Informazioni pubbliche: Trova il tuo centro, connettiti con madre natura. I piedi nudi tra l'erba fresca, un frullato vegano detox di semi di chia mango e spinaci, un braccialetto di onice ed ematite per rafforzare il legame con la terra, uno spruzzo di lavanda per placare l'eco-ansia che ti attanaglia giorno e notte.
Segui il mio profilo: contenuti olistici e consigli green per tutti! È facile essere ecologici! Basta rinunciare alla macchina, comprare second-hand, diventare zero-waste, evitare la carne, i formaggi, il miele, la lana, la seta, le caramelle con la gelatina animale, piantare degli alberi, non usare il riscaldamento, raccogliere la spazzatura dai parchi, la plastica dalle spiagge, riempire di fiori per gli impollinatori e costruire casette per gli uccellini. Allora sì che sarai connesso con madre terra! E quando l'ecoansia diventa troppa basterà un ritiro yoga in un ashram a Bali, l'importante è arrivarci in barca a vela!
Nel mio profilo trovate anche tutte le ultime notizie dai Green Pride! Io mi occupo della parte social, che è fondamentale: bisogna piacere a tutti, così quando facciamo qualche protesta come coprire le statue di fango o bloccare le autostrade più gente sarà dalla nostra parte! Certo, a volte gli altri fanno discorsi troppo astratti e complicati di cui non capisco niente. Tipo... Che cos'è esattamente la transizione energetica? A me sinceramente basta salvare i maialini dagli allevamenti e i boschi dall'abbattimento, ma i miei amici dicono che non è sufficiente, e sono così intelligenti che non posso proprio non fidarmi! Qualsiasi cosa decidano di fare sono sempre lì in prima linea, con tutto il mio esplosivo entusiasmo e il mio cappuccino di soia.
Le emozioni sono stati mentali e fisiologici associati a stimoli interni o esterni, naturali o appresi. Ecco, niente di tutto ciò apparteneva al Pietranviso: mai una risata, mai un pianto, mai un sospiro, mai un grido di terrore o di felicità. Quel suo sguardo gelido faceva rabbrividire tutta Swinton: “Non si capisce mai a cosa stia pensando.” “Il Sindaco dovrebbe prendere provvedimenti: o esilio o galera!” sussurravano nei vicoli dopo il suo passaggio. E io posso dire di comprenderli bene. Mi viene, infatti, la pelle d’oca ogni volta che penso al suo ritratto appeso sopra il camino di casa sua: quegli occhi vuoti sembrava mi fissassero ovunque mi muovessi. Si mormora che ci fu un tempo in cui non fosse così, che fosse come tutti gli altri Pirelli. Poi un giorno i ringhi e i guaiti dei lupi, a mezzogiorno, attirarono le attenzioni degli abitanti di Swinton nei pressi del cimitero, e là videro una cosa raccapricciante: bare dissepolte, probabilmente anche trafugate, e lupi intenti a contendersi qualche pezzo di cadavere in decomposizione. Durante il tentativo di scacciarli e riportare l’ordine in quel marasma, trovarono Pietranviso tremante e con lo sguardo perso nel vuoto, proprio dentro una bara. Da quel momento qualcosa nel suo animo cambiò. Cosa sarà mai successo perché perdesse lo spirito dei Pirelli?
A chi in seguito provava a domandarlo rispondeva sempre che era inutile rivangare il passato e, noncurante delle attenzioni di tutti i suoi compaesani, prese a vivere a modo suo, vestendo i panni della cattiva e fredda persona. Sosteneva che l’impegno di mandare avanti la baracca fosse più importante di qualsiasi altra cosa, e ciò impediva che nella sua vita entrassero smancerie, carinerie o altre cose sdolcinate. Questa sua durezza d’animo piacque soprattutto a Big Mama, che iniziò a delegare a Pietranviso i compiti più ingrati: così divenne il braccio della più grande mente di Swinton. Tutto ciò fece sì che i Pirelli cominciassero a nutrire nei suoi confronti un profondo rispetto. Il suo sogno sicuramente era quello di prendere il titolo di Big Mama, ma non so se lo abbia mai realizzato. Certo è che quella sua espressione glaciale, che avrebbe fatto gelare il sangue nelle vene a chiunque, era un buon punto di partenza.
Ma le emozioni fanno parte della natura umana e, prima o poi, ritornano a galla. Accadde che il postino, un giorno di tanto tempo fa, consegnò una busta a Pietranviso: quando l’aprì, giurava il postino, l'inespressività del suo volto si incrinò. Questa sua insolita smorfia lo fece trasalire dalla paura, tanto da farlo scappare a gambe levate. Ancora oggi la gente del paese si chiede cosa quella busta contenesse.
