La Strìa
Non lascerai vivere colei che pratica la magia.
(Esodo, 22,17)
Sei la figlia di Agata, l’Anguana. Come te, lei era la strega della sorgente, e da sempre avete abitato nell’antro vicino alla forra.
Non è da tutti abitare in una grotta così fonda che non si sa neanche se arriva dritta fin all’inferno, ma per te è normale: non hai paura né di santi né di demoni, perché il diavolo sta nel cuore di tutti gli uomini.
Chi porta le pecore a pascolare nella piana alta quando vien su il temporale chiede da sempre riparo all’Anguana, e paga moneta sonante per il privilegio di non rischiare di venir colpito da un fulmine assieme alle sue bestie.
La Strìa può essere benevola, se gli piaci ti dà l’erba che cura il malanno, ma non bisogna darle fastidio perché te la fa sempre pagare: lo sa bene la famiglia dei Corona del borgo alto, che gli è morto il figlio Angiul colpito dalla saetta, e dopo neanche un mese Tomaso dei Menin è quasi rimasto secco ma si è salvato, anche se ha perso sette capre e un becco. Da allora nessuno più fa storie, e paga per la sicurezza della grotta ogni volta che serve. Meglio non rischiare il malocchio della Strìa.
Carisma, Indipendenza, Solitudine
Questo personaggio è abituato a vivere da sola e a scendere al paese in modo saltuario. È al centro dell’attenzione per la sua condotta fuori dagli schemi. Ha pochi amici e molti detrattori.