"Self-made men often worship their creator." Bryant H. McGill
Qui Simon Rosenthal, si, l'unico e il solo, il CEO di Alientech Inc.
In molti mi hanno chiesto perché, dopo aver messo la ricerca e lo sviluppo della mia azienda in mano ai miei collaboratori più fidati, per dedicarmi primariamente alla filantropia, ho deciso di concorrere come indipendente alle elezioni primarie per la presidenza degli Stati Uniti. Mi hanno detto "Simon, non hai nulla da guadagnare, e tutto da perdere".
La risposta è semplice. Il nostro paese è dilaniato da troppi anni dalla disputa politica che si gioca sulla pelle dei cittadini. Tutto si riduce a un gioco da tavolo, colorare di rosso o di blu una mappa la sera delle elezioni, e i bisogni delle persone passano in second’ordine. Mentre solo chi lavora con la gente e per la gente sa di cosa hanno bisogno: e io, come CEO Alientech, sono una di queste persone.
Da vent’anni la Alientech produce dispositivi che facilitano la vita delle persone, e qualche volta gliela salvano. Non c’è settore in cui i dispositivi Alientech non portino un miglioramento delle condizioni preesistenti. La tecnologia è la risposta alla maggior parte delle domande che tormentano l’America di oggi: un buon governo per l’America di oggi, va da sé, non può che passare attraverso una diffusione capillare e sostenibile della tecnologia in tutti gli ambiti della pubblica amministrazione, per un progresso alla portata di tutti, in nome dei diritti di tutti.
E io ho scelto di mettermi alla testa di questo processo, per il bene dell'America e dei suoi cittadini.
“Third parties are like bees: once they have stung, they die.”
Richard Hofstadter
Nel corso della storia degli USA, un terzo incomodo, un partito costruito attorno a una grande personalità carismatica ha cercato di spezzare il duopolio fra i DEM e il GOP: populisti, complottisti, costituzionalisti, riformisti, avventurieri, fanatici religiosi… c’è stato un po’ di tutto… E quando ora si guarda i candidati indipendenti di quest’anno, la possibile coppia presidenziale e il loro vice, cresce quella strana inquietudine, quella del salto nel buio, ma anche quel grande entusiasmo, quello di rivoluzionare il sistema. Certo nello staff ci sono alcuni membri che si definirebbero inusuali, e qualche figura indefinibile ma di assoluta fiducia del candidato presidente, ma anche in questo team c’è un Campaign manager, uno Spin Doctor e un addetto stampa.