[Personaggio ispirato a Barnabas Collins, dal film “Dark Shadows” del 2012]
Forza gente di Swinton! Accorrete numerosi! Venite, fate presto, sono arrivati i Pirelli!
Hai per puro caso perduto qualcosa? Hai bisogno di un piccolo aiuto? Vieni da noi e stai pur sicuro che saremo lì pronti ad aiutarti.
Noi Pirelli sappiamo esattamente cosa ti serve e quando. Devi soltanto fidarti di noi. E se pensi che questa spada smussata o quei pattini senza ruote non facciano al caso tuo, tu comprali lo stesso! Vedrai che presto ti serviranno assolutamente.
Guarda un po’ la nostra merce, ti piace questa stupenda tovaglia ricamata a mano? Come dici? È identica a quella che hai perso tre giorni fa dopo averla stesa al vento? Ma pensa te… allora comprala così non rimarrai più senza!
E questa cornice antichissima - se non sbaglio arriva da Babilonia - tutta decorata, ti può interessare? Cos’hai da borbottare, ora? Sembra proprio quella che tuo nonno dice di aver lasciato fuori ad asciugare, ma che è misteriosamente sparita? Pensa un po’ le coincidenze!
Secondo me vuoi acquistare proprio quel bel paio di scarpe rosso lucido con la punta in fieno. Beh, sono magiche, ti muovono i piedi e prendi a ballare come fanno i cosacchi. Porti il 38? Il 42 ti andrà benissimo: vestono strette. Ehi! Fidati del buon gusto di un Pirelli, tutti noi l’abbiamo ereditato da nostra Mamma.
Noi siamo fatti per porgere al prossimo il nostro aiuto. E ci tengo a sottolineare che sono AIUTI sinceri e disinteressati. Pertanto vanno pagati. Altrimenti ci rimaniamo male e poi ci tocca rimettere le cose a posto, ma a modo nostro.
Come quando abbiamo venduto quello sciroppo per la tosse ad un povero rauco. La sua voce infine tornò, ma ancora oggi non saprei dire se fu grazie alla medicina o alle nostre sonore sberle perché si rifiutava di consegnarci il dovuto compenso.
Oppure tipo quando abbiamo comprato quel manufatto dai Gomes. Oh, quello sì che è stato un vero affare, nonostante qualcuno cerchi ancora oggi di insinuare che sia stata una truffa!
Di certo non mi aspettavo che l’intera famiglia, separandosi da quel cimelio, perdesse il suo immancabile e snervante ottimismo! Addirittura per un mese intero… Ma ormai il patto era stato stretto, e tutta Swinton dovrebbe ringraziarci se grazie al nostro bel colpo per un po’ abbiamo evitato i soliti discorsetti dei Gomes colmi di stucchevole euforia.
Di certo non è l’unico tesoro che Mamma Pirelli sia riuscita ad arraffare con il suo fiuto per le occasioni. Potrei citare quella bussola incantata che punta sempre verso sud ovest, ma mi annoierei perché è già spesso al centro di storie fantasiose nella casa della mia famiglia.
Tuttavia una cosa posso dirla. Sono stati i Van Dort a cedercela in cambio di uno stupido favore.
C’è chi dice che quello strumento diriga verso un ricchissimo bottino sotterrato da qualche re o qualche pirata, o verso la caverna di una terribile belva mangia uomini, o verso il luogo in cui ogni Pirelli sogna di passare il resto della propria vita: la tanto agognata “Corte dei Miracoli.”
Nessuno sa dove sia, ma ognuno di noi spera di trovarla ben lontana dall’aria che i Bloom respirano. Le loro continue maldicenze sul nostro conto iniziano a innervosire Mamma Pirelli. E chi la conosce bene sa che questo non è un buon segno.
Menomale che esiste gente divertente come gli Everglot, sempre pronta ad imparare nuovi giochi di carte, per poi dimenticare le regole dopo una manciata di minuti. Prima o poi riusciremo a farli vincere, ma è bene che innazitutto imparino a terminarla, una partita. È da almeno tre generazioni che ci proviamo, e ormai per noi è divenuta una questione d’onore!
Bene, questi siamo noi, i Pirelli… e non penso che sull’argomento occorra aggiungere altro!
Ci sono poi quelle menti creative ed estrose che passano il tempo a riflettere su cosa inventare e come farlo. C’è chi declama una poesia, e chi disegna con il carbone. Che siano bravi e talentuosi per davvero, questa è tutt’altra storia.
Loro ci credono, e questo è quel che basta per appartenere a questo gruppo, capace di prendere i propri rischi. Che poi sappiano superarli senza danni, beh, anche questa è tutt’altra storia.
Giallo e arancione sono le sfumature che amano sfoggiare per distinguersi dagli altri durante il Palio annuale, perché sono i colori più appariscenti e quindi, per loro, i più importanti.