- Bro! Posa il joypad. Guarda cos'ho trovato tra le cose di Argento! E' l'unico frammento di documento che sono riuscito a trovare. Ma tu sai cos'è?
- Bro, sembra proprio un discorso di inaugurazione.
- Ma le inaugurazioni non le fa il sindaco? Argento che io sappia ha sempre ricoperto un ruolo di secondo piano, siamo sicuri che avesse questo potere?
- Ovviamente no. Ma una volta a Swinton ti dico che accadde che Argento ricevette una chiamata da Promessa: un'improvvisa influenza non permise al Primo Cittadino di presenziare alla cerimonia di apertura di un Palio. Così Argento preparò in fretta e furia un discorso. Questo discorso...
- Wow. E poi che altro è successo?
- All'ultimo momento Promessa guarì e riuscì ad adempiere ai suoi doveri. E Argento dalla rabbia strappò il discorso giurando che avrebbe fatto di tutto per ricoprire quel ruolo.
- E ce la fece?
- Stiamo parlando di Argento, Bro. Per tutta la vita ha provato a vincere qualcosa. E per quanto fosse in gamba, ogni volta l'esito era certo: secondo posto. Medaglia D'Argento. "Vice" di TUTTO. Mai ultimo o terzo posto, certo. Ma sempre e solo numero due.
- Questo perché ha sempre giocato secondo le regole.
- ...
- ...
- ...
- Bro...?
- Ecco... come dire... Argento non era proprio uno stinco di santo... Con il passare del tempo, vedendo che la sua situazione non migliorava, beh, ecco, ha iniziato a giocare un po' sporco. Da un lato sapeva dimostrarsi gentile e affabile. Addirittura leale e capace di supportare le decisioni di chi aveva intorno. Ma dall'altro le sue ambizioni di scalata sociale diventarono sempre più feroci. Sempre dandosi un certo tono, sia chiaro! In qualità di vicesindaco, il sostegno popolare era fondamentale per il raggiungimento dei suoi obiettivi politici. Quindi, trattava sempre tutti con i guanti bianchi. In più di un'occasione, però, si trovò a fare alleanze abbastanza discutibili con i Pirelli, chiudendo un occhio quando serviva, o mettendosi d'accordo con quella strana figura che a Swinton chiamavano Zefiro. Fecero un patto: c'erano di mezzo una corona e uno scettro, che a quanto pare erano in mano a qualcuno. Se a Zefiro fossero arrivati la corona e lo scettro, ad Argento sarebbero arrivati tutti i voti dei Collins e di molti altri abitanti di Swinton... Questo patto era talmente forte che Argento era in grado di sopportare qualsiasi capriccio del Capo... pure i calci in culo. Anzi, specialmente i calci in culo!
- ...E questo non poteva che voler dire avere la vittoria in tasca.
- Bingo!
- Che storia Bro. Ora capisco perché la sua vita è andata così.
- Così come?
- Così. Come sappiamo tutti che è andata.
- Eppure secondo me non è tutto lì. Hai visto la lettera della Banca?
- Mi sa che tocca tornare a Swinton per scoprire il resto.
- Che storia Bro.
- Che storia davvero...
[Personaggio ispirato a Angelique Bouchard, dal film “Dark Shadows” del 2012]
Hai presente la delusione che si prova quando la persona amata sceglie proprio te, ma per una solida amicizia? Oppure quando l’erba del vicino è sempre più verde?
Ecco, gli Everglot conoscono bene quel senso di amarezza, perché sono campioni - e su questo titolo per una volta possiamo essere tutti d’accordo - nell’arrivare sempre secondi.
E’ risaputo che persino al Palio degli Inganni nessun Everglot è mai salito sul carro dei vittoriosi: un infortunio, una squalifica o un qualsiasi imprevisto erano sempre dietro l’angolo.
Secondi padri fondatori di Swinton, secondo parto plurigemellare più noto della storia della città, secondo posto per la trisnonna al famigerato concorso “Bruttezze in campagna”.
E dall’altra parte, a sfidarli ogni volta, sempre e solo loro: i Davis. La rivalità fra Davis ed Everglot è antica come le pietre del pozzo, e vede ripetersi un copione incessante: nella pesca, nel tiro al piattello, nell’uncinetto… Davis primi, Everglot secondi. In realtà gli Everglot non sono secondi solo ai Davis, sia ben chiaro. Loro sono secondi, e basta. E odiano quelli che arrivano primi. Ma non odiano i secondi. E’ per questo che, fra di loro, gli Everglot non si odiano affatto: sono con grande probabilità la famiglia più unita di tutta Swinton, da sempre.
E’ forse questa la forza misteriosa che li spinge ad affrontare a testa alta il loro malaugurato e ineluttabile destino? Loro si impegnano a fondo in quello che fanno, perché forse basterebbe vincere solo una volta per spezzare la maledizione degli eterni secondi. “Maledizione”. Molti nella famiglia pensano che su di loro gravi proprio una fattura.
Proprio per questo è abbastanza noto che gli Everglot guardino con sospetto i Maitland, la casata alla quale molti anni prima hanno sottratto qualcosa di speciale. Ma questo è un segreto che solo di notte sono soliti raccontare.
La sola famiglia con cui gli Everglot non si sono mai scontrati è quella dei Pirelli. Non solo: i Pirelli si sono dimostrati dei veri e propri mentori, addestrandoli per generazioni intere ad affrontare quella che sarà la loro partita vincente… anche se questa partita (di cosa non si sa) a quanto pare non si è ancora disputata.
Anche i Collins hanno da sempre apprezzato il grande impegno degli Everglot, facendo sempre il tifo per loro, anche in quelle occasioni in cui la vittoria era oltre ogni aspettativa.
Alcune malelingue, riferendosi alla ferrea tenacia e allo spirito combattivo di questa famiglia, dicono che gli Everglot siano secondi - ancora una volta - soltanto al tasso del miele.
Tutte le anime ambiziose, scaltre, astute e capaci di avere polso hanno scelto la strada di questa contrada. E come biasimarli? L'appartenere a questo gruppo assicurava loro ruoli di spicco nel paese. Come il Sindaco, per l’appunto. Ma anche borgomastro, sceriffo, giudice, tesoriere e persino capotreno, se mai un treno fosse passato da lì.
Questo Sestiere abbonda di autorevolezza e di saggezza, ma anche di scorbutica arroganza.
Le Piccate Lingue nel giorno del Palio degli Inganni vestono di azzurro e di blu per lo più, per ricordare i colori del cielo che sta in alto su tutto e su tutti.