili, GLI SFOLLATI Di DIJEVICITeaser: PNG - Nicolaj è il figlio di Bonifacio Wojciech e Monika Wojciech. Pur essendo nato in una famiglia agiata e rispettabile, e' sempre stato fin dalla più tenera età un elemento inquieto, incline alla v (...), partito per fare il suo dovere di soldato poco dopo essersi sposato in pompa magna, nota come il sorriso tipico di Monika, sua moglie, si trasforma in una smorfia di mestizia. E così anche sul volto di Bonifacio affiora un'ombra di preoccupazione che fatica a celare.
Il più corposo gruppo di civili è quello degli SFOLLATI. Si tratta degli abitanti adulti del vicino villaggio di Dijevici, per lo più di religione ortodossa, che si sono allontanati dal loro villaggio per sfuggire agli scontri della guerra civile, riparando nelle vecchie colonie estive di montagna dove erano soliti portare i loro bambini. Gli sfollati non sono mai stati coinvolti direttamente nella guerra, e sono un gruppo pacifico e organizzato che non ha interesse a spostarsi dal proprio rifugio fino alla fine dei disordini.
I PROFUGHI invece vengono dalla principale grande città del fondovalle, città che è stata sconvolta da eventi tragici. Molti di loro sono state vittime di soprusi e abusi, hanno perduto tutto, a volte persino la loro umanità, e fuggiti per boschi e rupi, nascondendosi nelle fratte, hanno finalmente raggiunto le montagne. Fra loro ci sono molte donne e pochi uomini, perché i loro mariti e i loro figli sono rimasti indietro o sono morti. Per lo più sono di religione musulmana o cattolica, con una terribile storia personale da raccontare, in quanto testimoni dei peggiori orrori possibili della guerra civile.