“La stampa non può essere oggettiva.” The Post
Una carriera nella carta stampata e un posto nel consiglio di amministrazione di un paio di canali televisivi sono un buon bagaglio di esperienza e contatti per gestire le pubbliche relazioni di un candidato.
Ogni mattina, un vestito elegante, trucco e parrucco per essere pronti all'intervista per le rassegne stampa e poi via a intessere relazioni con i media, vecchi e nuovi, per essere certi che le tue parole risuonino dove devono risuonare. Quando ti è stata proposta questa avventura hai pensato a quanto sarebbe stato interessante per i prossimi quattro anni essere la faccia del governo degli Stati Uniti e quanto passeresti alla storia per aver gestito la campagna stampa del primo candidato indipendente vincente.
Fare la storia è una bella ambizione che presto diventerà realtà.
“Third parties are like bees: once they have stung, they die.”
Richard Hofstadter
Nel corso della storia degli USA, un terzo incomodo, un partito costruito attorno a una grande personalità carismatica ha cercato di spezzare il duopolio fra i DEM e il GOP: populisti, complottisti, costituzionalisti, riformisti, avventurieri, fanatici religiosi… c’è stato un po’ di tutto… E quando ora si guarda i candidati indipendenti di quest’anno, la possibile coppia presidenziale e il loro vice, cresce quella strana inquietudine, quella del salto nel buio, ma anche quel grande entusiasmo, quello di rivoluzionare il sistema. Certo nello staff ci sono alcuni membri che si definirebbero inusuali, e qualche figura indefinibile ma di assoluta fiducia del candidato presidente, ma anche in questo team c’è un Campaign manager, uno Spin Doctor e un addetto stampa.